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Ricorso inammissibile: quando le motivazioni sono generiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi di appello, in particolare riguardo al diniego delle attenuanti generiche, sono stati ritenuti troppo generici e ripetitivi. La decisione sottolinea che per contestare una sentenza è necessario presentare argomentazioni specifiche e non limitarsi a riproporre le stesse difese. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e l’Onere di Specificità

Quando si presenta un appello, specialmente davanti alla Corte di Cassazione, non è sufficiente esprimere un generico disaccordo con la sentenza precedente. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci ricorda l’importanza della specificità dei motivi, dichiarando un ricorso inammissibile proprio a causa della genericità delle argomentazioni. Questo caso offre uno spunto fondamentale per comprendere i requisiti formali di un ricorso e le conseguenze del loro mancato rispetto.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna confermata dalla Corte d’Appello di Roma, decideva di presentare ricorso per Cassazione. Le sue doglianze si concentravano, tra le altre cose, sul mancato riconoscimento delle attenuanti generiche da parte dei giudici di merito. Tuttavia, le argomentazioni presentate a sostegno del ricorso non introducevano nuovi elementi di valutazione, ma si limitavano a riproporre questioni già esaminate e respinte nei gradi di giudizio precedenti.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 4 giugno 2025, ha messo fine al percorso giudiziario del ricorrente, dichiarando il suo ricorso inammissibile. Tale decisione non entra nel merito delle questioni sollevate, ma si ferma a un livello preliminare, constatando la mancanza dei requisiti essenziali dell’atto di impugnazione. Di conseguenza, la Corte ha condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a versare una somma di 3.000,00 euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

La Corte ha basato la sua decisione su un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità. Un ricorso, per essere ammissibile, deve contenere motivi specifici che si confrontino criticamente con le ragioni esposte nella sentenza impugnata. Non è ammesso un ricorso che si limiti a ripetere le stesse argomentazioni già presentate e rigettate dal giudice d’appello.

In particolare, per quanto riguarda il diniego delle attenuanti generiche, la Cassazione ha ribadito che il giudice di merito non è tenuto a un’analisi dettagliata di tutti gli elementi potenzialmente favorevoli all’imputato. È sufficiente che la motivazione faccia riferimento a elementi ritenuti decisivi o rilevanti per giustificare la decisione, dimostrando così di aver preso in considerazione la questione.

Nel caso di specie, il ricorso è stato giudicato carente proprio sotto questo profilo: non ha saputo evidenziare vizi logici o giuridici specifici nella motivazione della Corte d’Appello, trasformandosi in una sterile riproposizione di tesi difensive già esaminate e ritenute infondate.

Le Conclusioni

Questa pronuncia rafforza l’idea della Corte di Cassazione come giudice di legittimità e non come un terzo grado di merito. L’accesso alla Suprema Corte è subordinato al rispetto di requisiti rigorosi, tra cui la specificità e la pertinenza dei motivi. Per gli avvocati, ciò si traduce nella necessità di redigere atti di impugnazione che non siano mere ripetizioni, ma che identifichino con precisione le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza precedente. Per i cittadini, la decisione evidenzia come un ricorso inammissibile non solo precluda ogni ulteriore esame della vicenda, ma comporti anche significative conseguenze economiche, aggravando la posizione di chi lo ha proposto.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici e si limitavano a ripetere argomentazioni già esaminate e respinte dalla Corte d’Appello, senza confrontarsi in modo specifico con le motivazioni della sentenza impugnata.

Cosa si intende per motivazione sufficiente nel diniego delle attenuanti generiche?
Secondo la Corte, per motivare adeguatamente il diniego delle attenuanti generiche, è sufficiente che il giudice di merito faccia un congruo riferimento agli elementi ritenuti decisivi o rilevanti, senza dover analizzare ogni singolo aspetto che potrebbe essere considerato a favore dell’imputato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000,00 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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