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Ricusazione giudice: la riserva in udienza è decisiva

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso riguardante una dichiarazione di ricusazione giudice, sottolineando un punto procedurale cruciale. La Corte ha stabilito che, se la causa di ricusazione sorge durante un’udienza, la parte interessata ha l’obbligo di formulare una esplicita riserva di presentare la dichiarazione prima della fine dell’udienza stessa. La mancanza di tale riserva rende tardiva e quindi inammissibile la dichiarazione depositata successivamente, anche se entro il termine di tre giorni. Questa decisione riafferma la perentorietà dei termini e delle forme previste dal codice di procedura penale per garantire il corretto svolgimento del processo.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricusazione Giudice: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Riserva in Udienza

L’istituto della ricusazione giudice rappresenta una garanzia fondamentale per l’imparzialità della giurisdizione, consentendo alle parti di richiedere la sostituzione di un magistrato quando sussistono fondati dubbi sulla sua terzietà. Tuttavia, l’esercizio di questo diritto è subordinato a rigide regole procedurali, la cui inosservanza può compromettere l’efficacia della richiesta. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 19157/2024) ha ribadito un principio cruciale: se la causa di ricusazione emerge in udienza, è indispensabile formulare un’esplicita riserva prima della sua conclusione. Approfondiamo i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso: La Dichiarazione di Ricusazione

Due imputati, attraverso il loro difensore, presentavano una dichiarazione di ricusazione nei confronti del Giudice dell’udienza preliminare (G.u.p.). La ragione addotta era che il giudice aveva già trattato la posizione di altri coimputati nello stesso procedimento, decidendo il loro rinvio a giudizio. Secondo la difesa, questa precedente valutazione avrebbe potuto pregiudicare l’imparzialità del giudice nel decidere sulla loro richiesta di rito abbreviato.

La Decisione della Corte d’Appello: Inammissibilità per Vizi Formali

La Corte d’Appello territorialmente competente dichiarava inammissibile la richiesta di ricusazione per tre motivi principali:
1. Mancata allegazione della documentazione necessaria a supporto dell’istanza.
2. Assenza di una formale riserva di proporre la dichiarazione, formulata prima della fine dell’udienza in cui era sorta la causa di ricusazione.
3. Tardività della presentazione, avvenuta oltre il termine di tre giorni dall’udienza.

Contro questa ordinanza, i difensori proponevano ricorso per Cassazione, contestando tutti e tre i punti e sostenendo di aver agito correttamente e nei termini.

L’Analisi della Cassazione sulla ricusazione giudice

La Suprema Corte, nell’esaminare il ricorso, ha concentrato la sua attenzione sul secondo motivo di inammissibilità rilevato dalla Corte d’Appello, ritenendolo decisivo e assorbente rispetto a tutti gli altri. I giudici di legittimità hanno richiamato un principio consolidato, espresso dalle Sezioni Unite, secondo cui la procedura per la ricusazione è scandita da termini perentori.

In particolare, quando la causa di ricusazione sorge durante lo svolgimento di un’udienza, la parte non può semplicemente abbandonarla per depositare l’atto in cancelleria. La legge, infatti, impone un onere specifico: la parte deve formulare, prima che l’udienza si concluda, una esplicita riserva di formalizzare la dichiarazione di ricusazione. Solo questa riserva permette alla parte di usufruire del successivo termine di tre giorni per il deposito dell’atto completo di documenti.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha analizzato il verbale dell’udienza in questione, rilevando che i difensori si erano associati a una richiesta di astensione e avevano ricevuto la procura speciale per la ricusazione, ma non avevano formulato né la dichiarazione di ricusazione né la riserva esplicita di presentarla in un secondo momento. In assenza di questo passaggio fondamentale, il termine per la presentazione della dichiarazione scadeva con la conclusione stessa dell’udienza.

Di conseguenza, la dichiarazione depositata nei giorni successivi (indipendentemente dal fatto che fosse stata presentata il 20 o il 22 settembre) era da considerarsi irrimediabilmente tardiva. La correttezza di questa valutazione da parte della Corte d’Appello ha reso superfluo l’esame degli altri motivi di ricorso, che sono stati assorbiti. Il mancato rispetto di questa formalità procedurale ha quindi determinato l’inammissibilità della richiesta di ricusazione giudice.

Le Conclusioni

Con la sentenza n. 19157/2024, la Corte di Cassazione ha confermato l’inammissibilità dei ricorsi, condannando i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La decisione ribadisce con forza che le garanzie processuali, come la ricusazione, devono essere esercitate nel rigoroso rispetto delle forme e dei tempi previsti dalla legge. La riserva in udienza non è una mera formalità, ma un atto necessario per attivare correttamente la procedura e tutelare l’ordinato svolgimento del processo. Gli operatori del diritto devono prestare la massima attenzione a questi passaggi procedurali, pena l’inefficacia delle loro istanze.

Quando una causa di ricusazione sorge durante un’udienza, quale adempimento è necessario compiere immediatamente?
Quando la causa di ricusazione diviene nota durante un’udienza, la parte interessata ha l’onere di formulare, prima della fine dell’udienza stessa, una esplicita riserva di presentare la dichiarazione di ricusazione. In mancanza di tale riserva, la successiva dichiarazione sarà considerata tardiva.

La sola concessione di una procura speciale per la ricusazione durante l’udienza è sufficiente a rispettare i termini?
No. La sentenza chiarisce che anche se i difensori vengono muniti di procura speciale in udienza, essi devono comunque formulare la dichiarazione di ricusazione o, in alternativa, la riserva esplicita di formalizzarla entro il termine di tre giorni. Il conferimento della procura non sostituisce questo onere.

Qual è la conseguenza della mancata formulazione della riserva di ricusazione in udienza?
La mancata formulazione della riserva comporta che la dichiarazione di ricusazione debba essere presentata entro la fine dell’udienza stessa. Se viene depositata successivamente, è considerata tardiva e, di conseguenza, la richiesta viene dichiarata inammissibile, senza che il giudice possa esaminarla nel merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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