Rinvio Pregiudiziale: la Cassazione Fissa i Paletti per i Giudici
L’istituto del rinvio pregiudiziale sulla competenza territoriale, introdotto dall’articolo 24-bis del codice di procedura penale, è uno strumento potente ma non una scorciatoia. Con la recente sentenza n. 39140 del 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito con forza un principio fondamentale: il giudice che solleva la questione non può semplicemente ‘passare la palla’ alla Corte Suprema, ma ha il preciso dovere di analizzare il caso e motivare in modo approfondito. Analizziamo questa importante decisione.
I Fatti del Caso
Il caso trae origine da un’udienza preliminare presso il Tribunale de L’Aquila, relativa a un complesso procedimento penale per reati associativi finalizzati al traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’udienza, le difese degli imputati hanno sollevato un’eccezione di incompetenza per territorio, sostenendo che il processo dovesse svolgersi presso un’altra sede giudiziaria.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP), anziché decidere sulla questione o motivare la sua impossibilità a farlo, ha optato per attivare il meccanismo del rinvio pregiudiziale. Ha quindi sospeso il procedimento e trasmesso gli atti direttamente alla Corte di Cassazione affinché si pronunciasse sulla competenza.
La Questione del Rinvio Pregiudiziale Corretto
Il nodo centrale della questione non era tanto stabilire quale tribunale fosse competente, quanto verificare se il GUP avesse utilizzato correttamente lo strumento dell’art. 24-bis c.p.p. Questo articolo è stato pensato per risolvere tempestivamente e in via definitiva le complesse questioni di competenza territoriale, evitando che possano essere sollevate solo in fasi avanzate del processo.
Tuttavia, la norma non esonera il giudice di merito dal suo ruolo. Egli non può limitarsi a prendere atto dell’esistenza di una disputa sulla competenza e delegarne la soluzione. Al contrario, ha l’obbligo di esaminare le argomentazioni delle parti, tentare di comporle e, solo qualora non riesca a giungere a una decisione, rimettere la questione alla Cassazione, illustrando compiutamente il percorso logico-giuridico seguito e le ragioni che ostano a una risoluzione.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, censurando duramente l’operato del GUP. Secondo gli Ermellini, il giudice di L’Aquila ha interpretato l’art. 24-bis come uno strumento ‘meramente esplorativo’, omettendo qualsiasi valutazione sulla questione di competenza. Di fatto, ha precluso alla Corte di legittimità la possibilità di decidere, non avendo a disposizione un’analisi preliminare del giudice che ha sollevato il dubbio.
La Suprema Corte ha sottolineato che il rinvio pregiudiziale è ammissibile solo a pena di inammissibilità se il giudice remittente:
1. Analizza previamente le deduzioni delle parti.
2. Tenta di comporre gli argomenti per raggiungere una decisione.
3. Illustra compiutamente il percorso interpretativo effettuato.
4. Indica le ragioni che non hanno consentito di risolvere la questione con gli ordinari strumenti processuali.
In assenza di questi passaggi, il rinvio si trasforma in una richiesta di consulenza o in una delega indebita di funzioni, snaturando la sua finalità. Per tale motivo, la Corte ha disposto la restituzione degli atti al giudice di prime cure, affinché svolga le valutazioni omesse e proceda con l’ulteriore corso del giudizio.
Conclusioni e Implicazioni Pratiche
La sentenza in esame è un monito importante per tutti gli operatori del diritto. Essa chiarisce che il rinvio pregiudiziale non è un meccanismo automatico per risolvere le questioni di competenza. Richiede, al contrario, un ruolo attivo e responsabile da parte del giudice di merito, che resta il primo interprete della legge nel caso concreto. La decisione rafforza il principio di economia processuale, evitando che la Corte di Cassazione sia gravata da questioni che possono e devono essere risolte nelle sedi di merito. Per gli avvocati, ciò significa che le eccezioni di incompetenza devono essere formulate in modo completo e argomentato, per stimolare una decisione motivata da parte del giudice e, solo in via residuale, un corretto rinvio alla Suprema Corte.
Cosa deve fare un giudice prima di sollevare un rinvio pregiudiziale sulla competenza?
