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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile perché basato su motivi generici e privi di argomentazioni di fatto e di diritto. Il caso riguardava un imputato che, dopo una condanna confermata in appello, ha presentato un ricorso per cassazione ritenuto non conforme ai requisiti dell’art. 581 c.p.p. La decisione sottolinea la necessità di specificità negli atti di impugnazione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

L’ordinanza della Corte di Cassazione che analizziamo oggi offre uno spunto fondamentale sulla corretta redazione degli atti di impugnazione nel processo penale. Con una decisione netta, la Suprema Corte ha dichiarato un ricorso inammissibile a causa della sua eccessiva genericità, ribadendo i paletti imposti dall’articolo 581 del codice di procedura penale. Questa pronuncia serve da monito: un’impugnazione non è una mera formalità, ma un atto che deve essere supportato da argomentazioni precise e circostanziate.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una sentenza di condanna emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale. In seguito, la Corte d’Appello, pur riformando parzialmente la decisione di primo grado, aveva confermato la dichiarazione di colpevolezza dell’imputato. La riforma aveva riguardato la rideterminazione della pena, a seguito dell’esclusione del riconoscimento della cosiddetta “continuazione esterna” tra i reati ascritti.

Non soddisfatto della decisione, l’imputato proponeva ricorso per Cassazione, affidandolo a un unico motivo: l’illogicità e la mancanza della motivazione della sentenza d’appello.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile senza entrare nel merito della questione. La decisione si fonda su una valutazione preliminare della forma e del contenuto dell’atto di impugnazione. Secondo i giudici di legittimità, il motivo sollevato non superava il vaglio di ammissibilità previsto dalla legge.

Di conseguenza, la Corte ha condannato il ricorrente non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso respinto per inammissibilità.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile?

Il cuore della decisione risiede nella motivazione con cui la Corte ha giustificato l’inammissibilità. I giudici hanno ritenuto che l’unico motivo di ricorso fosse formulato in termini generici. L’atto si limitava a denunciare un vizio di motivazione senza però specificare in cosa consistesse tale illogicità o carenza.

La Corte ha sottolineato che un ricorso inammissibile è tale quando, come nel caso di specie, si presenta “del tutto privo delle ragioni di diritto e dei dati di fatto che devono sorreggere le richieste”. Questo è un richiamo diretto ai requisiti dell’articolo 581 del codice di procedura penale, che impone al ricorrente di enunciare in modo specifico i motivi dell’impugnazione, indicando le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a loro sostegno.

In altre parole, non è sufficiente lamentare genericamente che una sentenza sia illogica; è necessario spiegare perché è illogica, confrontandosi punto per punto con la motivazione del giudice precedente. La Cassazione ha rilevato che, al contrario di quanto sostenuto dal ricorrente, la sentenza d’appello appariva “logica e compiuta”, rendendo le critiche mosse del tutto infondate e non circostanziate.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza riafferma un principio cruciale per chiunque si approcci a un’impugnazione penale. La redazione di un ricorso, specialmente per Cassazione, richiede un’analisi tecnica approfondita e la capacità di articolare critiche specifiche e pertinenti. Un ricorso basato su formule generiche o su una semplice riproposizione di argomenti già vagliati è destinato all’insuccesso.

La conseguenza di un ricorso inammissibile non è solo la mancata revisione della condanna, ma anche un aggravio di costi per l’imputato. La condanna al pagamento delle spese e della sanzione alla Cassa delle ammende rappresenta un deterrente contro impugnazioni presentate in modo superficiale o dilatorio. Per gli avvocati, questa decisione è un promemoria dell’importanza di costruire atti solidi, fondati su argomentazioni giuridiche e fattuali precise, al fine di tutelare efficacemente gli interessi del proprio assistito.

Per quale motivo principale la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile perché il motivo sollevato era generico e privo delle specifiche ragioni di diritto e degli elementi di fatto richiesti dall’articolo 581 del codice di procedura penale per sostenere le richieste.

Qual era stato l’oggetto della modifica della sentenza in appello?
La Corte d’Appello aveva rideterminato la pena inflitta all’imputato a seguito dell’esclusione del riconoscimento della continuazione esterna tra i reati, pur confermando la sua colpevolezza.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente la cui impugnazione viene dichiarata inammissibile?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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