Ricorso per cassazione: perché è necessario un avvocato specializzato?
Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per cassazione non può essere presentato personalmente dall’imputato, ma deve essere obbligatoriamente sottoscritto da un difensore abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori. Questa regola, rafforzata dalla riforma del 2017, si applica a tutte le tipologie di ricorso, anche a quelli che riguardano questioni procedurali come la ricusazione di un giudice. Analizziamo insieme la vicenda e le sue importanti implicazioni.
I Fatti del Caso
Una persona imputata in un procedimento penale presso il Tribunale di Livorno aveva presentato un’istanza per ricusare il giudice incaricato del suo caso, ovvero chiederne la sostituzione per presunta mancanza di imparzialità. La Corte di appello di Firenze aveva dichiarato inammissibile tale istanza.
Contro questa decisione, l’imputata ha deciso di agire autonomamente, presentando personalmente un ricorso alla Corte di Cassazione. Proprio questa scelta, tuttavia, si è rivelata proceduralmente errata e ha determinato l’esito del giudizio di legittimità.
La Decisione sul ricorso per cassazione
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della questione originaria (la presunta parzialità del giudice di Livorno), ma si è fermata a un controllo preliminare sulla forma dell’atto. Secondo i giudici, il ricorso non rispettava un requisito essenziale previsto dalla legge: la sottoscrizione da parte di un avvocato cassazionista.
Di conseguenza, l’imputata è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende.
Le Motivazioni della Decisione
La Corte ha basato la sua decisione sull’interpretazione dell’articolo 613 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge n. 103 del 2017. I giudici hanno richiamato un’importante pronuncia delle Sezioni Unite (la n. 8914 del 2018), che ha stabilito in modo chiaro e definitivo che le nuove regole si applicano a qualsiasi ipotesi di ricorso per cassazione in materia penale.
Questa regola generale non riguarda solo le impugnazioni contro le sentenze di merito, ma si estende a tutti i provvedimenti, inclusi quelli di natura cautelare, esecutiva o, come nel caso di specie, relativi a incidenti procedurali come la ricusazione. L’unica eccezione riguarda i rari casi in cui la Cassazione agisce con una competenza non derivante da un ricorso (ad esempio, nelle procedure di rimessione del processo), circostanza che non si applicava a questa fattispecie.
L’obbligo del patrocinio qualificato è posto a garanzia della qualità tecnica degli atti presentati alla Suprema Corte, che ha il compito di assicurare l’uniforme interpretazione della legge e non di riesaminare i fatti. Pertanto, la firma personale dell’imputato, anche se parte del processo, non è sufficiente a introdurre validamente un giudizio di legittimità.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza offre un monito chiaro: nel processo penale, le regole procedurali sono inderogabili e la loro violazione comporta conseguenze severe. Chi intende presentare un ricorso per cassazione deve necessariamente affidarsi a un difensore iscritto nell’apposito albo speciale. Tentare la via del ‘fai-da-te’ legale non solo è inefficace, ma porta a una declaratoria di inammissibilità e a sanzioni economiche. La difesa tecnica qualificata non è una mera formalità, ma un requisito essenziale per accedere al più alto grado della giustizia penale.
Un imputato può presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che, in base all’art. 613 del codice di procedura penale, qualsiasi tipo di ricorso in sede penale deve essere sottoscritto da un difensore iscritto all’albo speciale per il patrocinio presso le giurisdizioni superiori.
Cosa succede se un ricorso viene presentato senza la firma di un avvocato cassazionista?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Questo significa che la Corte non esamina il contenuto e le ragioni del ricorso, ma lo respinge per un vizio di forma insanabile.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro a titolo di sanzione in favore della Cassa delle ammende. Nel caso esaminato, la sanzione è stata di quattromila euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 5 Num. 12298 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 5 Num. 12298 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 05/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Grandi NOME nata a Cecina il 03/07/1975
avverso l’ordinanza del 09/01/2024 della Corte di appello di Firenze sentita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
OSSERVA
Rilevato che l’imputata NOME COGNOME propone personalmente ricorso avverso l’ordinanza della Corte di appello di Firenze che ha dichiarato inammissibile l’istanza di ricusazione del giudice del Tribunale di Livorno, incaricato di celebrare un procedimento penale a carico dell’istante;
Rilevato che, secondo l’insegnamento delle Sezioni Unite, l’art. 613 cod. proc. pen., come novellato dalla legge n. 103 del 2017, fissa le regole generali idonee a disciplinare qualsivoglia ipotesi di ricorso per cassazione ed applicabili, in quanto tali, non solo alle impugnazioni avverso le sentenze di merito, ma anche a tutte le diverse ed eterogenee previsioni speciali che, in relazione a specifici modelli procedimentali (siano essi di natura cautelare, esecutiva, estradiz’onale o di
prevenzione), consentono di proporre ricorso per cassazione avverso i relativi provvedimenti (cfr. paragrafo 7 del considerato in diritto Sez. U, n. 8914 del 21/12/2017, dep. 2018, COGNOME);
Considerato che il ricorso in esame, afferente alla materia della ricusazione, soggiace alla predetta regola generale – cui si sottraggono soltanto quei casi (ad es., il procedimento incidentale originato da una richiesta di rimessione avanzata dall’imputato ai sensi dell’art. 45 cod. proc. pen.) in cui la Corte di cassazione sia investita di una particolare competenza non demandatale per effetto di un ricorso, cfr. Sez. U Aiello cit. paragrafo 8.4 – e che, pertanto, è inammissibile ai sensi degli artt. 571, comma 1, e 613, comma 1, cod. proc. pen., in quanto sottoscritto personalmente dall’imputato e non da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di cassazione;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, che tale causa di inammissibilità va dichiarata senza formalità di procedura, ai sensi dell’art. 610 comma 5-bis cod. proc. pen. e che ne consegue la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro quattromila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro quattromila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso 05/03/2025