Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi
L’ordinanza in esame offre un’importante lezione sulla procedura penale, evidenziando i requisiti di ammissibilità per un ricorso davanti alla Corte di Cassazione. La decisione di dichiarare un ricorso inammissibile non è una mera formalità, ma la conseguenza diretta della mancata osservanza di principi fondamentali nella redazione dell’atto. Questo caso dimostra come la genericità e la mancanza di riferimenti specifici possano precludere l’accesso al giudizio di legittimità.
I Fatti del Caso
Una persona ha proposto ricorso alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano in data 13 marzo 2024. L’oggetto del contendere, mosso dalla ricorrente, riguardava una presunta carenza e illogicità nella motivazione della sentenza di secondo grado. Il caso è quindi giunto all’esame della Suprema Corte per una valutazione sulla legittimità della decisione impugnata.
La Decisione sul Ricorso Inammissibile
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il motivo del ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Di conseguenza, la Corte ha condannato la ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione impedisce di fatto un’ulteriore analisi del merito della questione, chiudendo definitivamente la vicenda processuale.
Le Motivazioni della Cassazione
La Corte ha basato la sua decisione su una ragione puramente procedurale. Il ricorso è stato giudicato inammissibile perché la critica mossa alla sentenza impugnata (la cosiddetta “censura”) era priva di due elementi essenziali:
1. La puntuale enunciazione delle ragioni di diritto: il ricorso non specificava in modo chiaro e preciso quali principi di diritto sarebbero stati violati dalla Corte d’Appello. Una critica generica alla motivazione non è sufficiente.
2. I correlati congrui riferimenti alla motivazione dell’atto impugnato: la ricorrente non ha collegato le sue critiche a passaggi specifici e concreti della motivazione della sentenza d’appello. In pratica, non ha indicato dove e come il giudice di secondo grado avrebbe errato.
In assenza di questi requisiti di specificità, l’impugnazione non può essere esaminata, poiché si trasforma in una richiesta di riesame generale del caso, compito che non spetta alla Corte di Cassazione, la quale è giudice di legittimità e non di merito.
Conclusioni e Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda presentare un ricorso in Cassazione: la precisione è tutto. Non basta lamentare un’ingiustizia o una motivazione ritenuta illogica. È indispensabile redigere un atto che articoli le critiche in modo tecnico, dettagliato e ancorato al testo della decisione che si contesta. Per gli avvocati, ciò significa un lavoro meticoloso di analisi della sentenza e di costruzione di argomentazioni giuridiche solide e specifiche. Per i cittadini, è un monito sull’importanza di affidarsi a professionisti competenti, in grado di navigare le complesse regole del processo penale. Un ricorso mal formulato non solo è inutile, ma comporta anche ulteriori costi per il ricorrente.
Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché la critica alla sentenza impugnata era generica, priva della puntuale enunciazione delle ragioni di diritto che giustificavano l’impugnazione e dei specifici riferimenti alla motivazione della decisione contestata.
Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
La ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Cosa insegna questa ordinanza sulla redazione di un ricorso in Cassazione?
Questa ordinanza insegna che un ricorso in Cassazione deve essere redatto con estrema specificità. È necessario non solo criticare la sentenza, ma anche indicare chiaramente quali norme giuridiche sono state violate e in quali punti esatti della motivazione risiede l’errore del giudice precedente.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 4032 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 4032 Anno 2025
Presidente: NOME COGNOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 25/10/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a MILANO il 15/06/1991
avverso la sentenza del 13/03/2024 della CORTE APPELLO di MILANO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
visti gli atti e la sentenza impugnata; esaminato il motivo di ricorso.
Il ricorso è inammissibile poichè la censura relativa alla carenza e illogicità della motivazione della sentenza impugnata è priva della puntuale enunciazione delle ragioni di diritto giustificanti il ricorso e dei correlati congrui riferimenti motivazione dell’atto impugnato.
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila ciascuno in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso il 25/10/2024.