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Rinnovazione istruttoria: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che chiedeva la rinnovazione istruttoria in appello. La Corte ha ritenuto la richiesta eccessivamente generica, in quanto non specificava né il contenuto della prova richiesta né la sua assoluta necessità ai fini della decisione. Questa pronuncia sottolinea l’importanza di formulare istanze probatorie precise e dettagliate, pena l’immediata reiezione del ricorso e la condanna alle spese.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rinnovazione Istruttoria: La Cassazione Sancisce l’Inammissibilità per Genericità

L’istituto della rinnovazione istruttoria nel giudizio di appello rappresenta una deroga al principio di completezza delle prove raccolte in primo grado. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito i rigidi paletti che delimitano l’accesso a questo strumento, sanzionando con l’inammissibilità una richiesta ritenuta troppo generica. Analizziamo insieme la decisione per comprendere quali sono i requisiti di specificità richiesti dalla legge.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso la sentenza della Corte d’Appello che, tra le altre cose, aveva respinto la sua richiesta di ammettere nuove prove. La difesa, ai sensi dell’art. 603, comma 3, del codice di procedura penale, aveva sollecitato una rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, ritenendola cruciale per la propria tesi. La Corte territoriale, tuttavia, aveva negato tale approfondimento. Di conseguenza, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando proprio la mancata ammissione dei nuovi mezzi di prova.

La Decisione della Corte di Cassazione e la rinnovazione istruttoria

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un unico, ma decisivo, punto: la genericità della censura proposta. Secondo gli Ermellini, la difesa non ha rispettato i criteri necessari per poter ottenere una rinnovazione istruttoria, specialmente in un contesto processuale definito con rito abbreviato. L’imputato è stato quindi condannato al pagamento delle spese processuali e di una cospicua somma in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha motivato la sua decisione evidenziando come la richiesta difensiva fosse caratterizzata da una “marcata genericità”. In particolare, il ricorrente non aveva soddisfatto due requisiti fondamentali:

1. Mancata precisazione dei contenuti della prova: Il ricorso non specificava in modo chiaro e dettagliato quali fossero i contenuti della prova non ammessa.
2. Mancata dimostrazione della necessità decisoria: Non erano stati adeguatamente argomentati i profili relativi all’assoluta e indiscutibile necessità di tale prova ai fini del giudizio. In altre parole, la difesa non ha spiegato perché quella specifica prova sarebbe stata in grado, da sola, di ribaltare l’esito del processo.

La Cassazione ha inoltre sottolineato che la Corte d’Appello aveva già evidenziato l'”ultroneità” (cioè la superfluità) delle nuove acquisizioni probatorie. Il quadro probatorio esistente era già stato ritenuto sufficiente per escludere la causa di giustificazione invocata dalla difesa (art. 393 bis c.p.), rendendo quindi inutile ogni ulteriore approfondimento.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa pronuncia rafforza un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità: la richiesta di rinnovazione istruttoria in appello non può essere esplorativa o generica. L’avvocato che intende avvalersene deve redigere un’istanza estremamente specifica, indicando con precisione la prova da ammettere, le circostanze su cui essa verterebbe e, soprattutto, argomentando in modo convincente sulla sua assoluta indispensabilità. In mancanza di questi elementi, il rischio concreto è quello di vedersi dichiarare il ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento di spese e sanzioni pecuniarie, senza che la questione di merito venga neppure esaminata.

Perché un ricorso per la rinnovazione istruttoria può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso può essere dichiarato inammissibile se la richiesta è caratterizzata da una marcata genericità, ovvero se non vengono precisati i contenuti della prova che si intende assumere e non vengono dettagliati i motivi della sua assoluta necessità ai fini della decisione.

Quali sono le conseguenze della dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che una prova richiesta è ‘ultronea’?
Significa che la prova è considerata superflua o non necessaria ai fini della decisione, in quanto il quadro probatorio già acquisito agli atti è ritenuto sufficiente e completo per decidere sulla questione, come nel caso di specie per escludere una causa di giustificazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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