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Ricorso per cassazione: l’avvocato è obbligatorio

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione presentato personalmente dall’imputata. La decisione si fonda sulla violazione dell’art. 613 c.p.p., che impone la necessaria rappresentanza di un difensore abilitato, a garanzia dell’elevato tecnicismo richiesto nel giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione: Perché la Difesa di un Avvocato Abilitato è Indispensabile?

Il ricorso per cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento e, per la sua natura altamente tecnica, è soggetto a regole procedurali molto rigide. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ribadisce un principio fondamentale: l’imputato non può presentare personalmente l’impugnazione, ma deve necessariamente avvalersi di un difensore abilitato. Analizziamo la vicenda e le importanti implicazioni di questa decisione.

I Fatti del Caso

Una persona, condannata per il reato di truffa (art. 640 c.p.) sia in primo grado dal Tribunale di Frosinone sia in secondo grado dalla Corte di Appello di Roma, decideva di impugnare la sentenza di condanna presentando personalmente un ricorso per cassazione.

L’Obbligo di Rappresentanza Tecnica nel Ricorso per Cassazione

Il cuore della questione risiede nell’articolo 613 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge n. 103 del 2017. Questa norma stabilisce in modo inderogabile che il ricorso davanti alla Suprema Corte debba essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale, comunemente detto ‘cassazionista’.
La ratio di questa previsione, come chiarito dalle Sezioni Unite della Cassazione (sentenza n. 8914/2018), è quella di garantire un elevato livello di professionalità e tecnicismo. Il giudizio di legittimità non è una terza valutazione dei fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione del diritto. Pertanto, l’atto di impugnazione deve essere redatto con una competenza specifica, che solo un avvocato specializzato può assicurare. L’obiettivo è anche quello di scoraggiare la prassi di ricorsi non qualificati che potrebbero eludere le stringenti regole processuali.

Le Motivazioni della Corte

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. I giudici hanno sottolineato che la proposizione personale dell’impugnazione costituisce una violazione palese e insanabile della disciplina dettata dall’art. 613 c.p.p. La Corte ha ribadito che l’attuale quadro normativo persegue l’esigenza di assicurare un’alta professionalità nella redazione degli atti destinati al giudizio di legittimità. Questo rigore formale è giustificato dall’importanza e dal tecnicismo del procedimento in Cassazione. Di conseguenza, l’inosservanza di tale obbligo procedurale comporta inevitabilmente l’inammissibilità del ricorso, senza alcuna possibilità di esaminarne il merito.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Decisione

La decisione della Suprema Corte conferma un principio non derogabile: per accedere al giudizio di legittimità è indispensabile l’assistenza di un difensore abilitato. L’inammissibilità del ricorso ha comportato due conseguenze negative per la ricorrente. In primo luogo, la condanna è diventata definitiva. In secondo luogo, in applicazione dell’art. 616 c.p.p., è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a titolo di sanzione per aver adito la Corte con un ricorso viziato da colpa. Questa pronuncia serve da monito sull’importanza di rispettare le regole procedurali, la cui violazione può precludere la tutela dei propri diritti e comportare ulteriori oneri economici.

È possibile presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No, la legge processuale penale lo vieta espressamente. Il ricorso deve essere sottoscritto da un difensore iscritto all’albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, altrimenti è dichiarato inammissibile.

Qual è la norma che impone l’assistenza di un avvocato per il ricorso per cassazione?
È l’articolo 613 del codice di procedura penale, come modificato dalla legge n. 103 del 2017. Questa disposizione è considerata inderogabile.

Cosa succede se un ricorso per cassazione viene dichiarato inammissibile per questo motivo?
La persona che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per la proposizione di un ricorso inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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