Ricorso Straordinario per Errore di Fatto: La Cassazione Chiarisce i Limiti in Materia di Confisca
Il ricorso straordinario per errore di fatto, disciplinato dall’articolo 625-bis del codice di procedura penale, rappresenta un rimedio eccezionale per correggere sviste materiali nelle decisioni della Corte di Cassazione. Tuttavia, la sua applicabilità non è illimitata. Una recente sentenza della Suprema Corte, la n. 36148 del 2024, ha ribadito con fermezza i paletti che ne circoscrivono l’utilizzo, in particolare quando l’oggetto della controversia riguarda misure patrimoniali come la confisca. Questo caso offre uno spunto cruciale per comprendere quando tale strumento processuale non può essere validamente esperito.
Il caso: un appello contro la confisca
La vicenda trae origine dalla decisione di un Giudice per le indagini preliminari che aveva disposto la confisca di una cospicua somma di denaro, pari a oltre 446.000 euro, ritenuta profitto di un reato. La difesa dell’imputato, dopo aver percorso i gradi di giudizio ordinari, si era rivolta alla Corte di Cassazione, lamentando una violazione di legge. Anche questo ricorso, tuttavia, era stato respinto.
Non arrendendosi, il difensore ha tentato un’ultima carta: il ricorso straordinario per errore di fatto contro la decisione della stessa Cassazione. L’argomento centrale era che la Corte avesse commesso un’evidente errore di percezione nella lettura degli atti, travisando i fatti relativi alla determinazione del profitto da confiscare. Secondo la difesa, questo errore aveva portato a una decisione ingiusta, che sarebbe stata diversa se il fatto fosse stato correttamente percepito.
La decisione della Suprema Corte: il ricorso straordinario è inammissibile
La Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, chiudendo definitivamente la questione. La decisione si fonda su un principio di diritto solido e ampiamente consolidato nella giurisprudenza di legittimità.
le motivazioni
I giudici hanno spiegato che, secondo un orientamento costante, il ricorso straordinario per errore di fatto non è esperibile avverso le decisioni della Suprema Corte in materia di sequestro, confisca e restituzione di beni all’avente diritto. Questo principio, affermano gli Ermellini, vale anche quando la confisca è una misura accessoria a una sentenza di condanna. L’errore che può essere corretto tramite questo strumento è unicamente quello percettivo, ovvero una svista materiale che porta il giudice a considerare esistente un fatto documentalmente escluso, o viceversa. Non può invece essere utilizzato per contestare errori di valutazione o di interpretazione giuridica.
Nel caso specifico, la Corte ha osservato che la difesa, pur parlando di errore di fatto, stava in realtà tentando di rimettere in discussione la qualificazione giuridica e la quantificazione della somma da confiscare, un’operazione non consentita in sede di ricorso straordinario. Inoltre, il ricorrente si basava su un orientamento giurisprudenziale minoritario che era stato espressamente superato e disatteso nella precedente pronuncia impugnata. Di conseguenza, il ricorso è stato ritenuto privo dei requisiti di ammissibilità.
le conclusioni
La sentenza n. 36148/2024 riafferma un confine netto nell’applicazione del ricorso straordinario. Questo strumento non può diventare un pretesto per ottenere un terzo grado di giudizio di merito sulle misure patrimoniali. La decisione della Cassazione su sequestri e confische è, di fatto, definitiva e non può essere messa in discussione attraverso il rimedio dell’art. 625-bis c.p.p. per presunti errori di valutazione. La declaratoria di inammissibilità ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro alla Cassa delle ammende, a conferma della natura eccezionale e dei rigidi presupposti di questo mezzo di impugnazione.
È possibile presentare un ricorso straordinario per errore di fatto contro una decisione della Cassazione in materia di confisca?
No, la Corte di Cassazione ha ribadito il suo orientamento consolidato secondo cui il ricorso straordinario per errore di fatto è inammissibile avverso le decisioni della Suprema Corte in tema di sequestro e confisca, anche quando questa sia accessoria a una sentenza di condanna.
Quale tipo di errore può essere corretto con il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p.?
L’unico errore che può essere corretto è l’errore di fatto, inteso come un errore di percezione o una svista materiale (es. aver ritenuto esistente un fatto la cui inesistenza risulta dal documento, o viceversa). Non sono ammessi ricorsi basati su presunti errori di valutazione o di interpretazione delle norme.
Quali sono state le conseguenze per chi ha proposto il ricorso ritenuto inammissibile?
A seguito della declaratoria di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 4 Num. 36148 Anno 2024
Penale Sent. Sez. 4 Num. 36148 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME
Data Udienza: 26/06/2024
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a SORA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 07/07/2023 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME; lette/sentite le conclusioni del PG NOME COGNOME Il Procuratore Generale si riporta alla memoria scritta e conclude per l’inammissibilita’ del ricorso.
udito il difen’sore
E presente l’avvocato COGNOME NOME del foro di FROSINONE in difesa di: COGNOME NOME che si riporta ai motivi di ricorso e chiede l’annullamento con le conseguenti statuizioni.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il difensore di COGNOME NOME propone ricorso straordinario ai sensi de 625-bis cod. proc. pen. avverso la sentenza n. 43273, pronunciata il 07/07/20 dalla Terza sezione di questa Corte Suprema.
1.2. Lamenta, con un unico motivo, che la Corte di cassazione – a cui l’imput aveva dedotto la violazione di legge per avere il Giudice per le indagini prelim di Lecce disposto la confisca della somma di denaro pari ad euro 446.350,56 incorsa, rispetto a tale confisca, in un errore di fatto, in quanto frutto di un errore di percezione nella lettura degli atti del giudizio. Sostiene che il travi della circostanza di fatto, relativa al profitto del reato contestato, ha all’emissione di una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata s l’anzidetto errore di fatto. Il ricorrente richiama, sul punto, la sen 26654/2008 delle Sezioni Unite.
Il ricorso è inammissibile. Invero, in base al consolidato orientamento d Corte di cassazione, è inammissibile il ricorso straordinario per errore di avverso una decisione della Suprema Corte in tema di sequestro e confisca, e restituzione dei beni all’avente diritto (Sez. 6, Ord. n. 20684 del 09/05 Mastropietro, Rv. 266745). Si è altresì precisato che tale principio è applic anche in caso di decisione in tema di confisca di beni, anche se accessoria ad sentenza di condanna (Sez. 2, n. 26755 del 01/03/2013, COGNOME, Rv. 256647). Nel caso in esame, peraltro, si invoca la restituzione di una somma di dana richiamando un orientamento giurisprudenziale minoritario (Sez. U, n. 26654 de 27/03/2008, RAGIONE_SOCIALE, Rv. 239926), espressamente disatteso n
pronunzia impugnata.
Alla declaratoria di inammissibilità del ricorso segue la condanna del ricorr al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore del Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento del spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa de ammende.
Così deciso il 26 giugno 2024 Il Consigliere estensore
Il Presidente