Ricorso Inammissibile: Cosa Succede se si Rinuncia ai Motivi di Appello?
La presentazione di un ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma il suo esito non è mai scontato. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come una scelta processuale, come la rinuncia ai motivi, possa determinare un esito sfavorevole e rendere il ricorso inammissibile. Questo caso evidenzia le conseguenze legali ed economiche che derivano da tale decisione, offrendo importanti spunti di riflessione sulla strategia difensiva.
I Fatti del Caso
Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte di Appello di Catanzaro. I motivi di impugnazione sollevati dalla difesa erano specifici e tecnicamente rilevanti: contestavano il giudizio di responsabilità e l’inutilizzabilità delle conversazioni intercettate, due pilastri su cui spesso si fondano le strategie difensive nei processi penali. L’obiettivo era ottenere un annullamento della sentenza di condanna emessa in secondo grado.
La Decisione della Cassazione e il concetto di ricorso inammissibile
Nonostante le questioni sollevate, la Corte di Cassazione non è entrata nel merito della vicenda. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. La ragione di tale pronuncia non risiede in un’infondatezza dei motivi, ma in un atto processuale precedente: la difesa aveva rinunciato ai motivi di ricorso durante l’udienza dell’11 maggio 2023.
Questo atto di rinuncia ha svuotato di contenuto l’impugnazione stessa. In assenza di motivi da esaminare, la Corte non ha potuto fare altro che constatare la mancanza dei presupposti per un giudizio di merito, dichiarando di conseguenza il ricorso inammissibile.
Le Motivazioni della Decisione
La motivazione dell’ordinanza è estremamente sintetica ma giuridicamente ineccepibile. La Suprema Corte ha semplicemente preso atto della rinuncia formalizzata in una precedente udienza. Nel diritto processuale penale, la rinuncia all’impugnazione o ai suoi motivi è un atto dispositivo della parte che estingue il diritto di contestare la decisione.
Una volta che i motivi vengono meno, il ricorso perde la sua stessa ragion d’essere. La Corte, pertanto, applicando i principi generali del codice di procedura penale, ha emesso una pronuncia di inammissibilità. Questa decisione comporta automaticamente, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Inoltre, la legge prevede l’applicazione di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, quantificata nel caso di specie in tremila euro, per aver attivato inutilmente il complesso meccanismo giudiziario della Cassazione.
Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche della Inammissibilità
Le implicazioni di questa ordinanza sono chiare e severe. La rinuncia ai motivi di ricorso non è un atto privo di conseguenze. Al contrario, essa conduce direttamente a una declaratoria di inammissibilità che, a sua volta, comporta rilevanti oneri economici per l’imputato. La decisione sottolinea l’importanza di una ponderata strategia processuale: un’impugnazione deve essere coltivata con coerenza fino alla fine, poiché un ripensamento tardivo non solo rende vano il tentativo di ottenere una riforma della sentenza, ma genera anche costi significativi. Questo caso serve da monito sulla necessità di valutare attentamente ogni passo nel delicato percorso del processo penale.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il ricorrente aveva rinunciato ai motivi di impugnazione nel corso di una precedente udienza, precisamente quella dell’11 maggio 2023.
Quali erano i motivi originali del ricorso?
I motivi originali del ricorso riguardavano il giudizio di responsabilità e l’inutilizzabilità delle conversazioni intercettate utilizzate nel processo.
Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 10954 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 10954 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 24/11/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a VIBO VALENTIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 11/05/2023 della CORTE APPELLO di CATANZARO
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
R.G. n. 27086/2023
CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO
Visti gli atti e la sentenza impugnata, emessa ai sensi dell’art. 599 bis cod. proc. pen. Esaminato il motivo di ricorso, relativo al giudizio di responsabilità ed alla inutilizzabi conversazioni intercettate;
Ritenuto il motivo inammissibile perché rinunciato all’udienza dell’il maggio 2023;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna d ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore dell Cassa delle ammende;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 24 novembre 2023.