LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricusazione giudice: i termini per la dichiarazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso riguardante una dichiarazione di ricusazione del giudice. La Corte ha ribadito che, se la causa di ricusazione sorge in udienza, la parte ha l’onere di formulare una riserva verbale prima della fine dell’udienza stessa, anche se la formalizzazione scritta può avvenire entro tre giorni. La mancata riserva immediata rende la successiva dichiarazione tardiva e, quindi, inammissibile.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 11 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricusazione Giudice: La Cassazione Chiarisce i Termini per la Dichiarazione in Udienza

Nel processo penale, la garanzia di un giudice imparziale è un cardine fondamentale dello Stato di Diritto. Lo strumento della ricusazione giudice permette alle parti di richiedere la sostituzione di un magistrato quando sussistono fondati dubbi sulla sua terzietà. Tuttavia, l’esercizio di questo diritto è subordinato al rispetto di rigidi termini procedurali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 43192/2024, torna a far luce su un aspetto cruciale: cosa succede quando la causa di ricusazione emerge direttamente nel corso di un’udienza?

I Fatti del Caso: Una Dichiarazione di Ricusazione Giudice Tardiva

Il caso trae origine da un procedimento penale in cui la difesa di un imputato intendeva ricusare il Presidente del collegio giudicante. La causa scatenante era stata una frase pronunciata dal giudice durante l’udienza, percepita dalla difesa come un’anticipazione del giudizio di colpevolezza. Nello specifico, il giudice avrebbe affermato di ritrovarsi molto nelle conclusioni del pubblico ministero.

La difesa, tuttavia, non formalizzava alcuna riserva in udienza. L’istanza di ricusazione veniva depositata solo in un momento successivo. La Corte d’appello competente dichiarava l’istanza inammissibile per tardività, poiché non era stata depositata durante l’udienza del 5 giugno 2024, né era stata espressa una formale riserva di provvedervi.

L’avvocato difensore presentava quindi ricorso in Cassazione, sostenendo che l’imputato non aveva potuto presenziare per motivi di salute ed economici e che il legale stesso si era dovuto recare all’estero, dove si trovava l’assistito, per ottenere la necessaria procura speciale. Queste circostanze, a dire della difesa, avevano reso oggettivamente impossibile la presentazione tempestiva dell’istanza.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, dichiarandolo inammissibile per manifesta infondatezza. I giudici di legittimità hanno confermato la decisione della Corte d’appello, ribadendo un principio consolidato in materia di termini per la ricusazione giudice.

Le Motivazioni della Sentenza: L’Onere della Riserva in Udienza

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione dell’articolo 38, comma 2, del codice di procedura penale. La Corte ha chiarito che, quando la causa di ricusazione sorge durante l’udienza, la parte ha un onere specifico e non derogabile.

L’Orientamento Consolidato della Giurisprudenza

La Cassazione ha richiamato il proprio orientamento, anche a Sezioni Unite, secondo cui la parte deve formulare la dichiarazione di ricusazione prima del termine dell’udienza. Questo non significa che debba abbandonare l’aula per depositare l’atto completo di documenti presso la cancelleria competente. È sufficiente, e al tempo stesso necessario, manifestare a verbale l’intenzione di ricusare il giudice, formulando un’esplicita riserva di depositare l’atto formalizzato entro il termine di legge di tre giorni.

Questa interpretazione bilancia il diritto di difesa con il principio di ragionevolezza e la necessità di non paralizzare l’attività processuale. La riserva verbale serve a cristallizzare il momento in cui il diritto viene esercitato, impedendo manovre dilatorie.

Irrilevanza delle Difficoltà della Difesa

Nel caso specifico, la Corte ha ritenuto del tutto irrilevanti le argomentazioni della difesa circa l’assenza dell’imputato e la necessità di ottenere una nuova procura speciale. La mancata ottemperanza del difensore all’onere di formalizzare, prima della fine dell’udienza, l’intenzione di depositare l’istanza, indicandone la causa, è stata l’unica ragione della tardività. Poiché tale riserva non è stata avanzata, la successiva richiesta di ricusazione è stata correttamente ritenuta tardiva.

Infine, la Corte ha anche osservato, seppur incidentalmente, che la frase del giudice, riportata in modo decontestualizzato, appariva priva della connotazione di anticipazione di giudizio che le era stata attribuita.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

La sentenza in esame offre un importante monito per gli operatori del diritto. La tempestività è un requisito essenziale per l’esercizio del diritto alla ricusazione giudice. Quando un avvocato ritiene che in udienza si sia verificata una causa di ricusazione, deve agire immediatamente. L’unica via per non incorrere in decadenze è dichiarare a verbale, prima che l’udienza si concluda, l’intenzione di procedere con la ricusazione, riservandosi il deposito dell’atto. Ogni altra giustificazione, legata a difficoltà pratiche o all’assenza dell’assistito, non potrà sanare la mancata osservanza di questo preciso onere procedurale.

Quando sorge una causa di ricusazione del giudice durante un’udienza, cosa deve fare la parte per non incorrere in decadenze?
La parte, tramite il suo difensore, deve dichiarare verbalmente l’intenzione di ricusare il giudice prima della conclusione dell’udienza, formulando un’esplicita riserva di formalizzare e depositare l’istanza completa entro i termini di legge.

È necessario che il difensore abbandoni l’udienza per depositare immediatamente la dichiarazione di ricusazione?
No, la giurisprudenza consolidata chiarisce che non è imposto alla parte di abbandonare l’udienza. È sufficiente la riserva verbale effettuata prima del termine dell’udienza per salvaguardare il diritto, che andrà poi formalizzato nei modi e tempi previsti.

L’assenza dell’imputato o la necessità di ottenere una procura speciale possono giustificare una presentazione tardiva della dichiarazione di ricusazione?
No, secondo questa sentenza, tali circostanze sono irrilevanti. L’onere di formulare la riserva in udienza spetta al difensore presente, e la sua inosservanza rende tardiva la successiva dichiarazione, indipendentemente dalle difficoltà logistiche o organizzative.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati