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Ricorso inammissibile: quando manca la specificità

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile poiché i motivi, relativi alla presunta illegittimità di una querela, erano generici e ripetitivi di argomentazioni già respinte in appello. La mancanza di specificità, richiesta dall’art. 581 c.p.p., ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.

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Pubblicato il 12 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Necessità della Specificità dei Motivi

Nel complesso mondo della procedura penale, l’impugnazione di una sentenza rappresenta un diritto fondamentale della difesa. Tuttavia, questo diritto deve essere esercitato nel rispetto di precise regole formali, la cui violazione può portare a una declaratoria di ricorso inammissibile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come la mancanza di specificità nei motivi di ricorso possa precludere l’esame nel merito della questione, con conseguenze significative per il ricorrente.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna confermata dalla Corte d’Appello, decideva di presentare ricorso per Cassazione. I motivi del ricorso si concentravano su due punti principali: la presunta illegittima acquisizione della querela ai sensi dell’art. 512 del codice di procedura penale e la tardività della sua presentazione. In sostanza, la difesa sosteneva che le prove fondamentali a carico dell’imputato fossero state raccolte in modo non conforme alla legge e che l’azione penale stessa fosse partita in ritardo.

La Decisione sul ricorso inammissibile

La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. I giudici non sono entrati nel merito delle questioni sollevate (la legittimità e la tempestività della querela), ma si sono fermati a un livello preliminare, quello dell’ammissibilità dell’impugnazione stessa. La Corte ha ritenuto che i motivi presentati fossero privi dei requisiti di specificità richiesti dall’articolo 581 del codice di procedura penale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

La decisione della Cassazione si fonda su un principio cardine del sistema delle impugnazioni: la specificità dei motivi. La Corte ha osservato che i giudici di merito (cioè quelli del primo e del secondo grado di giudizio) avevano già ampiamente esaminato e respinto le stesse doglianze, utilizzando argomentazioni logiche e giuridicamente corrette. Il ricorso presentato in Cassazione si limitava a riproporre le medesime argomentazioni difensive, senza però confrontarsi criticamente con le motivazioni della sentenza d’appello. In altre parole, il ricorrente non ha spiegato perché la decisione della Corte d’Appello fosse sbagliata, ma ha semplicemente ripetuto le sue ragioni. Questo comportamento rende il ricorso generico e, pertanto, inammissibile. La legge, infatti, richiede che l’atto di impugnazione individui con precisione le parti della sentenza che si contestano e le specifiche ragioni giuridiche per cui si ritiene che il giudice abbia errato.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa pronuncia ribadisce un insegnamento fondamentale per chiunque intenda impugnare un provvedimento giudiziario: non è sufficiente essere in disaccordo con una decisione. È indispensabile articolare una critica puntuale, specifica e argomentata, che si confronti direttamente con le ragioni esposte dal giudice precedente. Un ricorso che si limita a ripetere le tesi già esposte e respinte è destinato a essere dichiarato inammissibile, con la conseguenza non solo di non ottenere una revisione del caso, ma anche di subire una condanna al pagamento di ulteriori spese e sanzioni. La specificità non è un mero formalismo, ma un requisito sostanziale che garantisce la serietà e l’efficienza del processo di impugnazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano privi del requisito di specificità previsto dall’art. 581 del codice di procedura penale. Si limitavano a riproporre doglianze già esaminate e respinte dalla Corte d’Appello, senza criticare specificamente le motivazioni della sentenza impugnata.

Cosa significa che i motivi del ricorso devono essere ‘specifici’?
Significa che l’atto di impugnazione deve indicare in modo chiaro e preciso quali parti della sentenza si contestano e per quali ragioni giuridiche si ritiene che il giudice abbia commesso un errore. Non è sufficiente una critica generica o la semplice ripetizione di argomenti già valutati.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta che la Corte non esamini il merito della questione. Inoltre, come nel caso di specie, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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