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Ricorso per cassazione: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per cassazione presentato personalmente dall’imputato. La decisione si basa sulla necessità della difesa tecnica specializzata, come previsto dall’art. 613 c.p.p., respingendo anche la sollevata questione di legittimità costituzionale.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Fai-da-Te? La Cassazione Dice No

Presentare un ricorso per cassazione è una fase cruciale e tecnicamente complessa del processo penale. Una recente ordinanza della Suprema Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale: l’imputato non può agire da solo. La difesa tecnica, affidata a un avvocato specializzato, non è un’opzione, ma un requisito di ammissibilità. Analizziamo questa decisione per capire perché il “fai-da-te” legale non è ammesso davanti alla massima Corte.

I Fatti del Processo

Il caso nasce dalla condanna di un imputato, confermata in secondo grado dalla Corte d’Appello di Torino. La condanna era stata emessa all’esito di un giudizio abbreviato per i reati previsti dagli articoli 81 capoverso (reato continuato) e 651 del codice penale.

Contro la sentenza della Corte d’Appello, l’imputato ha deciso di presentare personalmente il ricorso in Cassazione, senza l’assistenza di un legale. L’unico motivo di doglianza sollevato era una questione di legittimità costituzionale dell’articolo 613, comma 1, del codice di procedura penale, la norma che impone la firma di un avvocato cassazionista per questo tipo di impugnazione.

Il Ricorso per Cassazione e la Questione di Costituzionalità

L’imputato sosteneva che l’obbligo di avvalersi di un difensore specializzato violasse gli articoli 111 e 117 della Costituzione, che tutelano il giusto processo e i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario. In pratica, l’atto di impugnazione era diretto non a contestare il merito della condanna, ma la regola procedurale che gli impediva di difendersi da solo in quella sede.

Le Motivazioni della Cassazione: Perché il Ricorso è Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per due ragioni distinte ma collegate, ribadendo un orientamento ormai consolidato.

L’Obbligo della Difesa Tecnica Specializzata

Il motivo principale dell’inammissibilità risiede nella violazione diretta dell’articolo 613 del codice di procedura penale. La Corte ha richiamato la storica sentenza delle Sezioni Unite (n. 8914 del 2017, Aiello), che ha chiarito in modo definitivo un punto cruciale: a seguito della riforma introdotta con la legge n. 103 del 2017, qualsiasi ricorso per cassazione, inclusi quelli in materia cautelare, deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un avvocato iscritto all’albo speciale della Corte di Cassazione.

La Corte ha specificato che questa regola non lede il diritto di difesa. Al contrario, l’elevato livello di qualificazione tecnica richiesto per il giudizio di legittimità rende ragionevole escludere la difesa personale, garantendo così che le argomentazioni siano pertinenti e formulate correttamente. Il sistema, inoltre, tutela l’accesso alla giustizia attraverso l’istituto del patrocinio a spese dello Stato.

L’Uso Strumentale della Questione di Costituzionalità

In secondo luogo, la Corte ha analizzato la natura stessa della censura mossa dall’imputato. Anche ammettendo, in via ipotetica, che un ricorso basato unicamente su una questione di legittimità costituzionale possa essere ammissibile, nel caso di specie mancava un requisito essenziale. Lo scopo di sollevare una questione di incostituzionalità in un processo è quello di rimuovere un ostacolo normativo presente nella sentenza impugnata, al fine di ottenere un risultato favorevole nel merito.

In questo caso, l’imputato non contestava alcun punto della sua condanna, ma si limitava a denunciare l’incostituzionalità della norma che impone la difesa tecnica. Di conseguenza, la sua impugnazione non era diretta a ottenere un annullamento della condanna, ma rappresentava una critica astratta alla procedura. Questo uso della questione di costituzionalità è stato ritenuto inammissibile.

Le Conclusioni

La decisione della Cassazione è netta: il ricorso è inammissibile. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 4.000 euro alla Cassa delle ammende. Questa ordinanza serve come un importante monito: il giudizio di cassazione è una sede altamente specializzata dove l’assistenza di un avvocato cassazionista non è solo una garanzia di professionalità, ma un requisito imprescindibile per la validità stessa dell’impugnazione. Qualsiasi tentativo di aggirare questa norma è destinato a fallire.

È possibile presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No. L’ordinanza ribadisce che, a seguito della riforma del 2017 (legge n. 103), il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione.

Perché la Corte ha ritenuto che la difesa tecnica specializzata in Cassazione non limiti le facoltà difensive?
La Corte, richiamando una precedente decisione delle Sezioni Unite, ha spiegato che l’elevato livello di qualificazione professionale richiesto per il giudizio di cassazione rende ragionevole escludere la difesa personale. Il sistema garantisce comunque il diritto di difesa attraverso il patrocinio a spese dello Stato.

Si può basare un ricorso per cassazione unicamente su una questione di legittimità costituzionale?
Anche se in teoria fosse possibile, la Corte ha specificato che la questione non può essere astratta. L’imputato deve mirare, attraverso la dichiarazione di incostituzionalità, a rimuovere un punto specifico della sentenza impugnata per ottenere un vantaggio concreto, cosa che non avveniva nel caso di specie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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