Rimessione del processo: le conseguenze del vizio di notifica
L’istituto della rimessione del processo rappresenta uno strumento cruciale per garantire l’imparzialità e la serenità del giudizio penale. Tuttavia, la sua richiesta è subordinata al rispetto di rigide regole procedurali. Con la recente ordinanza n. 4503 del 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito l’importanza di tali formalità, dichiarando inammissibile un’istanza proprio a causa di un vizio di notifica. Analizziamo insieme la vicenda e le sue implicazioni.
I Fatti del Caso: una richiesta di trasferimento
Un imputato, coinvolto in un procedimento penale presso il Tribunale di una città marchigiana, ha presentato un’istanza alla Corte di Cassazione chiedendo la rimessione del processo. L’obiettivo era ottenere il trasferimento del giudizio ad un’altra sede giudiziaria, presumibilmente perché riteneva che sussistessero delle condizioni ambientali tali da compromettere la regolarità e l’imparzialità del dibattimento.
La richiesta, tuttavia, presentava un difetto fondamentale che ne ha determinato l’immediato arresto.
La Notifica Mancata e la Rimessione del Processo
Il Codice di Procedura Penale, all’articolo 46, stabilisce in modo chiaro le modalità con cui deve essere presentata l’istanza di rimessione. Il primo comma impone al richiedente l’onere di notificare la richiesta alle altre parti del procedimento. Questo passaggio è essenziale per garantire il diritto di difesa e il contraddittorio, permettendo a tutte le parti coinvolte di essere a conoscenza dell’istanza e di presentare le proprie osservazioni.
Nel caso di specie, l’imputato non ha provveduto a effettuare questa notifica. La Corte, una volta ricevuta l’istanza, ha rilevato d’ufficio questa grave omissione procedurale, che si è rivelata fatale per l’esito della richiesta.
La Sanzione dell’Inammissibilità
La legge non lascia spazio a interpretazioni: il quarto comma dello stesso articolo 46 c.p.p. prevede esplicitamente che “l’inosservanza delle forme e dei termini è causa di inammissibilità della richiesta”. L’inammissibilità è una sanzione processuale che impedisce al giudice di esaminare il merito della questione. In pratica, la richiesta viene respinta in via preliminare, senza che la Corte possa valutare se le ragioni per il trasferimento del processo fossero o meno fondate.
Le Motivazioni della Cassazione
La Corte di Cassazione, nella sua sintetica ma ineccepibile ordinanza, ha fondato la propria decisione su due semplici e chiari passaggi logici.
In primo luogo, ha Ritenuto che l’istanza non fosse stata notificata alle altre parti, violando così il comma 1 dell’art. 46 c.p.p.
In secondo luogo, ha Considerato che, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo, tale omissione costituisce una causa tassativa di inammissibilità.
Sulla base di queste premesse, la conclusione è stata inevitabile. La Corte ha Rilevato di dover dichiarare l’inammissibilità dell’istanza e, come conseguenza, ha condannato il ricorrente al pagamento non solo delle spese processuali, ma anche di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorsi inammissibili.
Le Conclusioni: Il Rigore Formale nella Procedura Penale
Questa decisione, sebbene riguardi un aspetto puramente procedurale, offre un insegnamento fondamentale: nel processo penale, la forma è sostanza. Il rispetto delle regole procedurali non è un mero formalismo, ma una garanzia fondamentale per la tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte e per il corretto svolgimento del giudizio. L’omissione di un adempimento apparentemente semplice come la notifica dell’istanza di rimessione del processo ha comportato non solo il rigetto della richiesta, ma anche rilevanti conseguenze economiche per l’imputato. Ciò sottolinea l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente che possa gestire con perizia ogni fase del procedimento, evitando errori che possono compromettere irrimediabilmente l’esito di un’azione legale.
 
Perché la richiesta di rimessione del processo è stata dichiarata inammissibile?
Risposta: È stata dichiarata inammissibile perché l’istante non l’aveva notificata alle altre parti del procedimento, violando un requisito formale obbligatorio previsto dall’articolo 46 del codice di procedura penale.
Qual è l’obbligo principale per chi presenta un’istanza di rimessione del processo?
Risposta: Sulla base dell’ordinanza, l’obbligo principale, la cui violazione comporta l’inammissibilità, è quello di notificare l’istanza a tutte le altre parti private e al pubblico ministero.
Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Risposta: Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 4503 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7   Num. 4503  Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 09/01/2024
ORDINANZA
vista la richiesta di rimessione proposta da: COGNOME NOME COGNOME nato a CALTANISSETTA il DATA_NASCITA
avverso il provvedimento del 17/10/2023 del TRIBUNALE di PESARO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Letta la richiesta di rimessione avanzata da Fonti NOME COGNOME, Ritenuto che l’istanza non risulta notificata alle altri parti del procedimento ai sens comma 1, c.p.p.;
Considerato che ai sensi del quarto comma dell’art 46 c.p.p. l’inosservanza delle for termini è causa di inammissibilità della richiesta;
Rilevato che la richiesta deve essere dichiarata inammissibile con condanna del ricor pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cas ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile l’istanza e condanna l’imputato al pagamento delle spese proces alla somma di euro tremila in favore delle Cassa delle ammende. Così deciso in Roma, il 9 gennaio 2024
I Consigliere COGNOME ns re
COGNOME
Il Presidente