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Ricorso per cassazione generico: inammissibilità

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso avverso una condanna per lesioni personali. Il motivo del ricorso, relativo all’inutilizzabilità di prove fotografiche, è stato ritenuto generico. La Corte ha ribadito che chi contesta una prova deve dimostrarne la decisività ai fini della sentenza, altrimenti il ricorso è inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese e a una sanzione pecuniaria per aver presentato un ricorso per cassazione generico.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per Cassazione Generico: La Corte Spiega l’Inammissibilità

Quando si presenta un ricorso alla Corte di Cassazione, non è sufficiente lamentare una presunta ingiustizia. È necessario formulare motivi specifici, dettagliati e pertinenti. Un ricorso per cassazione generico, ovvero privo di questi requisiti, è destinato a essere dichiarato inammissibile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 12401/2024, offre un chiaro esempio di questo principio, delineando gli oneri che gravano sulla parte che impugna una sentenza.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da una condanna per il delitto di lesioni personali, confermata dal Tribunale in secondo grado. La persona condannata decideva di proporre ricorso per cassazione, affidando la propria difesa a un unico motivo: l’asserita violazione di legge per l’omessa valutazione, da parte del giudice d’appello, di una doglianza relativa all’inutilizzabilità di alcune fotografie prodotte dalla parte civile. Secondo la difesa, tali prove non avrebbero dovuto essere ammesse nel processo.

Il Ricorso per Cassazione Generico e la Valutazione della Corte

La Corte di Cassazione ha esaminato il motivo di ricorso e lo ha immediatamente qualificato come generico. Il problema non risiedeva nell’oggetto della doglianza (l’inutilizzabilità delle foto), ma nel modo in cui è stata presentata.

I giudici hanno sottolineato un principio fondamentale del processo penale: quando una parte eccepisce l’inutilizzabilità di un atto processuale, ha l’onere di andare oltre la semplice affermazione. È suo dovere, infatti, chiarire l’incidenza concreta di quell’atto sul “complessivo compendio indiziario”. In altre parole, deve spiegare in che modo l’esclusione di quella prova specifica avrebbe potuto cambiare l’esito del giudizio, dimostrandone la “decisività”.

Nel caso di specie, il ricorrente si era limitato a lamentare l’inutilizzabilità delle foto senza argomentare perché, senza di esse, la sua condanna non sarebbe stata confermata. Questa omissione ha reso il motivo di ricorso vago e astratto, incapace di mettere in discussione la logica della sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte ha richiamato la propria giurisprudenza consolidata (in particolare la sentenza n. 1219 del 2019), ribadendo che l’onere di specificità è cruciale per evitare che il ricorso si trasformi in una richiesta di riesame del merito, preclusa in sede di legittimità. Il ricorso è stato quindi dichiarato inammissibile perché non affrontava il nucleo della decisione del giudice di secondo grado, ma si limitava a riproporre una questione senza dimostrarne l’effettiva rilevanza.

La Suprema Corte ha affermato che la mancanza di questa argomentazione specifica rende il motivo del tutto generico e, di conseguenza, il ricorso non può essere accolto. La decisione evidenzia come il processo di cassazione non sia una terza istanza di giudizio sui fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge.

Le Conclusioni: Le Conseguenze dell’Inammissibilità

La declaratoria di inammissibilità ha comportato conseguenze economiche significative per il ricorrente. Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, è stato condannato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La Corte ha motivato questa sanzione aggiuntiva ravvisando “profili di colpa” nella proposizione dell’impugnazione. L’evidente genericità del motivo, infatti, rendeva l’esito del ricorso prevedibile. Questo principio, avallato anche dalla Corte Costituzionale (sent. n. 186/2000), serve a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a scoraggiare ricorsi palesemente infondati, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Perché un ricorso per cassazione può essere dichiarato inammissibile per genericità?
Un ricorso è dichiarato inammissibile per genericità quando i motivi presentati sono vaghi, astratti e non si confrontano specificamente con le ragioni della decisione impugnata, mancando di spiegare in modo chiaro e preciso dove il giudice precedente avrebbe sbagliato.

Qual è l’onere della parte che contesta l’utilizzabilità di una prova?
La parte che eccepisce l’inutilizzabilità di una prova ha l’onere di dimostrare l’impatto decisivo di tale prova sul complesso delle prove già valutate. Deve, cioè, spiegare come l’esclusione di quella specifica prova avrebbe potuto portare a una decisione diversa.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Inoltre, se si ravvisano profili di colpa dovuti all’evidente infondatezza del ricorso, il ricorrente viene condannato anche al pagamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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