LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Rinvio pregiudiziale: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22304/2024, ha chiarito i limiti di applicabilità del nuovo istituto del rinvio pregiudiziale sulla competenza territoriale (art. 24-bis c.p.p.). Il caso riguardava un GIP di Siena che, ricevendo un procedimento da un GUP di Arezzo che si era già dichiarato incompetente con sentenza, ha sollevato un rinvio pregiudiziale. La Corte ha dichiarato il rinvio inammissibile, specificando che tale strumento ha natura preventiva e non può essere utilizzato per contestare una decisione già emessa da un altro giudice. In tale ipotesi, lo strumento corretto è il conflitto negativo di competenza.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 25 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rinvio Pregiudiziale: la Cassazione ne definisce i confini

Con la recente sentenza n. 22304 del 2024, la Corte di Cassazione ha fornito un’importante chiave di lettura sul nuovo istituto del rinvio pregiudiziale sulla competenza territoriale, introdotto dall’art. 24-bis del codice di procedura penale. Questa pronuncia chiarisce la differenza fondamentale tra questo strumento preventivo e il tradizionale conflitto di competenza, stabilendo quando il suo utilizzo è da considerarsi inammissibile. Analizziamo nel dettaglio la vicenda processuale e le motivazioni della Corte.

I fatti del caso

La questione nasce nell’ambito di un’udienza preliminare presso il Tribunale di Siena per reati tributari a carico di diversi imputati. Il procedimento era giunto a Siena a seguito di una sentenza del Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) del Tribunale di Arezzo, il quale aveva dichiarato la propria incompetenza territoriale, indicando proprio il foro senese come quello competente.

Il Giudice per le indagini preliminari (GIP) di Siena, tuttavia, riteneva di essere competente solo per le posizioni di alcuni imputati, ma non per quelle di altri due, le cui condotte illecite si erano consumate nel circondario di Arezzo. Trovandosi in disaccordo con la decisione del collega di Arezzo, il GIP di Siena, anziché sollevare un conflitto negativo di competenza, ha deciso di avvalersi del nuovo strumento del rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione, chiedendo di risolvere la questione di competenza.

Il rinvio pregiudiziale e la sua funzione

Prima di esaminare la decisione, è utile ricordare la funzione del rinvio pregiudiziale ex art. 24-bis c.p.p. Introdotto dalla recente riforma, questo istituto ha lo scopo di consentire una definizione rapida e intangibile della competenza per territorio. L’obiettivo è quello di “mettere in sicurezza” il processo fin dalle prime fasi, evitando che una questione di competenza mal risolta possa portare, dopo anni di dibattimento, a un annullamento con regressione del procedimento, con un enorme spreco di risorse processuali.

Si tratta, come sottolineato dalla stessa Cassazione in precedenti pronunce, di un meccanismo con una chiara funzione preventiva, volto a scongiurare il pericolo di processi inutili celebrati davanti a un giudice incompetente.

La decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato la richiesta di rinvio pregiudiziale avanzata dal GIP di Siena inammissibile. La decisione si fonda su una distinzione netta tra l’ambito di applicazione di questo nuovo strumento e quello del conflitto di competenza.

Le motivazioni

Il fulcro del ragionamento della Suprema Corte risiede nella natura degli strumenti a disposizione del giudice. Il rinvio pregiudiziale è uno strumento anticipatorio e preventivo. Esso presuppone che la questione di competenza non sia ancora stata decisa in modo formale da un altro giudice. Il suo scopo è, appunto, prevenire un potenziale conflitto.

Nel caso di specie, invece, il GUP di Arezzo si era già pronunciato sulla questione con una sentenza, dichiarando la propria incompetenza e trasferendo gli atti. Di fronte a una simile decisione, che risolve (seppur unilateralmente) la questione di competenza, lo strumento attivabile dal giudice che riceve gli atti e non si ritiene competente non è più il rinvio pregiudiziale. La via corretta, e l’unica percorribile, è quella del conflitto negativo di competenza, disciplinato dagli articoli 30 e seguenti del codice di procedura penale.

La Corte ha evidenziato che, se si ammettesse il rinvio pregiudiziale in un caso del genere, si creerebbe una sovrapposizione tra istituti processuali pensati per scenari diversi. La sentenza con cui un giudice dichiara la propria incompetenza non è impugnabile, ma può solo dare luogo a un conflitto. Permettere il rinvio pregiudiziale equivarrebbe a creare una forma di impugnazione non prevista dalla legge. Pertanto, la scelta del GIP di Siena è stata ritenuta proceduralmente errata.

Le conclusioni

La sentenza in commento traccia una linea di demarcazione chiara: il rinvio pregiudiziale può essere utilizzato per risolvere un dubbio sulla competenza prima che un altro giudice si sia pronunciato con un provvedimento formale come una sentenza. Se, invece, un giudice riceve un fascicolo a seguito di una sentenza declinatoria di competenza emessa da un altro ufficio giudiziario e non condivide tale decisione, deve obbligatoriamente sollevare un conflitto di competenza. Questa pronuncia consolida la corretta architettura processuale, garantendo certezza e coerenza nell’applicazione delle norme sulla competenza territoriale.

Quando si può utilizzare il rinvio pregiudiziale sulla competenza territoriale?
Si può utilizzare quando emerge una questione di competenza territoriale e nessun altro giudice si è ancora pronunciato formalmente sulla stessa questione con un provvedimento decisorio come una sentenza. Ha una funzione preventiva per evitare futuri conflitti.

Cosa deve fare un giudice se non concorda con la sentenza di incompetenza di un altro giudice che gli ha trasmesso gli atti?
Il giudice che riceve gli atti e ritiene di non essere competente deve sollevare un conflitto negativo di competenza davanti alla Corte di Cassazione. Non può utilizzare lo strumento del rinvio pregiudiziale.

Perché il rinvio pregiudiziale è stato dichiarato inammissibile in questo caso?
È stato dichiarato inammissibile perché il GUP del Tribunale di Arezzo si era già pronunciato sulla questione della competenza con una sentenza. Il rinvio pregiudiziale non può essere usato come un mezzo per contestare o riesaminare una decisione già presa da un altro giudice; in quella situazione, lo strumento corretto è il conflitto di competenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati