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Ricorso per cassazione personale: inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso per cassazione personale presentato da un imputato contro un’ordinanza della Corte d’Appello. Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché non sottoscritto da un avvocato iscritto all’albo speciale, come richiesto dalla legge. L’imputato è stato condannato al pagamento delle spese e di una sanzione.

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Pubblicato il 9 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Personale: Quando la Firma Sbagliata Costa Caro

Nel complesso mondo della giustizia penale, le regole procedurali non sono semplici formalità, ma pilastri che garantiscono il corretto svolgimento del processo. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: il ricorso per cassazione personale presentato direttamente dall’imputato è inammissibile. Questa decisione sottolinea l’importanza imprescindibile del patrocinio di un avvocato specializzato per accedere al massimo grado di giudizio.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un individuo per il reato di furto aggravato in primo grado. L’imputato ha presentato appello, ma la Corte d’Appello competente ha dichiarato l’impugnazione inammissibile. Non dandosi per vinto, l’uomo ha deciso di portare il caso davanti alla Corte di Cassazione, redigendo e firmando personalmente il ricorso avverso l’ordinanza della Corte territoriale.

La Decisione della Corte: il Ricorso Personale è Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha posto fine al percorso giudiziario del ricorrente in modo netto e perentorio. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile. La Corte non è nemmeno entrata nel merito delle ragioni dell’imputato, fermandosi a un vizio formale, ma sostanziale, insuperabile: la mancanza della firma di un difensore abilitato.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha basato la sua decisione su precisi riferimenti normativi del codice di procedura penale. In particolare, ha richiamato l’articolo 613, comma 1, che stabilisce chiaramente che gli atti di ricorso per cassazione devono essere sottoscritti, a pena di inammissibilità, da difensori iscritti nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione.

Questo requisito si combina con quanto previsto dall’articolo 571, che, pur riconoscendo all’imputato il diritto di impugnare personalmente, subisce una deroga fondamentale proprio per il giudizio di legittimità. Il ricorso in Cassazione, infatti, non è un terzo grado di giudizio sui fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione del diritto. Tale controllo richiede una competenza tecnica specifica che solo un avvocato cassazionista può garantire.

La sottoscrizione personale da parte dell’imputato ha quindi reso l’atto radicalmente nullo. Di conseguenza, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità senza formalità di procedura, applicando l’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Oltre alla declaratoria di inammissibilità, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 4.000 euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione prevista proprio per scoraggiare ricorsi presentati senza i requisiti di legge.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito importante: nel processo penale, e in particolare nel giudizio di Cassazione, il “fai da te” non è ammesso. La necessità di un difensore specializzato non è un ostacolo, ma una garanzia di tecnicismo e professionalità, essenziale per tutelare i diritti dell’imputato nel modo più efficace davanti alla Suprema Corte. Ignorare questa regola non solo impedisce l’esame del caso, ma comporta anche significative conseguenze economiche. La scelta di un difensore abilitato è, quindi, il primo e indispensabile passo per chiunque intenda presentare un ricorso per cassazione.

Un imputato può presentare personalmente un ricorso alla Corte di Cassazione?
No, l’ordinanza conferma che il ricorso deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione e non può essere firmato personalmente dall’imputato.

Cosa succede se il ricorso per cassazione non è firmato da un avvocato abilitato?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina il merito della questione, ma si limita a constatare il vizio di forma che impedisce la prosecuzione del giudizio.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata fissata in quattromila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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