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Ricorso per cassazione personale: quando è inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 10840/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato poiché presentato personalmente. La Corte ha ribadito che un ricorso per cassazione personale è nullo, in quanto la legge richiede, a pena di inammissibilità, la sottoscrizione da parte di un avvocato iscritto all’apposito albo speciale, data l’elevata complessità tecnica del giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Personale: La Cassazione Ribadisce l’Inammissibilità

L’accesso alla Corte di Cassazione, vertice del sistema giudiziario italiano, è regolato da norme procedurali molto stringenti. Una recente ordinanza ha riaffermato un principio fondamentale: l’impossibilità di presentare un ricorso per cassazione personale. La Suprema Corte ha infatti dichiarato inammissibile l’appello di un imputato che aveva deciso di agire in autonomia, senza l’assistenza di un legale abilitato. Questa decisione sottolinea la complessità tecnica del giudizio di legittimità e la necessità di una difesa qualificata.

Il Caso in Esame: Un Appello Presentato Direttamente dall’Imputato

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino. Invece di affidarsi a un avvocato, l’imputato ha redatto e sottoscritto personalmente l’atto di impugnazione, depositandolo presso la Suprema Corte. Gli Ermellini, nell’esaminare l’atto, hanno immediatamente rilevato un vizio procedurale insanabile che ha precluso qualsiasi valutazione sul merito della questione.

L’Obbligo del Difensore per il Ricorso per Cassazione Personale

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione dell’articolo 613 del codice di procedura penale. Questa norma, in particolare dopo la riforma introdotta con la legge n. 103 del 2017, stabilisce in modo inequivocabile che l’atto di ricorso, le memorie e i motivi nuovi devono essere sottoscritti, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione.

La ratio di questa previsione è duplice:
1. Garanzia di tecnicismo: Il giudizio di Cassazione non riesamina i fatti del processo, ma valuta la corretta applicazione delle norme di diritto e di procedura. Questo richiede una competenza giuridica elevata e specifica.
2. Filtro di qualità: L’obbligo del difensore specializzato assicura che alla Corte vengano sottoposte solo questioni giuridiche fondate e formulate in modo appropriato, contribuendo all’efficienza e all’autorevolezza della sua funzione nomofilattica (ossia, di garante dell’uniforme interpretazione della legge).

La Decisione della Suprema Corte e le Conseguenze

Facendo leva sul chiaro dettato normativo e richiamando una precedente e consolidata pronuncia delle Sezioni Unite (sentenza n. 8914 del 2017, Aiello), la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La conseguenza non è stata solo la mancata disamina delle doglianze dell’imputato, ma anche la sua condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende.

Le motivazioni

Le motivazioni dell’ordinanza sono lapidarie e si fondano sulla palese violazione di una norma procedurale. La Corte ha ribadito che il principio per cui il ricorso per cassazione personale non è ammesso si applica a qualsiasi tipo di provvedimento impugnato. La peculiare natura del giudizio di legittimità, caratterizzato da un elevato livello di complessità tecnica, rende indispensabile il filtro e l’assistenza di un avvocato cassazionista. La presentazione personale dell’atto costituisce, pertanto, una causa di inammissibilità originaria che non consente alcuna forma di sanatoria.

Le conclusioni

La pronuncia in esame è un monito per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Il “fai da te” processuale, in questo ambito, non solo è inefficace, ma è anche controproducente dal punto di vista economico. La decisione rafforza la centralità del ruolo del difensore specializzato come garante della corretta instaurazione del contraddittorio di fronte alla Suprema Corte, tutelando al contempo la funzione stessa della Corte come organo di ultima istanza sulla legittimità dei provvedimenti giudiziari.

Un imputato può presentare personalmente un ricorso per Cassazione?
No, l’ordinanza stabilisce chiaramente che il ricorso per cassazione non può essere proposto personalmente dalla parte, a pena di inammissibilità.

Chi è autorizzato a firmare un ricorso per Cassazione?
Secondo la legge e la giurisprudenza citata, il ricorso deve essere sottoscritto esclusivamente da difensori iscritti nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione.

Quali sono le conseguenze di un ricorso presentato in modo non conforme?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle Ammende, come avvenuto nel caso di specie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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