Rinnovazione Prova e Cambio Giudice: Quando è Davvero Necessaria?
La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, è tornata su un tema cruciale della procedura penale: la rinnovazione prova in caso di mutamento della composizione del giudice. La pronuncia offre un’importante lezione sulla diligenza richiesta alle parti processuali, stabilendo che il diritto a una nuova assunzione delle prove non è automatico, ma va specificamente motivato. Analizziamo insieme questa decisione per capire le sue implicazioni pratiche.
I Fatti del Processo
Il caso trae origine da una condanna per il reato di diffamazione aggravata. Un individuo, ritenuto responsabile del delitto e con una recidiva contestata, veniva condannato in primo grado. La sentenza veniva successivamente confermata dalla Corte d’Appello, che rigettava le doglianze dell’imputato. Contro questa seconda decisione, l’interessato proponeva ricorso per Cassazione, affidandosi a due specifici motivi.
I Motivi del Ricorso e la necessità di una Rinnovazione Prova
Il ricorrente lamentava principalmente due violazioni di legge.
La Mancata Riassunzione delle Prove
Il primo e più significativo motivo di ricorso riguardava la violazione dell’articolo 525, comma 2, del codice di procedura penale. L’imputato sosteneva che, a seguito di un cambio nella composizione del collegio giudicante durante il processo, si sarebbe dovuta effettuare una completa rinnovazione prova. A suo dire, il nuovo giudice avrebbe dovuto riesaminare direttamente tutte le prove già acquisite dal precedente magistrato per poter decidere correttamente.
L’Irregolarità della Notifica
In secondo luogo, il ricorso denunciava una presunta irregolarità nella notifica del decreto di citazione a giudizio per il grado di appello, un vizio che, secondo la difesa, avrebbe inficiato la validità del procedimento.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, giudicando entrambi i motivi manifestamente infondati.
Sul punto centrale della rinnovazione prova, i giudici hanno ribadito un principio consolidato, già espresso dalle Sezioni Unite nella celebre sentenza ‘Bajrami’ del 2019. L’intervenuto mutamento del giudice non comporta un automatico obbligo di rinnovare l’istruttoria dibattimentale. Al contrario, esso attribuisce alle parti il diritto di richiederla. Tuttavia, questo diritto non è incondizionato. La parte che avanza la richiesta deve indicare specificamente le ragioni per cui la nuova assunzione della prova è indispensabile per la decisione. Nel caso di specie, il ricorrente si era limitato a lamentare il cambio del giudice, omettendo di fornire elementi concreti a sostegno dell’asserita necessità di rinnovare le prove. La Corte ha quindi concluso che, in assenza di tali specificazioni, il rigetto della richiesta implicita è legittimo, poiché spetta al giudice valutare la non manifesta superfluità dei mezzi di prova.
Per quanto riguarda il secondo motivo, la Cassazione lo ha liquidato rapidamente, qualificando l’irregolarità della notifica come un mero ‘errore materiale’, un vizio formale non in grado di determinare alcuna nullità processuale.
Le Conclusioni
La decisione in commento è un monito per le difese. Il principio di immediatezza, che vorrebbe il giudice decidere sulla base delle prove assunte direttamente davanti a lui, deve essere bilanciato con i principi di economia processuale e ragionevole durata del processo. La richiesta di rinnovazione prova a seguito del cambio del giudice non può essere una tattica dilatoria o una formalità. Deve essere supportata da argomentazioni solide che dimostrino perché, ad esempio, la ri-escussione di un testimone sia cruciale e non sostituibile dalla semplice lettura dei verbali. In mancanza di una motivazione specifica e puntuale, la richiesta sarà respinta e un eventuale ricorso basato su tale diniego sarà dichiarato inammissibile, con condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
Se il giudice cambia durante il processo, ho automaticamente diritto a far riesaminare le prove?
No, il diritto alla rinnovazione della prova non è automatico. Il cambio del giudice attribuisce alle parti la facoltà di richiederla, ma non crea un obbligo per il nuovo giudice di disporla d’ufficio.
Cosa devo fare per richiedere la rinnovazione della prova in caso di cambio del giudice?
È necessario presentare una richiesta specifica, indicando le ragioni concrete per cui la nuova assunzione di una determinata prova (ad esempio, l’ascolto di un testimone) è considerata indispensabile e non superflua ai fini della decisione finale.
Cosa succede se il mio ricorso si basa su un semplice errore materiale della cancelleria?
Se l’irregolarità denunciata è qualificabile come un mero errore materiale, che non incide sulla validità dell’atto o sui diritti di difesa, il motivo di ricorso verrà considerato manifestamente infondato e, di conseguenza, rigettato.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 378 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 378 Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: NOME
Data Udienza: 09/10/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a COSENZA il 12/11/1964
avverso la sentenza del 31/01/2024 della CORTE APPELLO di CATANZARO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
Rilevato che NOME COGNOME ricorre per cassazione avverso la sentenza del Corte d’appello di Catanzaro che ha confermato la pronuncia con la quale ec.ien12A Tribunale di CUI:=k ha affermato la penale responsabilità del ricorrente in or al delitto di diffamazione aggravata e, ritenuta la recidiva contestata, condannato alla pena ritenuta di giustizia, oltre al risarcimento del dann confronti della parte civile;
Considerato che il primo motivo, con il quale il ricorrente denuncia violazi della legge penale in relazione all’art. 525, comma 2, cod. proc. pen., per ma riassunzione delle prove innanzi al giudice in nuova composizione, manifestamente infondato in quanto inerente alla violazione di una norm processuale che non determina una nullità assoluta. Invero, l’interven mutamento della composizione del giudice attribuisce alle parti il diritto di chi sia prove nuove sia, indicandone specificamente le ragioni, la rinnovazione di que già assunte dall’originario giudice, fermi i poteri di valutazione di cui agli ar 495 cod. proc. pen. anche con riguardo alla non manifesta superfluità de rinnovazione stessa (Sez. U, n. 41736 del 20/05/2019, COGNOME, Rv. 276754). Ne caso di specie, come puntualizzato dalla corte territoriale, il ricorrente ha ome fornire specifici elementi a sostegno dell’asserita indispensabilità della rinnova
Considerato che il secondo motivo, con il quale il ricorrente si duole d violazione di legge in relazione all’irregolarità della notifica del decreto di ci giudizio in appello, è manifestamente infondato in quanto trattasi di un er materiale;
Ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento del somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento de spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa de ammende.
Il consigliere estensore Così deciso il 09 ottobre 2024
DEPOSITATA
-Il Presidente