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Ricorso inammissibile: quando manca la specificità

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. Il motivo principale del rigetto è la mancanza di specificità dei motivi di ricorso, che si limitavano a riproporre le stesse argomentazioni già respinte in appello, senza confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza impugnata e tentando una rivalutazione dei fatti non consentita in sede di legittimità. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 24 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Ribadisce il Principio di Specificità

Presentare un ricorso in Cassazione non è una semplice formalità, ma un atto che richiede rigore e precisione. Un ricorso generico, che non si confronta puntualmente con le ragioni della sentenza impugnata, è destinato a essere dichiarato un ricorso inammissibile. Con l’ordinanza n. 22056 del 2024, la Corte di Cassazione ha riaffermato questo principio fondamentale, condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. Analizziamo insieme la decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano. L’imputato, attraverso i suoi difensori, ha sollevato diversi motivi di ricorso, contestando sia la valutazione delle prove relative agli elementi costitutivi del reato, sia la sussistenza di una circostanza aggravante.

Tuttavia, l’atto di impugnazione si è rivelato problematico fin da subito agli occhi della Suprema Corte, non per il contenuto delle lamentele, ma per il modo in cui sono state formulate.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. La Corte non è nemmeno entrata nel merito delle questioni sollevate, fermandosi a un vaglio preliminare sulla conformità dell’atto ai requisiti di legge. La conseguenza di tale decisione è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la Mancanza di Specificità che rende un Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nell’articolo 581 del codice di procedura penale, che impone la specificità dei motivi di ricorso a pena di inammissibilità. La Corte ha spiegato che la specificità non è solo assenza di genericità, ma richiede una correlazione diretta e critica tra le argomentazioni del ricorrente e le motivazioni della sentenza impugnata. In altre parole, non è sufficiente lamentarsi; è necessario spiegare perché il ragionamento del giudice precedente è sbagliato.

Nel caso di specie, i giudici hanno riscontrato due vizi capitali:

1. Genericità e Ripetitività: I motivi del ricorso erano una mera riproposizione delle argomentazioni già presentate e respinte dalla Corte d’Appello. Il ricorrente ha ignorato le risposte fornite dai giudici di secondo grado, senza contestarle in modo puntuale. Questo rende il ricorso astratto e non pertinente alla decisione che si intende criticare.
2. Tentativo di Rivalutazione del Merito: Il ricorso, di fatto, chiedeva alla Cassazione di effettuare una nuova valutazione delle prove e una ricostruzione alternativa dei fatti. Questa attività, però, è di competenza esclusiva dei giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello). La Corte di Cassazione è un giudice di legittimità: il suo compito non è decidere se l’imputato è colpevole o innocente, ma verificare se i giudici precedenti hanno applicato correttamente la legge e motivato la loro decisione in modo logico e coerente. Come ricordato dalla Corte citando una celebre sentenza delle Sezioni Unite (la n. 6402/1997), una ‘rilettura’ degli elementi di fatto è esclusa dai poteri della Cassazione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche dell’Ordinanza

Questa ordinanza offre una lezione fondamentale per chiunque intenda impugnare una sentenza penale. Per evitare una declaratoria di ricorso inammissibile, è cruciale che l’atto di impugnazione sia redatto con la massima cura, evitando formule generiche e concentrandosi su una critica argomentata e specifica della decisione contestata. L’appello o il ricorso non possono essere una seconda occasione per ridiscutere i fatti, ma devono individuare precisi errori di diritto o vizi logici nella motivazione del giudice. In caso contrario, il risultato non sarà solo la conferma della condanna, ma anche l’aggiunta di ulteriori spese e sanzioni a carico del ricorrente.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile principalmente quando manca dei requisiti di specificità previsti dall’art. 581 del codice di procedura penale. Ciò accade se i motivi sono generici, non si confrontano criticamente con la sentenza impugnata o si limitano a riproporre argomenti già respinti senza contestare le motivazioni del giudice precedente.

La Corte di Cassazione può riesaminare le prove e i fatti di un processo?
No. La Corte di Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Il suo ruolo è controllare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza, non può effettuare una nuova valutazione delle prove o una ricostruzione alternativa dei fatti, attività che spetta esclusivamente ai giudici di primo e secondo grado.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In base al provvedimento esaminato, la declaratoria di inammissibilità comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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