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Ricorso tardivo: appello inammissibile per un giorno

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso avverso una condanna per diffamazione. La decisione si fonda esclusivamente sulla tardività della presentazione dell’atto, depositato un giorno oltre il termine perentorio calcolato tenendo conto della sospensione feriale. Si tratta di un ricorso tardivo che comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Tardivo: la Cassazione Dichiara Inammissibile un Appello per un Giorno di Ritardo

Nel mondo della giustizia, il tempo è un fattore cruciale. Il rispetto dei termini processuali non è una mera formalità, ma un pilastro fondamentale che garantisce la certezza del diritto e il corretto svolgimento dei procedimenti. Un ricorso tardivo può vanificare le ragioni più fondate, come dimostra una recente ordinanza della Corte di Cassazione. Il caso in esame riguarda un imputato condannato per diffamazione che ha visto il suo ricorso respinto non per motivi di merito, ma per un ritardo di un solo giorno nel deposito dell’atto. Approfondiamo la vicenda per comprendere la rigidità delle scadenze legali e le loro conseguenze.

I Fatti del Caso

Tutto ha inizio con una sentenza del Tribunale di Brindisi del 22 marzo 2023, con cui un soggetto viene condannato per il reato di diffamazione, con conseguenze anche sul piano civile. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione e, in particolare, il mancato riconoscimento della scriminante prevista dall’art. 51 del codice penale (esercizio di un diritto), decide di impugnare la sentenza proponendo ricorso per cassazione tramite il proprio difensore.

Il Calcolo dei Termini: una Corsa Contro il Tempo

La questione centrale, tuttavia, si sposta rapidamente dal merito della causa alla procedura. Ecco la cronologia degli eventi che ha determinato l’esito del ricorso:

1. Pronuncia della Sentenza: 22 marzo 2023. Il Giudice si riserva 90 giorni per il deposito delle motivazioni.
2. Deposito delle Motivazioni: 22 giugno 2023. Il termine viene rispettato.
3. Notifica all’Imputato: L’avviso di avvenuto deposito viene notificato all’imputato il 26 giugno 2023. È da questa data che inizia a decorrere il termine per impugnare.
4. Termine per l’Impugnazione: La legge prevede un termine di 45 giorni. Nel calcolo, bisogna tener conto della sospensione feriale dei termini (dal 1 al 31 agosto).
5. Scadenza Finale: Facendo i conti, il termine ultimo per presentare ricorso scadeva domenica 10 settembre 2023. Per legge (art. 172, comma 3, cod. proc. pen.), quando un termine scade in un giorno festivo, è prorogato di diritto al primo giorno successivo non festivo, ovvero lunedì 11 settembre 2023.

La Decisione della Cassazione sul Ricorso Tardivo

Il ricorso per cassazione è stato presentato il 12 settembre 2023. Sebbene il ritardo fosse di un solo giorno, la Corte Suprema ha agito con inflessibilità. L’appello è stato dichiarato inammissibile proprio perché si configurava come un ricorso tardivo.

Le motivazioni

La Corte ha motivato la sua decisione in modo chiaro e inequivocabile. Il calcolo dei termini processuali è una procedura matematica che non ammette deroghe o interpretazioni flessibili. Il dies a quo (giorno da cui parte il termine) era il 26 giugno 2023, data dell’ultima notifica. Il termine di 45 giorni, tenuto conto della sospensione feriale e della proroga per la scadenza domenicale, si era inesorabilmente concluso l’11 settembre 2023. Il deposito avvenuto il 12 settembre era, pertanto, irrimediabilmente tardivo.
La conseguenza dell’inammissibilità non è stata solo la conferma della condanna di primo grado, ma anche la condanna del ricorrente, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 4.000,00 Euro in favore della Cassa delle ammende. La Corte ha ritenuto che la tardività fosse attribuibile a colpa del ricorrente, giustificando così l’imposizione della sanzione pecuniaria.

Le conclusioni

Questa ordinanza è un monito severo sull’importanza cruciale del rispetto dei termini nel processo penale. Un errore di calcolo o una semplice disattenzione, anche di un solo giorno, può precludere l’accesso a un grado di giudizio e rendere definitiva una condanna, a prescindere dalla fondatezza dei motivi di appello. La decisione sottolinea come i principi di certezza del diritto e di ragionevole durata del processo passino anche attraverso il rigore formale, imponendo a difensori e parti processuali la massima diligenza nella gestione delle scadenze.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché è stato presentato un giorno dopo la scadenza del termine perentorio stabilito dalla legge, configurandosi quindi come un ricorso tardivo.

Come si calcola il termine per l’impugnazione se il giudice si riserva un termine per depositare le motivazioni?
Il termine per impugnare (in questo caso di 45 giorni) non decorre dalla data della lettura della sentenza, ma dalla data in cui viene notificato alle parti l’avviso di avvenuto deposito delle motivazioni.

Cosa succede se un termine processuale scade di domenica?
Secondo l’articolo 172, comma 3, del codice di procedura penale, se il termine scade in un giorno festivo, come la domenica, viene automaticamente prorogato al primo giorno successivo non festivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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