Ricorso per Cassazione Personale: Perché è Sempre Inammissibile
Il ricorso per cassazione personale, ovvero presentato direttamente dall’imputato o dal condannato senza l’assistenza di un avvocato abilitato, rappresenta un errore procedurale grave con conseguenze inevitabili. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce con fermezza un principio fondamentale del nostro sistema processuale: l’accesso al giudizio di legittimità richiede obbligatoriamente la rappresentanza tecnica di un difensore iscritto all’albo speciale. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere le ragioni e le implicazioni di tale regola.
Il Contesto del Caso Giudiziario
La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un soggetto condannato avverso un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano. Invece di affidarsi a un legale, il condannato ha deciso di redigere e depositare personalmente l’atto di impugnazione presso la Corte di Cassazione. Questo atto, seppur mosso da una volontà di far valere le proprie ragioni, si è scontrato con una barriera formale insormontabile prevista dal codice di procedura penale.
La Decisione della Cassazione: Inammissibilità del Ricorso Personale
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, senza nemmeno entrare nel merito delle questioni sollevate, ha dichiarato il ricorso inammissibile de plano, cioè con una procedura semplificata e senza udienza. La decisione non lascia spazio a interpretazioni: la facoltà dell’imputato o del condannato di proporre personalmente un ricorso è tassativamente esclusa per il giudizio di cassazione. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato non solo al pagamento delle spese del procedimento, ma anche a versare una somma di tremila euro alla cassa delle ammende, poiché, secondo la Corte, non era possibile escludere una sua colpa nella presentazione di un atto formalmente viziato.
Le Motivazioni Giuridiche della Decisione
La Corte ha fondato la sua pronuncia su un solido impianto normativo e giurisprudenziale. Il fulcro della decisione risiede nel combinato disposto degli articoli 571 e 613 del codice di procedura penale. Queste norme stabiliscono in modo inequivocabile che il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori.
La ratio di questa previsione è chiara: il giudizio in Cassazione non è una terza valutazione dei fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione delle leggi e sulla legittimità delle procedure seguite nei gradi precedenti. Questo tipo di analisi richiede una competenza tecnica e una specializzazione che solo un avvocato cassazionista può garantire. A conferma di questo principio, i giudici hanno richiamato una fondamentale sentenza delle Sezioni Unite (n. 8914/2017), che ha consolidato l’orientamento secondo cui la difesa tecnica specializzata è un requisito imprescindibile per adire la Suprema Corte, escludendo qualsiasi possibilità di ‘fai da te’ processuale in questa sede.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza serve come un importante monito. Chiunque intenda contestare una sentenza o un’ordinanza davanti alla Corte di Cassazione deve necessariamente rivolgersi a un avvocato iscritto all’albo speciale. Tentare un ricorso per cassazione personale non solo è un’azione destinata al fallimento, ma comporta anche significative conseguenze economiche. La declaratoria di inammissibilità è automatica e la condanna alle spese e al versamento di una somma alla cassa delle ammende è una conseguenza quasi certa. Pertanto, la scelta di un difensore qualificato non è solo un’opportunità, ma un requisito legale indispensabile per poter accedere all’ultimo grado della giustizia penale.
Un imputato o un condannato può presentare personalmente un ricorso alla Corte di Cassazione?
No, la Corte ha stabilito che è esclusa questa facoltà. Il ricorso deve essere obbligatoriamente sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione.
Cosa succede se si presenta comunque un ricorso per cassazione personale?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile “de plano”, cioè senza discussione nel merito. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della cassa delle ammende.
Perché è necessario un avvocato specializzato per il ricorso in Cassazione?
La legge (artt. 571 e 613 cod. proc. pen.) lo prevede per garantire la tecnicità e la specificità dell’atto, dato che la Corte di Cassazione non riesamina i fatti, ma valuta solo la corretta applicazione del diritto, ovvero le questioni di legittimità.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 1348 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1348 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 24/10/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato il 19/06/1974
avverso l’ordinanza del 04/06/2024 del TRIB. SORVEGLIANZA di MILANO
dato av so alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
RILEVATO
che il ricorso per cassazione, avverso l’ordinanza indicata in epigrafe, è stato propost personalmente dal condannato, NOMECOGNOME
CONSIDERATO
che, secondo quanto previsto dagli artt. 571 e 613 cod. proc. pen., è esclusa la facoltà dell’imputato – e quindi anche del condannato – di proporre personalmente ricorso per cassazione avverso qualsiasi tipo di provvedimento, prevedendosi che esso debba essere in ogni caso sottoscritto, a pena d’inammissibilità, da difensori iscritti nell’albo speciale Corte di cassazione (Sez. U, n. 8914 del 21/12/2017, dep. 23/2/2018, Aiello, Rv. 272010);
RITENUTO
pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, de plano, a norma dell’art. 610, comma 5-bis, cod. proc. pen., con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma determinata in euro tremila da corrispondere in favore della cassa delle ammende, non potendosi escludere profili di colpa;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.
Così deciso il 24 ottobre 2024
Il Consigliere estensore
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Il President