LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Rimessione del processo: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un’istanza di rimessione del processo. La richiesta, basata su un presunto sospetto di imparzialità dei giudici, è stata ritenuta generica e priva di fatti concreti. La Corte ha ribadito che la rimessione del processo è un rimedio eccezionale, applicabile solo in caso di una “grave situazione locale” che coinvolge l’intero ufficio giudiziario, non singoli magistrati, per i quali esistono altri strumenti come la ricusazione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Rimessione del processo: Quando la Cassazione la dichiara Inammissibile?

La rimessione del processo è uno strumento eccezionale previsto dal nostro ordinamento per garantire che ogni cittadino abbia un processo giusto e imparziale. Tuttavia, il suo utilizzo è strettamente regolamentato per non violare il principio del giudice naturale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce i confini di questo istituto, sottolineando che non può basarsi su meri sospetti o illazioni, ma richiede prove concrete di una “grave situazione locale” che mini la serenità del giudizio. Analizziamo insieme la decisione per capire meglio.

I Fatti del Caso: Un Sospetto di Parzialità

Nel caso in esame, un imputato aveva presentato un’istanza di rimessione del processo, chiedendo che il suo caso fosse trasferito a un altro tribunale. Il motivo principale era un presunto sospetto sull’imparzialità dei giudici. Secondo l’imputato, la Corte d’Appello non si sarebbe potuta pronunciare correttamente su una sua precedente richiesta di ricusazione dei giudici del Tribunale delle misure di prevenzione, in attesa di una decisione della Corte Costituzionale su un tema correlato. Questa situazione, a suo dire, creava un fondato motivo di dubbio sulla correttezza dello svolgimento del processo nella sua sede naturale.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla rimessione del processo

La Corte di Cassazione ha esaminato l’istanza e l’ha dichiarata palesemente inammissibile. Secondo i giudici supremi, la richiesta era priva di concreto spessore e manifestamente infondata. La Corte ha deciso con il rito camerale non partecipato, una procedura semplificata utilizzata quando l’esito del ricorso appare scontato. Non ravvisando, però, una colpa da parte del ricorrente nel presentare l’istanza, non lo ha condannato al pagamento delle spese processuali.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha fornito una spiegazione dettagliata e rigorosa dei motivi che hanno portato alla dichiarazione di inammissibilità.

Requisiti di Specificità dell’Istanza

Innanzitutto, i giudici hanno ribadito che una richiesta di rimessione del processo, ai sensi dell’art. 46 del codice di procedura penale, deve descrivere con precisione e chiarezza la “grave situazione locale” prevista dall’art. 45. Non sono sufficienti accuse generiche, allusioni o meri sospetti. È necessario presentare fatti concreti, comprensibili e verificabili che dimostrino l’esistenza di un ambiente oggettivamente ostile o condizionato, tale da compromettere la serenità del giudizio.

La “Grave Situazione Locale”: Un Requisito Fondamentale

Il cuore della motivazione risiede nella corretta interpretazione del concetto di “grave situazione locale”. La Corte ha specificato che questa situazione deve riguardare l’ufficio giudiziario nel suo complesso e l’ambiente circostante. Non può essere confusa con presunti dubbi sull’imparzialità di singoli magistrati. La rimessione è un rimedio estremo, che deroga al principio costituzionale del giudice naturale, e si giustifica solo quando l’intero contesto giudiziario locale è inquinato al punto da non poter garantire un processo equo.

Rimessione vs. Ricusazione: La Differenza Cruciale

La Corte ha chiarito un punto fondamentale: se i dubbi riguardano specifici giudici o pubblici ministeri, lo strumento corretto non è la rimessione, ma la ricusazione o l’astensione. Questi istituti sono pensati proprio per risolvere problemi legati alla presunta parzialità di un singolo magistrato, senza la necessità di trasferire l’intero processo. L’istanza dell’imputato, concentrandosi sul comportamento di specifici giudici, avrebbe dovuto seguire queste strade, anziché invocare un rimedio così eccezionale e sproporzionato come la rimessione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza della Cassazione rafforza un principio cardine della procedura penale: la rimessione del processo è una misura eccezionale e non uno strumento da utilizzare per contestare singole decisioni o l’operato di singoli magistrati. Per chi intende presentare una tale istanza, è fondamentale raccogliere elementi di fatto concreti e verificabili che dimostrino una situazione ambientale grave e diffusa, tale da investire l’intero ufficio giudiziario. In assenza di tali prove, come nel caso di specie, la richiesta sarà inevitabilmente dichiarata inammissibile, in quanto basata su semplici illazioni e non su un reale pregiudizio alla correttezza del processo.

Per quali motivi si può chiedere la rimessione del processo a un altro tribunale?
La rimessione può essere richiesta solo in presenza di una “grave situazione locale” che pregiudichi la libera determinazione delle persone che partecipano al processo oppure la sicurezza e l’incolumità pubblica, e che non possa essere risolta con altri strumenti. Non si può chiedere per un semplice sospetto sull’imparzialità di un singolo giudice.

Qual è la differenza tra la rimessione del processo e la ricusazione di un giudice?
La ricusazione è un istituto che permette di chiedere la sostituzione di un singolo giudice quando si ritiene che non sia imparziale per uno dei motivi specifici previsti dalla legge. La rimessione, invece, è un rimedio eccezionale che trasferisce l’intero processo a un’altra sede giudiziaria a causa di una grave situazione ambientale che coinvolge l’ufficio giudiziario nel suo complesso.

Cosa succede se una richiesta di rimessione è generica e non supportata da fatti concreti?
Se la richiesta è basata su meri sospetti, illazioni o accuse generiche, senza indicare fatti precisi e verificabili, la Corte di Cassazione la dichiara inammissibile per manifesta infondatezza, come avvenuto nel caso esaminato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati