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Ricorso per cassazione personale: inammissibilità

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per cassazione personale presentato da un imputato. La decisione si fonda sulla necessità, imposta dalla legge, della sottoscrizione da parte di un difensore iscritto all’albo speciale, rendendo irrilevante la presentazione personale dell’atto.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Personale: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di procedura penale: il ricorso per cassazione personale non è consentito. La normativa vigente, a seguito delle modifiche introdotte nel 2017, impone requisiti formali stringenti la cui violazione comporta conseguenze definitive per l’imputato. Analizziamo questa decisione per comprendere le ragioni e le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Un individuo, condannato in primo grado dal GIP del Tribunale e la cui sentenza era stata confermata dalla Corte d’Appello per il reato di cui all’art. 628 del codice penale, decideva di impugnare la decisione davanti alla Corte di Cassazione. Invece di affidarsi a un legale abilitato, l’imputato sceglieva di presentare personalmente l’atto di ricorso, una scelta che si rivelerà fatale per le sorti della sua impugnazione.

La Decisione della Corte sul ricorso per cassazione personale

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si basa su un principio di diritto ormai consolidato, rafforzato dalla riforma legislativa del 2017 (legge n. 103). Questa legge ha modificato gli articoli 571 e 613 del codice di procedura penale, stabilendo in modo inequivocabile che il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione. Di conseguenza, la presentazione diretta da parte dell’imputato non è più una via percorribile.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato che la ratio della norma è quella di garantire un elevato livello di tecnicismo giuridico nei ricorsi presentati al supremo organo di legittimità. Il giudizio di cassazione non è un terzo grado di merito, ma una sede in cui si possono far valere esclusivamente violazioni di legge. Pertanto, è indispensabile che gli atti siano redatti da professionisti con una specifica competenza.

I giudici hanno inoltre chiarito un punto cruciale: l’eventuale autenticazione della firma dell’imputato da parte di un avvocato non sana il vizio. Come previsto dall’art. 39 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, l’autenticazione serve solo a certificare la genuinità della firma e la sua provenienza dalla parte privata. Tuttavia, non sostituisce il requisito fondamentale della sottoscrizione da parte del difensore cassazionista, che si assume la paternità e la responsabilità tecnica del contenuto dell’atto.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame conferma un orientamento giurisprudenziale granitico, a partire dalla sentenza delle Sezioni Unite n. 8914 del 2017. Per chiunque intenda impugnare una sentenza penale davanti alla Corte di Cassazione, la lezione è chiara: è obbligatorio rivolgersi a un avvocato iscritto all’albo speciale. Qualsiasi tentativo di ‘fai da te’ processuale si scontra con la sanzione dell’inammissibilità. Questa, oltre a precludere l’esame nel merito del ricorso, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata quantificata in tremila euro. Una scelta procedurale errata, dunque, non solo impedisce la difesa dei propri diritti ma genera anche un ulteriore aggravio economico.

È possibile presentare un ricorso per cassazione penalepersonalmente, senza un avvocato?
No, a seguito della modifica legislativa del 2017 (legge n. 103), il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione.

Cosa succede se un ricorso per cassazione viene presentato personalmente dall’imputato?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Di conseguenza, l’imputato viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, come stabilito dall’art. 616 del codice di procedura penale.

L’autenticazione della firma dell’imputato da parte di un avvocato rende valido il ricorso personale?
No, la Corte ha chiarito che l’autenticazione della firma attesta unicamente la sua genuinità e la sua riconducibilità alla parte, ma non sana il vizio di inammissibilità. L’atto deve essere redatto e sottoscritto dal difensore specializzato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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