LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando viene rigettato

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per reati previsti dall’art. 336 c.p. I motivi dell’appello sono stati giudicati generici, meramente ripetitivi di censure già valutate e privi di un confronto critico con la sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 17 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Decisione della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per essere esaminato nel merito, deve rispettare requisiti di forma e sostanza molto stringenti. Quando questi mancano, il risultato è una dichiarazione di ricorso inammissibile, che non solo pone fine al processo, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo ha proposto. Analizziamo un’ordinanza della Suprema Corte che illustra chiaramente i motivi che portano a questa decisione.

Il Caso in Analisi: un Appello Respinto in Partenza

Il caso riguarda un individuo che ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione avverso una sentenza di condanna della Corte d’Appello per i reati previsti dall’articolo 336 del codice penale e dal d.lgs. 14 del 2017. Le doglianze del ricorrente si concentravano su due aspetti principali: la valutazione della sua responsabilità penale e la quantificazione della pena (la cosiddetta dosimetria della pena).

Tuttavia, la Suprema Corte non è nemmeno entrata nel merito delle questioni, fermando il processo sul nascere con una declaratoria di inammissibilità.

Le Motivazioni della Suprema Corte sul Ricorso Inammissibile

La decisione della Cassazione si fonda su principi consolidati della procedura penale, evidenziando le carenze strutturali dell’atto di impugnazione. I giudici hanno ritenuto i motivi del ricorso inammissibili per una serie di ragioni precise e interconnesse.

Motivi Generici e Ripetitivi

In primo luogo, la Corte ha sottolineato che i motivi presentati erano “meramente riproduttivi di censure già adeguatamente valutate dai Giudici di merito”. In altre parole, il ricorrente non ha introdotto nuovi e specifici argomenti di diritto, ma si è limitato a riproporre le stesse obiezioni già sollevate e respinte nei precedenti gradi di giudizio. Questo approccio rende il ricorso privo di quella criticità necessaria per un esame in sede di legittimità.

Mancanza di Confronto con la Sentenza Impugnata

Un altro punto cruciale della decisione è la constatazione che i motivi erano “obiettivamente generici rispetto alla motivazione della sentenza impugnata con la quale non si confrontano”. Per essere ammissibile, un ricorso per Cassazione deve dialogare criticamente con la decisione che intende contestare, evidenziandone gli errori logico-giuridici. Un ricorso che ignora o non affronta specificamente le argomentazioni del giudice d’appello è destinato a essere dichiarato inammissibile per genericità.

Le Conseguenze della Declaratoria di Inammissibilità

La dichiarazione di ricorso inammissibile non è priva di conseguenze. L’ordinanza, infatti, non si è limitata a respingere l’impugnazione, ma ha condannato il ricorrente a sostenere due oneri economici:

1. Pagamento delle spese processuali: i costi relativi al procedimento in Cassazione.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: in questo caso, la cifra è stata fissata in tremila euro. Si tratta di una sanzione pecuniaria volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità nel Ricorso per Cassazione

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: il ricorso per Cassazione non è una terza istanza di merito dove poter ridiscutere i fatti, ma un giudizio di legittimità volto a verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione. Per superare il vaglio di ammissibilità, è indispensabile che i motivi siano specifici, pertinenti e critici nei confronti della sentenza impugnata, evitando la mera ripetizione di argomenti già esaminati. In assenza di tali requisiti, l’esito più probabile è una declaratoria di inammissibilità, con la conseguente condanna alle spese e al pagamento di una sanzione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
È stato dichiarato inammissibile perché i motivi erano generici, si limitavano a ripetere censure già valutate nei gradi precedenti e non si confrontavano in modo specifico con le argomentazioni della sentenza d’appello impugnata.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso è inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Quali erano i reati per cui l’imputato era stato condannato in appello?
L’imputato era stato condannato per i reati previsti dall’articolo 336 del codice penale e dal decreto legislativo n. 14 del 2017.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati