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Rimessione processo: inammissibile senza notifica

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2024, ha dichiarato l’inammissibilità di una richiesta di rimessione del processo a causa di un vizio procedurale fondamentale. La decisione si basa sulla mancata notifica dell’istanza alle altre parti del procedimento, un requisito essenziale previsto dall’articolo 46 del codice di procedura penale. L’ordinanza sottolinea come il rispetto delle forme processuali sia inderogabile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rimessione del Processo: La Notifica alle Parti è un Requisito Inderogabile

L’istituto della rimessione del processo rappresenta uno strumento eccezionale per garantire l’imparzialità e la serenità del giudizio penale. Tuttavia, il suo utilizzo è subordinato al rigoroso rispetto di precise regole procedurali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: l’omessa notifica dell’istanza alle altre parti ne causa l’irrevocabile inammissibilità. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Un imputato, condannato in primo grado dal Tribunale, presentava alla Corte di Cassazione una richiesta di rimessione del processo. L’obiettivo era quello di spostare la sede del giudizio ad un altro tribunale, presumibilmente a causa di presunte circostanze ambientali che avrebbero potuto minare l’imparzialità della corte originaria. Tuttavia, la richiesta presentava un vizio procedurale che si è rivelato fatale.

La Decisione della Cassazione: Inammissibilità per Vizio di Forma

La Suprema Corte ha dichiarato l’istanza di rimessione del processo inammissibile ‘de plano’, ovvero senza la necessità di un’udienza formale, data la palese fondatezza del vizio riscontrato. La decisione si fonda su un pilastro della procedura penale: il contraddittorio tra le parti.

Il Ruolo Cruciale della Notifica

Il cuore della pronuncia risiede nell’applicazione dell’articolo 46 del Codice di Procedura Penale. Il primo comma di tale articolo stabilisce chiaramente che l’istanza di rimessione deve essere notificata a tutte le altre parti del procedimento. Questa notifica non è una mera formalità, ma è essenziale per garantire a ciascuna parte il diritto di presentare le proprie osservazioni e difese in merito alla richiesta di trasferimento del processo.

L’inosservanza delle Forme come Causa di Inammissibilità

Il quarto comma dello stesso articolo 46 è perentorio: l’inosservanza delle forme e dei termini prescritti è causa di inammissibilità della richiesta. Nel caso di specie, l’istante non aveva provveduto a notificare la propria richiesta alle altre parti, violando così un requisito indispensabile per la valida introduzione del procedimento incidentale di rimessione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha motivato la propria decisione evidenziando che il rispetto delle norme procedurali è un presidio irrinunciabile del giusto processo. La notifica dell’istanza di rimessione è funzionale a instaurare un corretto contraddittorio, permettendo al giudice e alle controparti di valutare la fondatezza della richiesta. L’omissione di tale adempimento rende la richiesta irricevibile sin dall’origine. I giudici hanno inoltre precisato che, nel giudizio di Cassazione, la citazione è prevista solo per il difensore e non per l’imputato personalmente, rendendo irrilevante qualsiasi questione relativa all’elezione di domicilio di quest’ultimo. L’evidente vizio procedurale ha quindi giustificato una decisione ‘de plano’, accelerando i tempi e sanzionando la negligenza del ricorrente.

Conclusioni

L’ordinanza in esame offre un importante monito sull’importanza del rigore formale nella presentazione delle istanze processuali. La rimessione del processo, pur essendo uno strumento di garanzia, non può essere attivata con leggerezza. La mancata notifica alle altre parti costituisce un errore non sanabile che conduce direttamente all’inammissibilità e alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Questa decisione riafferma che il diritto di difesa e il principio del contraddittorio si tutelano, prima di tutto, attraverso il puntuale rispetto delle regole del gioco processuale.

Perché una richiesta di rimessione del processo può essere dichiarata inammissibile?
Una richiesta di rimessione viene dichiarata inammissibile se non vengono rispettate le forme e i termini previsti dalla legge, come l’omessa notifica dell’istanza a tutte le altre parti del procedimento, un requisito fondamentale stabilito dall’articolo 46 del codice di procedura penale.

È necessario citare personalmente l’imputato nel giudizio di Cassazione su un’istanza di rimessione?
No, secondo quanto chiarito dalla Corte, nel giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione è sufficiente la citazione del difensore, non essendo richiesta la citazione personale dell’imputato.

Quali sono le conseguenze economiche di una dichiarazione di inammissibilità?
La dichiarazione di inammissibilità di un’istanza comporta la condanna del richiedente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata quantificata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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