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Ricorso per cassazione personale: inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione personale presentato da un imputato. La decisione si basa sulla normativa vigente (art. 613 c.p.p.), che riserva la sottoscrizione di tali atti ai soli difensori iscritti all’albo speciale. La Corte ribadisce la legittimità costituzionale di tale requisito, data l’alta specializzazione tecnica richiesta per il giudizio di legittimità. L’imputato è stato quindi condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Personale: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per cassazione personale, ovvero presentato direttamente dall’imputato, è inammissibile. La normativa richiede infatti l’assistenza tecnica di un avvocato abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori. Analizziamo questa decisione per comprendere le ragioni giuridiche e le conseguenze pratiche per chi intende impugnare una sentenza di condanna.

La Vicenda Processuale

Il caso ha origine da una condanna emessa dal Tribunale di Foggia per i reati di estorsione consumata e tentata. L’imputato era stato condannato in primo grado a una pena di 7 anni di reclusione e 1.400 euro di multa.

Successivamente, la Corte d’appello di Bari aveva parzialmente riformato la sentenza. Pur confermando la responsabilità penale, i giudici di secondo grado avevano concesso un’attenuante, ritenendola prevalente sulla recidiva contestata, e avevano ridotto la pena a 5 anni di reclusione e 1.000 euro di multa.

Contro questa decisione, l’imputato decideva di presentare personalmente ricorso alla Corte di Cassazione, lamentando un difetto di motivazione.

La Decisione della Cassazione e le Sue Motivazioni sul ricorso per cassazione personale

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile senza entrare nel merito delle doglianze. La ragione è puramente procedurale e si fonda su una norma precisa: l’articolo 613 del codice di procedura penale.

Questa disposizione, modificata dalla legge n. 103 del 2017, stabilisce chiaramente che il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale. L’imputato non ha più la facoltà di presentare personalmente questo tipo di impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha richiamato un’importante sentenza delle Sezioni Unite (n. 8914 del 2017), che aveva già affrontato e respinto i dubbi di legittimità costituzionale su questa norma. Le Sezioni Unite avevano chiarito che la previsione rientra nella discrezionalità del legislatore e non viola né il diritto di difesa (art. 24 e 111 Cost.) né le garanzie del giusto processo previste dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (art. 6 CEDU).

La motivazione principale risiede nell’elevato tecnicismo del giudizio di cassazione. Questo tipo di giudizio non riesamina i fatti, ma valuta esclusivamente la corretta applicazione della legge (vizi di legittimità). Pertanto, richiede una qualificazione professionale specifica che solo un avvocato cassazionista può garantire. L’esclusione della difesa personale è considerata ragionevole per assicurare che il diritto di difesa sia esercitato nel modo più efficace possibile. Inoltre, il sistema giuridico italiano bilancia questa limitazione con l’istituto del patrocinio a spese dello Stato, che permette anche ai non abbienti di avvalersi di un difensore qualificato.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame conferma un punto fermo del nostro ordinamento: per accedere al terzo grado di giudizio penale, è indispensabile l’intermediazione di un professionista legale specializzato. Chiunque intenda presentare un ricorso per cassazione deve necessariamente rivolgersi a un avvocato iscritto all’albo speciale dei patrocinanti in Cassazione. Agire diversamente, come dimostra questo caso, porta a una declaratoria di inammissibilità, con la conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle Ammende.

Un imputato può presentare personalmente ricorso per cassazione?
No. L’art. 613 del codice di procedura penale stabilisce che il ricorso deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale dei patrocinanti davanti alla Corte di Cassazione.

Perché è necessario un avvocato specializzato per il ricorso in Cassazione?
Perché il giudizio di cassazione è altamente tecnico e si concentra solo su questioni di diritto (vizi di legittimità), non sui fatti. La legge richiede un’elevata qualificazione professionale per assicurare che il diritto di difesa sia esercitato efficacemente, rendendo ragionevole l’esclusione della difesa personale.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
Comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle Ammende, che nel caso di specie è stata fissata in 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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