Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Motivi Generici d’Appello
Quando si impugna una sentenza, non è sufficiente dissentire dalla decisione; è fondamentale articolare una critica precisa e circostanziata. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile perché basato sulla semplice riproposizione di argomenti già valutati e respinti nel grado precedente. Questa ordinanza offre uno spunto cruciale per comprendere i requisiti di specificità richiesti dalla legge per un’impugnazione efficace.
I Fatti del Caso
Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. L’imputato era stato giudicato responsabile sulla base delle risultanze emerse dall’analisi dei flussi di comunicazione telefonica. In sostanza, i tabulati e l’analisi delle chiamate avevano permesso di risalire alla sua identità e di attribuirgli la responsabilità penale. 
L’imputato, non accettando la condanna, decideva di rivolgersi alla Corte di Cassazione, contestando la correttezza della motivazione che aveva fondato il giudizio di colpevolezza.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali e sostanziali del ricorso stesso. 
Di conseguenza, l’imputato è stato condannato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione tipica per i ricorsi giudicati inammissibili.
Le Motivazioni del Ricorso Inammissibile
La Corte ha basato la sua decisione su argomenti procedurali molto chiari, che ogni avvocato dovrebbe tenere a mente nella redazione di un atto di impugnazione.
La Reiterazione dei Motivi d’Appello
Il motivo principale della declaratoria di inammissibilità risiede nel fatto che il ricorso era una “pedissequa reiterazione” dei motivi già presentati in appello. L’imputato, invece di criticare specificamente il ragionamento della Corte d’Appello, si era limitato a riproporre le stesse argomentazioni. Questo, secondo la Cassazione, trasforma il ricorso in un atto solo “apparente”, che non assolve alla sua funzione tipica, ovvero quella di sottoporre al giudice di legittimità una critica argomentata e specifica del provvedimento impugnato.
Il Concetto di “Doppia Conforme”
La Corte ha evidenziato come la decisione di appello avesse creato una “doppia conforme”. Questo significa che sia il giudice di primo grado sia quello d’appello erano giunti alla medesima conclusione, confermando la responsabilità dell’imputato sulla base delle medesime prove (l’analisi dei flussi telefonici). Quando le decisioni dei primi due gradi di giudizio sono conformi, il ricorso in Cassazione deve essere ancora più specifico nel demolire la struttura logico-giuridica delle sentenze precedenti, cosa che in questo caso non è avvenuta.
La Mancanza di Confronto con le Prove
Un punto chiave della motivazione è che il motivo d’appello, e di conseguenza il ricorso, non si era mai confrontato efficacemente con l’elemento probatorio centrale: l’analisi dei tabulati telefonici. Le argomentazioni difensive sono scadute nella “genericità” perché non hanno affrontato il cuore della motivazione delle sentenze di merito. Per la Corte, un ricorso deve attaccare le fondamenta della decisione, non limitarsi a doglianze generiche.
Conclusioni
Questa ordinanza è un monito importante sull’importanza della tecnica redazionale degli atti di impugnazione. Per evitare una declaratoria di ricorso inammissibile, non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza. È necessario costruire un’argomentazione critica, specifica e puntuale che si confronti direttamente con le motivazioni del giudice precedente, evidenziandone vizi logici o violazioni di legge. La mera riproposizione di vecchi argomenti non solo è inefficace, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il ricorrente.
 
Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso può essere dichiarato inammissibile se si limita a ripetere gli stessi motivi già presentati e respinti in appello, senza formulare una critica specifica e argomentata contro la sentenza impugnata, risultando così generico e solo apparente.
Cosa significa “doppia conforme” in un processo?
Significa che la sentenza di primo grado è stata confermata integralmente dalla Corte d’Appello. Questa circostanza rafforza la decisione e richiede che il ricorso per Cassazione sia particolarmente approfondito nel criticare il ragionamento comune a entrambe le sentenze.
Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 33589 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7   Num. 33589  Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 12/09/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a MARCIANISE il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 31/10/2024 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di NOME COGNOME;
ritenuto che l’unico motivo di ricorso, con cui si contesta la correttezza della motivazione posta a base del giudizio di responsabilità, non è deducibile perché fondato su motivi che si risolvono nella pedissequa reiterazione di quelli già dedotti in appello e puntualmente disattesi, dovendosi gli stessi considerare non specifici ma soltanto apparenti, in quanto omettono di assolvere la tipica funzione di una critica argomentata avverso la sentenza oggetto di ricorso;
considerato, in particolare, che le ragioni per affermare la responsabilità dell’imputato, costituite dall’esito dell’analisi dei flussi di comunicazione telefonica (tabulati delle chiamate, consensualmente acquisiti, ed analisi dei relativi flussi), che ha consentito di risalire al COGNOME, sono state esplicitate fin dalla sentenza di primo grado, senza che il motivo d’appello si confrontasse con tale rilievo, così scadendo nella genericità, e conseguente inammissibilità, in parte qua, fin da tale fase;
osservato che la decisione di appello ha fatto espresso richiamo ai canoni utilizzati dalla sentenza allora impugnata, dando luogo ad una “doppia conforme” non incisa dalle generiche doglianze odierne, ulteriormente approfondendo (si vedano, in particolare, le pagine 2 e 3 della sentenza impugnata) le proprie ragioni;
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, il giorno 12 settembre 2025.