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Ricorso per cassazione avvocato: quando è obbligatorio

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso presentato personalmente da due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si fonda sull’articolo 613 del codice di procedura penale, che impone, a pena di inammissibilità, la sottoscrizione dell’atto da parte di un difensore abilitato. Questo conferma che il ricorso per cassazione avvocato è un requisito non derogabile, data la complessità tecnica del giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso per cassazione avvocato: una formalità non negoziabile

Il percorso per far valere le proprie ragioni in tribunale è scandito da regole precise, la cui violazione può avere conseguenze definitive. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: per presentare un ricorso per cassazione, l’avvocato non è una scelta, ma un obbligo. L’assistenza di un difensore iscritto all’apposito albo speciale è un requisito di ammissibilità che non ammette deroghe, come hanno scoperto a proprie spese due imputati che hanno tentato la via del ‘fai-da-te’.

I fatti del caso

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da due persone avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari. Ritenendo di aver subito un’ingiustizia, i due imputati hanno deciso di impugnare la decisione direttamente davanti alla Corte di Cassazione. Tuttavia, hanno commesso un errore procedurale decisivo: hanno redatto e proposto il ricorso personalmente, senza affidarsi a un legale.

L’inammissibilità del ricorso per cassazione senza avvocato

La Corte di Cassazione, una volta ricevuto il ricorso, ha immediatamente rilevato questo vizio di forma. Il caso è stato trattato con una procedura semplificata, senza nemmeno la necessità di un’udienza formale, data l’evidenza della violazione. La Corte ha dichiarato i ricorsi inammissibili, ponendo fine al tentativo dei ricorrenti di ottenere una revisione della loro condanna. Oltre al rigetto, i due sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle Ammende.

Le Motivazioni della Decisione

La decisione della Suprema Corte si fonda su una norma chiara: l’articolo 613 del codice di procedura penale. A seguito della riforma del 2017 (legge n. 103), questa disposizione stabilisce in modo inequivocabile che l’atto di ricorso, le memorie e i motivi nuovi devono essere sottoscritti, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione.

La Corte ha richiamato un’importante sentenza delle Sezioni Unite (n. 8914/2017) per rafforzare il proprio ragionamento. La ratio della norma non è un mero formalismo, ma risiede nella natura stessa del giudizio di legittimità. Il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si ridiscutono i fatti, ma un controllo sulla corretta applicazione del diritto. Questo richiede una competenza tecnica elevatissima e una specifica preparazione che solo un avvocato cassazionista può garantire. Consentire alla parte di agire personalmente minerebbe la funzionalità della Corte, sommergendola di ricorsi potenzialmente infondati o mal formulati, e non tutelerebbe adeguatamente gli interessi dello stesso imputato.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame è un monito per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione in materia penale. La regola del ricorso per cassazione con avvocato è assoluta. Qualsiasi tentativo di aggirarla presentando un atto personalmente è destinato a fallire, con l’ulteriore aggravio di una condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria. Questa decisione conferma la volontà del legislatore e della giurisprudenza di preservare l’alta funzione del giudizio di legittimità, assicurando che l’accesso alla Suprema Corte sia mediato da professionisti qualificati, capaci di tradurre le doglianze del cliente in motivi di diritto pertinenti e tecnicamente corretti.

È possibile presentare un ricorso per cassazione in materia penale senza un avvocato?
No, l’ordinanza chiarisce che il ricorso deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell’albo speciale della Corte di Cassazione, come previsto dall’art. 613 del codice di procedura penale.

Qual è la conseguenza se un imputato presenta personalmente il ricorso per cassazione?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle Ammende.

Perché è necessario un avvocato specializzato per il ricorso in Cassazione?
La Corte di Cassazione ha spiegato che il giudizio di legittimità ha una natura peculiare e un elevato livello di complessità tecnica. Pertanto, è indispensabile l’assistenza di un difensore con una qualificazione specifica per garantire la corretta impostazione del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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