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Rinvio pregiudiziale: quando è inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un rinvio pregiudiziale sulla competenza territoriale. La decisione sottolinea che il giudice remittente ha l’obbligo di compiere una valutazione preliminare sulla non manifesta infondatezza della questione e di motivare l’impossibilità di risolverla con gli strumenti ordinari, adempimenti mancati nel caso di specie.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rinvio Pregiudiziale Inammissibile: La Cassazione Chiarisce i Requisiti

L’introduzione del rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione, disciplinato dall’art. 24-bis del codice di procedura penale, ha rappresentato una significativa novità volta a risolvere tempestivamente le questioni di competenza territoriale. Tuttavia, una recente ordinanza della Suprema Corte (n. 4742/2024) chiarisce che l’accesso a questo strumento non è automatico, ma subordinato a precisi e ineludibili oneri di motivazione a carico del giudice remittente.

Il Caso: Una Richiesta di Rinvio sulla Competenza

Nel corso di un’udienza preliminare per numerosi reati, tra cui quelli previsti dagli artt. 479 e 495 c.p., il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di L’Aquila ha sollevato una questione di competenza per territorio. Anziché risolverla con gli strumenti ordinari, ha deciso di avvalersi del nuovo istituto del rinvio pregiudiziale, trasmettendo gli atti direttamente alla Corte di Cassazione per una decisione.

I Requisiti di Ammissibilità del Rinvio Pregiudiziale

L’ordinanza in commento si sofferma su un punto cruciale: i requisiti per l’ammissibilità del rinvio. La Corte di Cassazione, richiamando un suo precedente principio di diritto (Sez. 1, n. 20612/2023), ribadisce che il giudice che intende sollevare la questione, anche d’ufficio, non può limitarsi a una mera trasmissione degli atti. È tenuto, al contrario, a svolgere un’analisi approfondita.

In particolare, il giudice deve:
1. Compiere una delibazione preliminare sulla non manifesta infondatezza della questione di competenza.
2. Motivare la propria determinazione, analizzando la questione e illustrando le ragioni per cui ritiene impossibile risolverla attraverso gli ordinari strumenti normativi e processuali a sua disposizione.

La Decisione della Corte di Cassazione: L’Obbligo di Motivazione del Giudice

La Suprema Corte ha dichiarato la richiesta di rinvio pregiudiziale inammissibile. La ragione risiede proprio nella violazione degli obblighi sopra menzionati. Il giudice remittente, infatti, si era limitato a trasmettere gli atti senza svolgere alcuna valutazione preliminare e senza spiegare perché la complessa questione di competenza non potesse essere decisa in sede di udienza preliminare.

Le Motivazioni

Le motivazioni della Corte sono chiare e lineari. Il rinvio pregiudiziale è uno strumento eccezionale, pensato per deflazionare il contenzioso sulla competenza ed evitare che processi complessi vengano annullati in fasi avanzate. Proprio per questa sua natura, il suo utilizzo deve essere ponderato. Il legislatore ha imposto al giudice un onere di motivazione rafforzato per evitare un uso indiscriminato dell’istituto, che finirebbe per appesantire il lavoro della Corte di Cassazione e rallentare, anziché accelerare, la giustizia. Mancando completamente nel provvedimento del GUP sia la delibazione sulla fondatezza della questione, sia l’illustrazione delle ragioni che rendevano impraticabili le soluzioni ordinarie, la richiesta non superava il vaglio di ammissibilità.

Le Conclusioni

La decisione ha importanti implicazioni pratiche. Stabilisce che il rinvio pregiudiziale non è una scorciatoia per delegare alla Cassazione decisioni complesse sulla competenza. Al contrario, è un rimedio residuale a cui si può ricorrere solo dopo aver esaurito, o dimostrato di non poter percorrere, le vie ordinarie. I giudici di merito sono quindi chiamati a un’attenta e approfondita analisi preliminare, motivando in modo puntuale le ragioni che giustificano l’investitura della Suprema Corte. In caso contrario, come avvenuto nel caso di specie, la richiesta verrà dichiarata inammissibile e gli atti restituiti al mittente, con un inevitabile allungamento dei tempi processuali che l’istituto mirava a prevenire.

Cosa deve fare un giudice prima di richiedere un rinvio pregiudiziale sulla competenza?
Il giudice deve compiere una delibazione preliminare per valutare la non manifesta infondatezza della questione e deve motivare analiticamente perché non è possibile risolverla con gli ordinari strumenti processuali.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile la richiesta in questo caso?
La richiesta è stata dichiarata inammissibile perché il giudice remittente ha trasmesso gli atti senza svolgere alcuna valutazione preliminare sulla questione e senza illustrare le ragioni che impedivano una decisione tramite gli strumenti ordinari.

Qual è l’effetto di una dichiarazione di inammissibilità del rinvio pregiudiziale?
La Corte di Cassazione dispone la restituzione degli atti al giudice che li ha trasmessi, il quale dovrà procedere a risolvere la questione di competenza secondo le vie ordinarie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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