Il giudice deve prima analizzare attentamente le argomentazioni delle parti, tentare di risolvere la questione con gli strumenti ordinari e, solo se non riesce, deve spiegare dettagliatamente nel provvedimento di rinvio il percorso logico seguito e le ragioni che gli impediscono di decidere.
Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il rinvio in questo caso specifico?
La Corte ha dichiarato il rinvio inammissibile perché il Giudice dell’Udienza Preliminare si è limitato a trasmettere gli atti senza effettuare alcuna valutazione sulla questione di competenza, utilizzando l’istituto come uno strumento meramente esplorativo e non come l’extrema ratio prevista dalla legge.
Qual è lo scopo dell’istituto del rinvio pregiudiziale previsto dall’art. 24-bis c.p.p.?
Lo scopo è quello di risolvere in modo rapido e definitivo, prima dell’inizio del dibattimento, le questioni complesse relative alla competenza per territorio, per garantire l’economia processuale ed evitare che tali questioni possano ritardare la conclusione del processo.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 3 Num. 39140 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 3 Num. 39140 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 20/02/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da: GUP L’AQUILA
avverso l’ordinanza del 12/06/2023 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di L’AQUILA
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME; lette/sentite le conclusioni del PG NOME COGNOME
che ha chiesto dichiararsi la competenza del Tribunale di L’Aquila udito il difensore
RITENUTO IN FATTO
All’udienza del 12 giugno 2023 il G.u.p. del Tribunale di L’Aquila, nell’ambito del procedimento NUMERO_DOCUMENTO, NUMERO_DOCUMENTO18 a carico di COGNOME NOMENOME, relativo al reato dell’art. 74 d.P.R. n. 309 del 1990, a plurimi reati dell’art. 73 d.P.R. n. 309 del 1990 e ad altro, ha emesso la seguente ordinanza: ” rilevato che la questione concernente la competenza per territorio può essere sollevata fino al momento conclusivo dell’udienza preliminare e, ove sollevata, determina (in caso di mancato accoglimento) la trasmissione degli atti alla Corte di Cassazione, visto l’art. 24 bis c.p.p. rimette gli atti alla Corte Cassazione in merito alla questione di incompetenza per territorio sollevata dalle difese degli imputati “.
Il Procuratore generale presso la Corte di cassazione, NOME COGNOME, ha chiesto dichiararsi la competenza del Tribunale di L’Aquila.
Sono pervenute le memorie dell’AVV_NOTAIO, NOME COGNOME, NOME COGNOME, NOME COGNOME, NOME COGNOME, NOME COGNOME che hanno chiesto per i rispettivi assistiti di accogliere l’eccezione di incompetenza territori formulata all’udienza preliminare.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è inammissibile perché in tema di rinvio pregiudiziale per la decisione sulla competenza territoriale ex art. 24-bis cod. proc. pen., il giudice che intende rimettere la questione alla Corte di cassazione è tenuto, a pena di inammissibilità, ad analizzare previamente le deduzioni prospettate dalle parti, a tentare di comporle per raggiungere una decisione e ad illustrare compiutamente il percorso interpretativo in concreto effettuato, indicando le ragioni che non hanno consentito di risolvere la questione secondo gli ordinari strumenti processuali (si vedano, tra le tante, Sez. 3, n. 44932 del 27/09/2023, Rv. 285334 – 01; si vedano in senso conforme anche Sez. 1, n. 46466 del 22/09/2023, Rv. 285513 – 01; Sez. 5, n. 43304 del 07/07/2023, Rv. 285233 – 01; Sez. 4, n. 46181 del 25/10/2023, Rv. 285424 – 01). Nel caso in esame, il G.u.p. di L’Aquila ha interpretato l’art. 24bis cod. proc. pen. come strumento meramente esplorativo, omettendo qualsiasi valutazione in merito alla questione di competenza e precludendo di fatto al giudice di legittimità una decisione. S’impone pertanto la restituzione degli atti al G.ip dell’Aquila
Dichiara inammissibile la rimessione a questa Corte della questione di competenza per territorio e dispone la trasmissione degli atti al GIP del Tribunale dell’Aquil per l’ulteriore corso.
Coà deciso, il 20 febbraio 2024
Il Consigliere estensore
Il Presidente