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Ricorso per cassazione inammissibile: la firma

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso per cassazione inammissibile perché sottoscritto personalmente dall’imputato e non da un difensore abilitato, come impone la legge. Inoltre, mancavano i motivi di ricorso. Tale declaratoria ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una cospicua somma alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Inammissibile: Guida ai Requisiti Essenziali

Presentare un ricorso in Corte di Cassazione è un passo delicato che richiede il rispetto di rigide regole procedurali. Un errore formale può portare a una dichiarazione di ricorso per cassazione inammissibile, con conseguenze economiche significative. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre l’occasione per ribadire due requisiti fondamentali: la sottoscrizione da parte di un avvocato cassazionista e la necessaria articolazione dei motivi di ricorso. Analizziamo insieme la vicenda e le conclusioni dei giudici.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da una condanna per il reato di cui all’art. 495 del codice penale (false attestazioni a un pubblico ufficiale). La Corte d’Appello di Torino aveva parzialmente riformato la sentenza di primo grado, rideterminando la pena. L’imputato, non soddisfatto della decisione, decideva di presentare ricorso per cassazione. Tuttavia, l’atto veniva redatto e firmato personalmente dall’imputato, sebbene con l’autenticazione della firma da parte di un difensore. Inoltre, l’atto conteneva una mera riserva di presentare i motivi, che però non venivano mai depositati.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso manifestamente inammissibile. Di conseguenza, ha condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende. La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri procedurali insormontabili, evidenziando come l’atto presentato fosse del tutto inidoneo a introdurre il giudizio di legittimità.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso per Cassazione è Stato Dichiarato Inammissibile?

La Suprema Corte ha articolato le sue motivazioni su due distinti profili di irregolarità, entrambi fatali per l’ammissibilità del ricorso.

La Sottoscrizione dell’Avvocato Cassazionista: Un Requisito Non Derogabile

Il primo, e forse più importante, motivo di inammissibilità riguarda la paternità dell’atto. L’articolo 613 del codice di procedura penale, a seguito delle modifiche introdotte nel 2017, stabilisce chiaramente che il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’apposito albo speciale. La Corte ha specificato che la sottoscrizione personale della parte è irrilevante. Nemmeno l’autenticazione della firma da parte di un legale o la sottoscrizione del difensore “per accettazione” del mandato possono sanare questo vizio, poiché tali formalità non attribuiscono al difensore la titolarità e la responsabilità giuridica dell’atto di impugnazione.

L’Assenza dei Motivi di Ricorso: Un Atto Privo di Contenuto

Il secondo motivo, altrettanto grave, è la totale assenza di motivi di censura. L’articolo 581 del codice di procedura penale impone che l’atto di impugnazione contenga l’enunciazione specifica dei motivi, con l’indicazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che li sorreggono. Un ricorso che si limita a una generica riserva di motivi, senza poi depositarli, è un atto vuoto, privo della sua funzione essenziale, che è quella di delimitare l’oggetto del giudizio di legittimità. La mancanza di specifici motivi rende l’atto inidoneo a introdurre un nuovo grado di giudizio, rendendolo di fatto inammissibile.

Le Conclusioni

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio eccezionale che richiede la massima perizia tecnica e il rispetto scrupoloso delle forme. L’assistenza di un avvocato cassazionista non è una mera formalità, ma una garanzia di professionalità indispensabile per articolare censure giuridicamente pertinenti. Un ricorso per cassazione inammissibile non solo impedisce l’esame nel merito della questione, rendendo definitiva la condanna, ma espone il ricorrente a sanzioni pecuniarie severe, come la condanna alla Cassa delle ammende, giustificata quando, come in questo caso, non emergono elementi per ritenere che l’impugnazione sia stata proposta senza colpa.

Chi può firmare un ricorso per cassazione in materia penale?
Esclusivamente un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione. La sottoscrizione personale della parte, anche se autenticata da un legale, rende il ricorso inammissibile.

Cosa succede se un ricorso viene presentato con riserva dei motivi, ma questi non vengono mai depositati?
Il ricorso è inammissibile. La legge richiede che i motivi di impugnazione siano specificamente enunciati nell’atto, e la loro totale assenza lo rende un atto inidoneo a introdurre il giudizio.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso per cassazione inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, in assenza di prove che dimostrino una mancanza di colpa, anche al pagamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in quattromila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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