Ricorso Inammissibile: La Guida Completa ai Requisiti Essenziali
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per accedervi è necessario rispettare regole procedurali molto stringenti. Un ricorso inammissibile non solo vanifica gli sforzi difensivi, ma comporta anche conseguenze economiche significative. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare perché un’impugnazione deve essere specifica e argomentata per superare il vaglio di ammissibilità.
Il Caso in Esame: Un Appello Generico contro una Decisione del Tribunale di Sorveglianza
Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Genova. Il ricorrente ha impugnato la decisione dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione è stato giudicato privo dei requisiti minimi per poter essere esaminato nel merito, portando a una declaratoria di inammissibilità.
I Requisiti del Ricorso: Cosa Dice la Legge?
La legge, in particolare gli articoli 581 e 591 del Codice di procedura penale, stabilisce che un’impugnazione, per essere ammissibile, deve contenere motivi specifici. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso verso la decisione del giudice precedente. L’atto deve, invece, articolare una critica puntuale e ragionata.
La Necessaria Correlazione con il Provvedimento Impugnato
Il punto focale della decisione della Cassazione è il principio della “necessaria correlazione”. L’atto di impugnazione non può ignorare le motivazioni del provvedimento che si contesta. Deve, al contrario, confrontarsi direttamente con esse, esponendo in modo chiaro:
1. Le ragioni di diritto: quali norme si ritengono violate o applicate in modo errato.
2. Gli elementi di fatto: quali prove o circostanze non sono state considerate o sono state valutate in modo illogico.
La funzione dell’impugnazione è proprio quella di una critica argomentata che metta in luce gli errori del provvedimento precedente. Un ricorso che si limita a riproporre le stesse argomentazioni già respinte, senza confutare la logica del giudice, è destinato a essere dichiarato inammissibile.
Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile
Quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile, le conseguenze per il ricorrente non sono solo la conferma della decisione impugnata. La legge prevede anche sanzioni di natura economica. Nello specifico, il ricorrente viene condannato a:
– Pagare le spese del procedimento.
– Versare una somma di denaro alla Cassa delle ammende. In questo caso, la Corte ha determinato la somma in via equitativa in tremila euro.
Questa sanzione ha lo scopo di disincentivare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o redatti senza il necessario rigore tecnico, che sovraccaricano il sistema giudiziario.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
Nella sua ordinanza, la Suprema Corte ha ribadito un principio consolidato, richiamando una pronuncia delle Sezioni Unite (la massima espressione della giurisprudenza di legittimità). I giudici hanno sottolineato che la funzione tipica dell’impugnazione è quella di una “critica argomentata” contro la decisione impugnata. Questa critica si deve concretizzare attraverso la presentazione di motivi che, a pena di inammissibilità, indichino specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno di ogni richiesta. Poiché il ricorso in esame era privo di questa specificità e non si confrontava con le motivazioni del Tribunale di Sorveglianza, la Corte non ha potuto fare altro che dichiararlo inammissibile, condannando il ricorrente alle relative conseguenze economiche.
Conclusioni: L’Importanza della Specificità negli Atti Giudiziari
Questa ordinanza ci ricorda una lezione fondamentale: nel processo penale, la forma è sostanza. Un’impugnazione non è una semplice lamentela, ma un atto tecnico che richiede precisione, rigore e un confronto diretto con la decisione che si intende contestare. Affidarsi a un professionista esperto è cruciale per evitare errori procedurali che possono portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, con la conseguente condanna a spese e sanzioni pecuniarie. La specificità dei motivi non è un mero formalismo, ma il cuore stesso del diritto di difesa in sede di impugnazione.
Per quale motivo principale un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso è dichiarato inammissibile se manca di una critica argomentata e correlata al provvedimento che si sta impugnando, ovvero se non indica specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che lo sostengono.
Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che presenta il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso 3.000 euro, in favore della Cassa delle ammende.
Qual è la funzione tipica di un’impugnazione secondo la Corte?
Secondo la Corte, la funzione tipica dell’impugnazione è quella di una critica argomentata contro il provvedimento impugnato, che si realizza attraverso la presentazione di motivi specifici e dettagliati.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 27552 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 27552 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 10/07/2025
ORDINANZA
su ricorso proposto da:
NOME nato a MILANO il 19/06/1971
avverso l’ordinanza del 02/04/2025 del TRIB. SORVEGLIANZA di GENOVA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
Ritenuto in fatto e considerato in diritto
Rilevato che NOME COGNOME ricorre per cassazione contro il provvedimento indicato in intestazione;
Ritenuto che:
– l’unico motivo di ricorso è inammissibile per violazione del principio di specificità dei m
(Sez. 2, n. 17281 del 08/01/2019, Delle Cave, Rv. 276916, nonché, in motivazione,
Sez. U, n. 8825 del 27/10/2016, dep. 2017, COGNOME, Rv. 268823), in quanto, concentrandosi sulle negatività o meno del giudizio dell’U.E.P.E., non prende posizione sulla motivazione molto
articolata dell’ordinanza impugnata di revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale, c parte dalla constatazione delle “infrazioni serie perduranti fin dall’inizio della misura”,
attraverso la valutazione della “modesta ingerenza delle prescrizioni”, transita anche attraver la constatazione della strumentalità dei comportamenti del condannato finalizzati a restare
quanto più possibile in situazione di libertà, che denota la mancanza di un reale inizio di percorso di revisione critica, tutti argomenti con cui il ricorso non si confronta;
– i motivi di ricorso per cassazione sono, infatti, inammissibili quando difettino d necessaria correlazione con le ragioni, di fatto o di diritto, poste a fondamento del provvedimen impugnato, e le ragioni di tale necessaria correlazione tra la decisione censurata e l’atto impugnazione risiedono nel fatto che quest’ultimo non può ignorare le ragioni del provvedimento censurato (così in motivazione Sez. U, n. 8825 del 27/10/2016, COGNOME, Rv. 268822) in quanto la funzione tipica dell’impugnazione è quella della critica argomentata avverso il provvediment cui si riferisce che si realizza attraverso la presentazione di motivi che, a pena di inammissib (artt. 581 e 591 cod. proc. pen.), debbono indicare specificamente le ragioni di diritto elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento, nonché al versamento in favore della Cassa delle ammende di una somma determinata, in via equitativa, nella misura indicata in dispositivo;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 10 luglio 2025.