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Ricorso per cassazione personale: inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione personale presentato da un imputato avverso una sentenza di patteggiamento. La Corte ribadisce che, a seguito delle modifiche legislative, l’atto deve essere sottoscritto da un difensore iscritto all’albo speciale, rendendo irrilevante la mera autenticazione della firma dell’imputato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 26 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Personale: La Firma dell’Avvocato è Indispensabile

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale in materia di impugnazioni: il ricorso per cassazione personale, ovvero presentato direttamente dall’imputato, è inammissibile se non reca la firma di un avvocato abilitato. Questa decisione chiarisce che la semplice autenticazione della firma dell’imputato da parte di un legale non è sufficiente a sanare tale vizio procedurale. Analizziamo insieme i dettagli di questa pronuncia e le sue importanti implicazioni pratiche.

I Fatti del Processo

Il caso ha origine da una sentenza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cuneo. A seguito di un patteggiamento (applicazione di pena su richiesta delle parti, ex art. 444 c.p.p.), un imputato era stato condannato a una pena di due mesi e venti giorni di reclusione per il reato di danneggiamento aggravato continuato. Contro questa sentenza, l’imputato decideva di agire personalmente, proponendo ricorso per cassazione e riservandosi di presentare i motivi in un secondo momento. La sua sottoscrizione sull’atto di ricorso veniva autenticata dal suo difensore.

Il Principio di Diritto sul Ricorso per Cassazione Personale

La Suprema Corte, investita della questione, ha dichiarato il ricorso inammissibile senza neppure entrare nel merito delle doglianze. La decisione si fonda su un principio di diritto consolidato e rafforzato dalla riforma legislativa del 2017 (Legge n. 103/2017). Tale normativa ha modificato gli articoli 571 e 613 del codice di procedura penale, stabilendo in modo inequivocabile una regola precisa: qualsiasi ricorso per cassazione, indipendentemente dal tipo di provvedimento impugnato, deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato che la sottoscrizione del ricorso da parte di un avvocato cassazionista non è un mero formalismo. Essa garantisce la tecnicità dell’atto e il corretto esercizio del diritto di difesa in una sede, come quella di legittimità, caratterizzata da un elevato tecnicismo giuridico. I giudici hanno sottolineato come l’eventuale autenticazione della firma dell’imputato da parte di un legale sia del tutto irrilevante per superare il vizio. L’autenticazione, ai sensi dell’art. 39 disp. att. c.p.p., serve unicamente ad attestare la genuinità della sottoscrizione e la sua provenienza dalla parte, ma non trasforma un atto personale della parte in un atto tecnico del difensore. L’atto di impugnazione, per essere valido, deve essere un atto proprio del difensore abilitato. L’inosservanza di questa regola conduce inevitabilmente alla declaratoria di inammissibilità.

Le Conclusioni

Questa ordinanza conferma che la porta della Corte di Cassazione può essere varcata solo con l’assistenza tecnica di un difensore specializzato. La regola serve a preservare la funzione stessa della Corte, che non è un terzo grado di giudizio sui fatti, ma un organo di controllo sulla corretta applicazione della legge. Per l’imputato che intenda impugnare una sentenza, la conseguenza pratica è chiara: il ricorso per cassazione personale non è una via percorribile. È obbligatorio rivolgersi a un avvocato cassazionista che rediga e sottoscriva l’atto, pena la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla cassa delle ammende, come avvenuto nel caso di specie.

È possibile per un imputato presentare personalmente un ricorso per cassazione?
No, la legge attuale richiede espressamente che il ricorso per cassazione sia sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione.

L’autenticazione della firma dell’imputato da parte di un avvocato può sanare l’irregolarità del ricorso personale?
No, la Corte ha chiarito che l’autenticazione della firma attesta solo l’identità del firmatario ma non sostituisce il requisito essenziale della sottoscrizione dell’atto da parte di un legale abilitato. L’atto deve provenire dal difensore, non dalla parte.

Quali sono le conseguenze di un ricorso per cassazione dichiarato inammissibile per questo motivo?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata determinata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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