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Ricorso patrocinio a spese dello Stato: inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per patrocinio a spese dello Stato a causa di un vizio procedurale. L’appello non era stato depositato presso la cancelleria del giudice che aveva emesso l’ordinanza, violando le norme del codice di procedura penale. La decisione sottolinea l’importanza del rispetto formale delle procedure, condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Patrocinio a Spese dello Stato: L’Importanza delle Regole Procedurali

L’accesso alla giustizia è un diritto fondamentale, e il patrocinio a spese dello Stato ne rappresenta uno strumento cardine. Tuttavia, per far valere i propri diritti è essenziale rispettare le regole procedurali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci ricorda come un errore formale nel presentare un ricorso per patrocinio a spese dello Stato possa avere conseguenze gravi, portando non solo al rigetto dell’istanza ma anche a sanzioni economiche. Questo caso evidenzia la necessità di una scrupolosa attenzione alle norme che disciplinano le impugnazioni.

I Fatti del Caso

Un cittadino si è visto negare dal Tribunale di Taranto la richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Ritenendo ingiusta tale decisione, ha deciso di presentare ricorso direttamente alla Corte di Cassazione per ottenerne l’annullamento.

L’Errore Procedurale nel Ricorso per Patrocinio a Spese dello Stato

Il cuore della questione non risiede nel merito della richiesta di gratuito patrocinio, ma in un vizio di forma nella presentazione del ricorso. La legge, in particolare gli articoli 582 e 583 del codice di procedura penale, stabilisce regole precise per l’impugnazione dei provvedimenti. Queste norme prevedono che l’atto di ricorso debba essere depositato presso la cancelleria del giudice che ha emesso la decisione impugnata. Nel caso di specie, il ricorrente non ha seguito questa procedura, compromettendo l’ammissibilità della sua istanza.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. I giudici hanno ribadito un principio consolidato: le regole procedurali del codice di procedura penale si applicano anche ai procedimenti relativi all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Non è sufficiente avere ragione nel merito, ma è indispensabile seguire il corretto iter legale.

La Corte ha sottolineato che il mancato deposito dell’atto presso la cancelleria del giudice a quo (cioè il giudice che ha emesso il provvedimento contestato) costituisce una violazione insanabile. A sostegno della propria decisione, la Cassazione ha richiamato numerosi precedenti giurisprudenziali conformi, dimostrando come questa interpretazione sia pacifica e consolidata nel tempo. L’errore procedurale ha quindi impedito alla Corte di esaminare le ragioni del ricorrente, bloccando il ricorso sul nascere.

Le Conclusioni e le Conseguenze Pratiche

La declaratoria di inammissibilità ha avuto conseguenze significative per il ricorrente. In base alla legge, all’inammissibilità del ricorso consegue la condanna al pagamento delle spese processuali. Inoltre, la Corte ha condannato il ricorrente a versare la somma di 3.000,00 euro alla Cassa delle ammende. Questa decisione, citando anche una sentenza della Corte Costituzionale (n. 186/2000), conferma che non vi erano ragioni per esonerare il ricorrente da tale pagamento. Il caso serve da monito: nel mondo del diritto, la forma è sostanza e ignorare le regole procedurali può costare molto caro, trasformando un tentativo di far valere un diritto in un’ulteriore spesa.

È possibile fare ricorso in Cassazione contro il rigetto di un’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato?
Sì, è possibile, ma il ricorso deve essere presentato nel rispetto delle regole formali stabilite dal codice di procedura penale.

Qual è la procedura corretta per depositare un ricorso per cassazione contro un’ordinanza in materia di patrocinio a spese dello Stato?
Secondo la decisione, il ricorso deve essere depositato presso la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento che si intende impugnare, in conformità con gli articoli 582 e 583 del codice di procedura penale.

Cosa succede se il ricorso per patrocinio a spese dello Stato viene dichiarato inammissibile?
In caso di inammissibilità, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata quantificata in 3.000,00 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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