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Ricorso per cassazione: l’obbligo del difensore

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per cassazione presentato personalmente da un’imputata avverso un’ordinanza in materia di ricusazione. La decisione ribadisce che, a seguito delle riforme, ogni ricorso in sede penale deve essere sottoscritto da un avvocato iscritto all’albo speciale, pena l’inammissibilità e la condanna al pagamento di spese e sanzioni.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per cassazione: perché è necessario un avvocato specializzato?

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per cassazione non può essere presentato personalmente dall’imputato, ma deve essere obbligatoriamente sottoscritto da un difensore abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori. Questa regola, rafforzata dalla riforma del 2017, si applica a tutte le tipologie di ricorso, anche a quelli che riguardano questioni procedurali come la ricusazione di un giudice. Analizziamo insieme la vicenda e le sue importanti implicazioni.

I Fatti del Caso

Una persona imputata in un procedimento penale presso il Tribunale di Livorno aveva presentato un’istanza per ricusare il giudice incaricato del suo caso, ovvero chiederne la sostituzione per presunta mancanza di imparzialità. La Corte di appello di Firenze aveva dichiarato inammissibile tale istanza.
Contro questa decisione, l’imputata ha deciso di agire autonomamente, presentando personalmente un ricorso alla Corte di Cassazione. Proprio questa scelta, tuttavia, si è rivelata proceduralmente errata e ha determinato l’esito del giudizio di legittimità.

La Decisione sul ricorso per cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della questione originaria (la presunta parzialità del giudice di Livorno), ma si è fermata a un controllo preliminare sulla forma dell’atto. Secondo i giudici, il ricorso non rispettava un requisito essenziale previsto dalla legge: la sottoscrizione da parte di un avvocato cassazionista.

Di conseguenza, l’imputata è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha basato la sua decisione sull’interpretazione dell’articolo 613 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge n. 103 del 2017. I giudici hanno richiamato un’importante pronuncia delle Sezioni Unite (la n. 8914 del 2018), che ha stabilito in modo chiaro e definitivo che le nuove regole si applicano a qualsiasi ipotesi di ricorso per cassazione in materia penale.

Questa regola generale non riguarda solo le impugnazioni contro le sentenze di merito, ma si estende a tutti i provvedimenti, inclusi quelli di natura cautelare, esecutiva o, come nel caso di specie, relativi a incidenti procedurali come la ricusazione. L’unica eccezione riguarda i rari casi in cui la Cassazione agisce con una competenza non derivante da un ricorso (ad esempio, nelle procedure di rimessione del processo), circostanza che non si applicava a questa fattispecie.

L’obbligo del patrocinio qualificato è posto a garanzia della qualità tecnica degli atti presentati alla Suprema Corte, che ha il compito di assicurare l’uniforme interpretazione della legge e non di riesaminare i fatti. Pertanto, la firma personale dell’imputato, anche se parte del processo, non è sufficiente a introdurre validamente un giudizio di legittimità.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un monito chiaro: nel processo penale, le regole procedurali sono inderogabili e la loro violazione comporta conseguenze severe. Chi intende presentare un ricorso per cassazione deve necessariamente affidarsi a un difensore iscritto nell’apposito albo speciale. Tentare la via del ‘fai-da-te’ legale non solo è inefficace, ma porta a una declaratoria di inammissibilità e a sanzioni economiche. La difesa tecnica qualificata non è una mera formalità, ma un requisito essenziale per accedere al più alto grado della giustizia penale.

Un imputato può presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che, in base all’art. 613 del codice di procedura penale, qualsiasi tipo di ricorso in sede penale deve essere sottoscritto da un difensore iscritto all’albo speciale per il patrocinio presso le giurisdizioni superiori.

Cosa succede se un ricorso viene presentato senza la firma di un avvocato cassazionista?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Questo significa che la Corte non esamina il contenuto e le ragioni del ricorso, ma lo respinge per un vizio di forma insanabile.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro a titolo di sanzione in favore della Cassa delle ammende. Nel caso esaminato, la sanzione è stata di quattromila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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