LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso straordinario tardivo: quando è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso straordinario tardivo presentato contro una sentenza di condanna per omicidio stradale. Il ricorso è stato depositato ben oltre il termine perentorio di 180 giorni, che, come ribadito dalla Corte, decorre dalla data di deposito della sentenza e non dalla successiva conoscenza da parte dell’interessato. La decisione sottolinea il rigore dei termini processuali, sanzionando il ritardo con l’inammissibilità e la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 14 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Straordinario Tardivo: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità

L’ordinanza in esame offre un importante chiarimento sulla disciplina del ricorso straordinario per cassazione, confermando la rigidità dei termini processuali. Un ricorso straordinario tardivo non lascia spazio a interpretazioni: la sua sorte è segnata dalla declaratoria di inammissibilità. La Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale: il termine di 180 giorni per la presentazione del ricorso decorre dal deposito del provvedimento, a prescindere da quando la parte ne sia venuta a conoscenza.

I Fatti del Caso: Dall’Omicidio Stradale al Ricorso in Cassazione

La vicenda processuale ha origine da una condanna per il delitto di omicidio stradale. La sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Monza, è stata parzialmente riformata dalla Corte di Appello di Milano, che ha ridotto la pena inflitta all’imputata.

Contro questa decisione, divenuta irrevocabile, la difesa ha proposto un ricorso straordinario per cassazione. Il motivo addotto era la presunta estinzione del reato per prescrizione, maturata in una data antecedente alla pronuncia della sentenza di secondo grado.

La Questione Giuridica: Il Calcolo del Termine per il Ricorso

Il fulcro della decisione della Cassazione non è il merito del ricorso, ovvero la questione della prescrizione, ma un aspetto puramente procedurale: la sua tempestività. L’articolo 625-bis, comma 2, del codice di procedura penale stabilisce un termine perentorio di 180 giorni per la presentazione del ricorso straordinario per errore materiale o di fatto.

Il punto cruciale, su cui la Corte si è soffermata, è l’individuazione del dies a quo, cioè il giorno da cui inizia a decorrere tale termine. La difesa, implicitamente, sembrava legarlo alla conoscenza effettiva del provvedimento, mentre la Corte ha ribadito l’orientamento consolidato che lo ancora saldamente alla data di deposito della sentenza.

Le Motivazioni della Cassazione: Perché il Ricorso Straordinario Tardivo è Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile perché tardivo. Il provvedimento della Corte di Appello era stato depositato il 29 maggio 2023, mentre il ricorso straordinario è stato presentato solo il 18 marzo 2024, ben oltre il limite di 180 giorni.

I giudici hanno spiegato che far decorrere il termine dalla conoscenza effettiva del provvedimento, anziché dal suo deposito, creerebbe una situazione di incertezza intollerabile. Una decisione irrevocabile di condanna rimarrebbe esposta per un tempo indefinito alla possibilità di essere impugnata, minando la stabilità e la certezza del diritto. La scelta del legislatore di ancorare il termine al deposito del provvedimento risponde proprio alla necessità di definire un momento certo e oggettivo, a garanzia della definitività delle decisioni giudiziarie.

Conclusioni: L’Importanza del Rispetto dei Termini Processuali

Questa ordinanza è un monito sulla perentorietà dei termini processuali. La declaratoria di inammissibilità non è una mera formalità, ma una sanzione che impedisce l’esame del merito del ricorso. Nel caso specifico, le ragioni dell’imputata sulla prescrizione non sono state neppure valutate. Le conseguenze sono state severe: oltre alla conferma della condanna, la ricorrente è stata obbligata al pagamento delle spese processuali e di una cospicua somma a favore della Cassa delle ammende, a causa della colpa grave nel proporre un’impugnazione palesemente tardiva.

Da quando decorre il termine di 180 giorni per presentare un ricorso straordinario per errore materiale o di fatto?
Il termine perentorio di 180 giorni decorre dalla data di deposito del provvedimento, a nulla rilevando il momento successivo in cui la parte interessata ne abbia avuto effettiva conoscenza.

Qual è la conseguenza della presentazione di un ricorso straordinario oltre il termine stabilito?
La presentazione del ricorso oltre il termine di 180 giorni ne comporta l’immediata declaratoria di inammissibilità, impedendo alla Corte di esaminare la fondatezza dei motivi proposti.

Cosa comporta per il ricorrente la dichiarazione di inammissibilità?
La dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati