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Ricusazione del giudice: forme e termini da rispettare

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14727/2025, ha dichiarato inammissibile un ricorso riguardante la ricusazione del giudice. La Corte ha ribadito che la dichiarazione di ricusazione deve essere depositata per iscritto presso la cancelleria del giudice competente a decidere e non può essere presentata oralmente durante l’udienza davanti al giudice che si intende ricusare. La violazione di questa formalità procedurale comporta l’inammissibilità dell’istanza, assorbendo ogni altra questione di merito o di legittimità.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricusazione del Giudice: la Cassazione ribadisce le regole formali

La procedura di ricusazione del giudice è uno strumento fondamentale a garanzia dell’imparzialità della giustizia. Tuttavia, il suo esercizio è subordinato al rispetto di rigide formalità. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale: la dichiarazione di ricusazione non può essere presentata oralmente in udienza, ma deve essere depositata per iscritto nella cancelleria del giudice competente. Analizziamo questa importante decisione.

I fatti del processo

Il caso trae origine da un’istanza di ricusazione presentata nell’interesse di un condannato nei confronti del Presidente del collegio del Tribunale militare di sorveglianza. Tale Tribunale era chiamato a decidere sull’ammissione del condannato a misure alternative alla detenzione.

La richiesta di ricusazione veniva avanzata dal difensore tramite una nota depositata durante l’udienza davanti allo stesso Tribunale militare. La Corte Militare d’Appello, investita della questione, dichiarava l’istanza inammissibile per due ragioni principali:

1. Vizio di forma: La dichiarazione non era stata formalmente depositata presso la cancelleria della Corte d’Appello (organo competente a decidere sulla ricusazione) con un atto scritto contenente motivi e prove.
2. Mancanza di mandato specifico: Il difensore non era munito di una procura speciale da parte dell’imputato per presentare la ricusazione.

Contro questa decisione, l’interessato proponeva ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge e sollevando dubbi sulla legittimità costituzionale delle norme procedurali.

Le formalità essenziali nella ricusazione del giudice

L’appellante sosteneva che la sua volontà di ricusare il giudice fosse chiaramente desumibile e che le rigide formalità procedurali violassero il principio del giusto processo, sancito dall’articolo 111 della Costituzione e dall’articolo 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU).

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso, ritenendolo inammissibile e concentrando la propria motivazione su un profilo considerato assorbente e decisivo: il mancato rispetto delle modalità di presentazione dell’istanza.

I giudici di legittimità hanno chiarito che, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del codice di procedura penale, la dichiarazione di ricusazione deve essere depositata nella cancelleria del giudice competente a decidere. Nel caso di specie, la richiesta avrebbe dovuto essere presentata alla cancelleria della Corte Militare d’Appello, e non verbalizzata o depositata in udienza davanti al giudice che si intendeva ricusare.

Questa formalità non è un mero tecnicismo. Essa garantisce che la richiesta sia correttamente incardinata presso l’organo giudiziario preposto alla sua valutazione, attivando la specifica procedura prevista dalla legge. La presentazione in un’aula diversa e con modalità non conformi (oralmente o tramite una semplice nota a verbale) costituisce una violazione insanabile che, come previsto dall’articolo 41 del codice di procedura penale, rende l’istanza irricevibile.

La Corte ha richiamato la propria giurisprudenza costante, secondo cui “è inammissibile la dichiarazione di ricusazione presentata oralmente in udienza”. La violazione di questo requisito formale ha un effetto dirimente, che prevale su ogni altra possibile doglianza, inclusa quella relativa alla mancanza di un mandato specifico al difensore.

Le conclusioni

La decisione in esame offre un importante monito per gli operatori del diritto. La garanzia di un giudice terzo e imparziale, tutelata dall’istituto della ricusazione, può essere fatta valere solo attraverso il puntuale rispetto delle regole procedurali. La Suprema Corte ha confermato che le forme previste dal legislatore non sono semplici orpelli, ma elementi essenziali per il corretto funzionamento del processo. Presentare un’istanza di ricusazione oralmente in udienza, anziché depositarla per iscritto nella cancelleria competente, equivale a non presentarla affatto, con la conseguenza della sua immediata e inevitabile declaratoria di inammissibilità.

Come si presenta correttamente una dichiarazione di ricusazione del giudice?
Secondo la Corte di Cassazione, la dichiarazione di ricusazione deve essere presentata con un atto scritto depositato presso la cancelleria del giudice competente a decidere sulla richiesta, non davanti al giudice che si intende ricusare.

Una dichiarazione di ricusazione presentata oralmente in udienza è valida?
No. La giurisprudenza costante della Corte di Cassazione stabilisce che una dichiarazione di ricusazione presentata oralmente in udienza è inammissibile.

Quali sono le conseguenze se la dichiarazione di ricusazione non rispetta le forme previste dalla legge?
Se non vengono rispettati i requisiti formali, come il deposito scritto in cancelleria, l’istanza di ricusazione viene dichiarata inammissibile, come previsto dall’art. 41 del codice di procedura penale. Ciò significa che la richiesta non viene esaminata nel merito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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