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Ricorso per cassazione: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione presentato personalmente da un imputato condannato per danneggiamento. La decisione si basa sulla norma che impone, a pena di inammissibilità, la sottoscrizione dell’atto da parte di un difensore iscritto all’albo speciale, escludendo la possibilità per la parte di agire in autonomia. L’imputato è stato condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione: Perché è Obbligatorio l’Avvocato?

Presentare un ricorso per cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase delicata che richiede il rispetto di regole procedurali ferree. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci ricorda una di queste regole fondamentali: l’obbligatorietà del patrocinio di un avvocato specializzato. La decisione in esame dichiara inammissibile un ricorso presentato direttamente dall’imputato, non per l’infondatezza delle sue ragioni, ma per un vizio di forma insuperabile. Analizziamo insieme i dettagli di questo caso emblematico.

I Fatti del Caso

Un cittadino, condannato in primo e secondo grado per il reato di danneggiamento continuato, decide di contestare la sentenza della Corte d’Appello. Convinto delle sue ragioni, basate sull’intervenuta prescrizione del reato, redige e deposita personalmente il ricorso presso la Corte di Cassazione, chiedendo l’annullamento della condanna.

La Decisione della Corte di Cassazione sul Ricorso

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, investita della questione, non è nemmeno entrata nel merito della presunta prescrizione. I giudici si sono fermati a un controllo preliminare, dichiarando immediatamente l’inammissibilità del ricorso. La conseguenza per il ricorrente non è stata solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo di pagare le spese processuali e una sanzione di tremila euro a favore della cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

La chiave di volta della decisione risiede nell’articolo 613 del codice di procedura penale. Questa norma, così come modificata dalla legge n. 103 del 2017 (nota come ‘riforma Orlando’), ha stabilito in modo inequivocabile che il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione. La legge ha, di fatto, eliminato la facoltà, precedentemente concessa alla parte, di presentare personalmente l’atto di impugnazione.

La Corte ha rafforzato questa interpretazione richiamando una sentenza fondamentale delle Sezioni Unite (la n. 8914 del 2017). In quella occasione, il massimo organo della Cassazione ha chiarito che il divieto di ricorso personale si applica a ‘qualsiasi tipo di provvedimento’, senza eccezioni. La mancanza della firma del difensore specializzato costituisce un vizio insanabile che porta direttamente all’inammissibilità dell’atto, come previsto dall’articolo 591 del codice di procedura penale.

Infine, la condanna al pagamento della sanzione pecuniaria è stata motivata sulla base dell’articolo 616 del codice. Secondo la Corte, il ricorrente è responsabile per aver avviato un procedimento giudiziario senza rispettare le regole procedurali fondamentali, una condotta colposa che ha determinato la causa di inammissibilità.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito chiaro sull’importanza del rigore formale nel processo penale, specialmente nel giudizio di legittimità. Sottolinea come il ‘fai da te’ legale non sia un’opzione praticabile davanti alla Corte di Cassazione. La normativa vigente impone la presenza di un professionista qualificato non solo come garanzia di una difesa tecnica adeguata, ma come requisito essenziale di ammissibilità dell’impugnazione stessa. Per i cittadini, la lezione è chiara: per accedere all’ultimo grado di giudizio è indispensabile affidarsi a un avvocato cassazionista, pena la perdita della possibilità di far valere le proprie ragioni e l’imposizione di ulteriori sanzioni economiche.

È possibile presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No. La Corte di Cassazione ha ribadito che, in seguito alla modifica dell’art. 613 del codice di procedura penale, il ricorso deve essere obbligatoriamente sottoscritto da un difensore iscritto all’albo speciale della Corte, a pena di inammissibilità.

Cosa accade se un ricorso viene presentato senza la firma dell’avvocato cassazionista?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina il merito delle questioni sollevate. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro alla cassa delle ammende.

La regola dell’obbligatorietà del difensore vale per ogni tipo di ricorso in Cassazione?
Sì. Il provvedimento cita una sentenza delle Sezioni Unite che ha stabilito che il principio si applica al ricorso per cassazione avverso ‘qualsiasi tipo di provvedimento’, senza distinzioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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