LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso penale generico: quando è inammissibile?

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato inammissibile un ricorso contro una sentenza di condanna della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla natura del ricorso penale generico, che mancava dei requisiti di specificità richiesti dall’art. 581 del codice di procedura penale. L’imputato, nel contestare la motivazione della sentenza, ha formulato doglianze vaghe, impedendo alla Corte di esercitare il proprio sindacato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 13 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Penale Generico: la Cassazione ribadisce l’Inammissibilità

Presentare un ricorso in Cassazione è un passo cruciale nel sistema giudiziario, ma deve rispettare regole precise per essere esaminato. Un ricorso penale generico, privo di argomentazioni specifiche e dettagliate, è destinato a essere dichiarato inammissibile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un’impugnazione formulata in maniera vaga, sottolineando l’importanza del rigore formale e sostanziale richiesto dalla legge.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Roma. L’unico motivo di impugnazione sollevato dal ricorrente riguardava la presunta scorrettezza della motivazione che aveva portato alla sua dichiarazione di responsabilità. In sostanza, la difesa contestava il ragionamento seguito dai giudici di secondo grado, ma senza articolare in modo specifico le ragioni giuridiche a sostegno della propria tesi.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, investita della questione, ha concluso per l’inammissibilità del ricorso. I giudici hanno ritenuto che l’atto di impugnazione fosse completamente sprovvisto dei requisiti di specificità imposti, a pena di inammissibilità, dall’articolo 581 del codice di procedura penale. Di conseguenza, il ricorso non è stato esaminato nel merito e il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso Penale Generico è Inammissibile?

La Corte ha spiegato in modo netto le ragioni della sua decisione. Il principio fondamentale è che un ricorso per cassazione non può limitarsi a una critica generica e astratta della sentenza impugnata. È necessario, invece, che il ricorrente:

1. Enunci in modo puntuale le ragioni di diritto che giustificano l’impugnazione.
2. Fornisca precisi e congrui riferimenti ai passaggi della motivazione della sentenza che si intendono contestare.

Nel caso di specie, il ricorso si limitava a prospettare “deduzioni generiche”, senza offrire alla Corte gli strumenti necessari per individuare con chiarezza i vizi lamentati e per esercitare il proprio sindacato di legittimità. Un ricorso penale generico, in altre parole, non permette al giudice dell’impugnazione di comprendere quale sia l’errore di diritto commesso dal giudice precedente, rendendo di fatto impossibile una valutazione di merito.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche e Monito per i Ricorrenti

Questa ordinanza rappresenta un importante monito per chiunque intenda impugnare un provvedimento penale. La declaratoria di inammissibilità non è una mera formalità, ma una sanzione processuale con effetti concreti. Oltre a rendere definitiva la condanna, comporta l’addebito delle spese del procedimento e il pagamento di una sanzione pecuniaria. La decisione ribadisce che la specificità dei motivi di ricorso non è un cavillo burocratico, ma un requisito essenziale per garantire la funzionalità del sistema giudiziario e il corretto esercizio del diritto di difesa, che deve manifestarsi attraverso argomentazioni chiare, pertinenti e giuridicamente fondate.

Per quale motivo un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Secondo questa ordinanza, un ricorso è dichiarato inammissibile quando è privo dei requisiti di specificità previsti dall’art. 581 del codice di procedura penale, ovvero quando non indica in modo puntuale le ragioni di diritto e i riferimenti alla sentenza impugnata.

Cosa si intende per ricorso ‘generico’?
Un ricorso è considerato ‘generico’ quando presenta deduzioni vaghe e non circostanziate, che non consentono al giudice di individuare con precisione i rilievi mossi alla decisione precedente e di esercitare il proprio potere di controllo.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito la Corte con un atto non conforme alla legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati