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Rimessione in termini: inammissibile se al giudice errato

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37347/2025, ha dichiarato inammissibile il ricorso contro un’ordinanza che negava la rimessione in termini. La Suprema Corte ha stabilito che se la richiesta è presentata a un giudice incompetente, quest’ultimo deve dichiararla inammissibile e non può trasmetterla al giudice competente, in quanto tale istanza non è un’impugnazione in senso stretto.

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Pubblicato il 25 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rimessione in Termini: Cosa Succede se si Sbaglia Giudice?

La rimessione in termini è un’ancora di salvezza nel processo penale, uno strumento che permette di riaprire una finestra temporale che si era chiusa. Ma cosa accade se questa richiesta viene presentata al giudice sbagliato? Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 37347/2025) fornisce una risposta netta e rigorosa: l’istanza è inammissibile e l’errore non può essere sanato. Analizziamo insieme questa importante pronuncia.

I Fatti del Caso: Una Condanna e una Richiesta Tardiva

La vicenda ha origine da una sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Civitavecchia nel 2014, divenuta irrevocabile poco dopo. A distanza di anni, l’imputato, tramite il suo difensore, presentava un’istanza di rimessione in termini per poter impugnare quella vecchia sentenza. Il Tribunale di Civitavecchia, con un’ordinanza del 2025, rigettava la richiesta. Contro questa decisione, l’interessato proponeva ricorso per Cassazione.

La Questione di Competenza nella richiesta di rimessione in termini

Il principale motivo di ricorso si basava su un vizio procedurale: secondo la difesa, il giudice competente a decidere sull’istanza non era il Tribunale che aveva emesso la sentenza, bensì la Corte di Appello di Roma, ovvero il giudice che sarebbe stato competente a decidere sull’eventuale impugnazione. Si contestava, quindi, una violazione dell’articolo 175 del codice di procedura penale, che individua l’autorità giudiziaria a cui presentare la richiesta.

Le Motivazioni della Cassazione: Inammissibilità e Principio di Conservazione

La Suprema Corte, nel dichiarare il ricorso inammissibile, sposa un indirizzo interpretativo recente e rigoroso. Il Collegio afferma che, quando un giudice riceve una richiesta e si ritiene incompetente, non può semplicemente trasmettere gli atti al giudice corretto. Al contrario, deve dichiarare l’istanza inammissibile.

La ragione di questa severità risiede nella natura stessa della rimessione in termini. Essa non è un’impugnazione in senso tecnico, ma un rimedio preliminare. Pertanto, non si applica il cosiddetto “principio di conservazione degli atti” (previsto dall’art. 568, comma 5, c.p.p.), secondo cui un’impugnazione presentata a un giudice incompetente viene trasmessa a quello competente. Questo meccanismo di “salvataggio” vale solo per le impugnazioni vere e proprie (come l’appello o il ricorso per cassazione), non per le istanze di questo tipo.

Di conseguenza, la Corte rileva un “difetto di interesse” nel ricorrente. Anche se la Cassazione avesse annullato l’ordinanza del Tribunale per incompetenza, il ricorrente non ne avrebbe tratto alcun beneficio pratico. L’errore iniziale nella presentazione dell’istanza al giudice sbagliato ne ha già causato l’inammissibilità insanabile.

Le Conclusioni: Nessuna Sanatoria per l’Errore Procedurale

La sentenza consolida un principio di estrema importanza per gli operatori del diritto: l’individuazione del giudice competente per la richiesta di rimessione in termini è un passaggio cruciale e un errore su questo punto non è perdonabile. L’istanza presentata al giudice sbagliato è destinata a una declaratoria di inammissibilità, senza possibilità di trasmissione o sanatoria. La pronuncia della Cassazione sottolinea l’importanza del rigore formale e della precisione procedurale, confermando che certi errori possono precludere definitivamente l’accesso a un rimedio processuale.

Cosa succede se una richiesta di rimessione in termini viene presentata a un giudice incompetente?
Secondo la sentenza, il giudice che riceve la richiesta e si ritiene incompetente deve dichiararla inammissibile.

Il giudice incompetente può trasmettere la richiesta di rimessione in termini al giudice che ritiene competente?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che il principio di conservazione degli atti, che permette la trasmissione di un’impugnazione al giudice corretto, non si applica alla richiesta di rimessione in termini, in quanto quest’ultima non è un’impugnazione in senso tecnico.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile per difetto di interesse?
Perché, anche se il ricorrente avesse ottenuto l’annullamento della decisione impugnata per incompetenza del primo giudice, non ne avrebbe tratto alcun vantaggio concreto. L’errore procedurale iniziale aveva già reso l’istanza irrimediabilmente inammissibile, rendendo l’impugnazione in Cassazione priva di qualsiasi utilità pratica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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