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Ricorso tardivo: no sospensione feriale per deposito

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso tardivo, ribadendo un principio fondamentale: il termine concesso al giudice per il deposito delle motivazioni di una sentenza non è soggetto alla sospensione feriale dei termini (1-31 agosto). Di conseguenza, il termine per impugnare è decorso regolarmente, rendendo l’appello presentato oltre la scadenza non valido. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Tardivo e Sospensione Feriale: La Cassazione Fa Chiarezza

Nel processo penale, il rispetto dei termini è un pilastro fondamentale. Presentare un atto oltre la scadenza prevista dalla legge può avere conseguenze definitive, come la dichiarazione di inammissibilità. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un caso di ricorso tardivo, fornendo un’importante lezione sul calcolo dei termini in relazione alla sospensione feriale.

I Fatti del Caso: Un Ricorso Presentato Oltre i Termini

La vicenda ha origine da una sentenza della Corte d’Appello, per la quale era stato fissato un termine di 90 giorni per il deposito della motivazione. Tale termine scadeva il 5 settembre. Successivamente, la difesa aveva a disposizione 45 giorni per presentare ricorso per Cassazione, con scadenza ultima il 20 ottobre.

Tuttavia, il ricorso veniva depositato solo il 22 novembre, ben oltre un mese dopo il termine ultimo. La difesa ha lamentato di non aver ricevuto avvisi e ha chiesto un rinvio, ma il punto cruciale sollevato implicitamente riguardava il calcolo dei termini a cavallo del periodo feriale (1-31 agosto).

La Decisione della Corte: Il Ricorso Tardivo è Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile senza neppure entrare nel merito della questione. La decisione si fonda su un’analisi rigorosa e consolidata dei termini processuali. Secondo i giudici, il calcolo effettuato dalla difesa era errato, in quanto basato su un’interpretazione non corretta delle norme sulla sospensione feriale.

La tardività dell’atto ha comportato non solo l’impossibilità di esaminare le doglianze, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito la Corte con un ricorso palesemente inammissibile.

Le Motivazioni della Cassazione sul Ricorso Tardivo

Il cuore della decisione risiede nella distinzione tra i termini che incombono sulle parti processuali e quelli che riguardano l’attività del giudice. La Corte ha ribadito, richiamando diverse pronunce delle Sezioni Unite, che la sospensione feriale dei termini si applica solo agli atti che le parti (difesa, accusa) devono compiere.

Il termine per il deposito della motivazione della sentenza, invece, è un adempimento che riguarda l’ufficio giudiziario. Pertanto, questo termine non viene sospeso durante il mese di agosto. Nel caso di specie, i 90 giorni per il deposito sono decorsi senza interruzioni, scadendo regolarmente il 5 settembre. Di conseguenza, il termine di 45 giorni per impugnare è iniziato a decorrere da quella data, concludendosi il 20 ottobre.

La Corte ha specificato che solo il termine per l’impugnazione (atto della parte) sarebbe stato sospeso se fosse caduto interamente o parzialmente nel periodo feriale, ma non il termine precedente per il deposito della motivazione (atto del giudice).

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza serve come un monito cruciale per gli operatori del diritto. È essenziale calcolare con la massima precisione i termini per le impugnazioni, tenendo a mente che non tutti i termini processuali sono uguali di fronte alla sospensione feriale. La mancata sospensione del termine per il deposito delle motivazioni è un principio giurisprudenziale solido che, se ignorato, può portare a conseguenze irreparabili come la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso tardivo, precludendo ogni ulteriore possibilità di difesa nel merito.

Il termine per il deposito della motivazione di una sentenza penale è sospeso durante il periodo feriale (1-31 agosto)?
No. Secondo l’orientamento consolidato della Corte di Cassazione, il termine concesso al giudice per redigere e depositare le motivazioni è un’attività interna all’ufficio giudiziario e, pertanto, non è soggetto alla sospensione feriale dei termini.

Da quando inizia a decorrere il termine per impugnare una sentenza?
Il termine per proporre impugnazione (ad esempio, 45 giorni) decorre dalla scadenza del termine fissato per il deposito della motivazione. Se la motivazione viene depositata in tempo, il conteggio parte dalla data di scadenza prevista. Questo calcolo non è influenzato dalla sospensione feriale applicabile al termine del deposito.

Qual è la conseguenza di un ricorso presentato oltre la scadenza legale?
Un ricorso presentato dopo la scadenza del termine perentorio viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina le ragioni del ricorso e la decisione impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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