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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi presentati erano generici. L’ordinanza analizza il caso di un appello contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo, concludendo con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. Questa decisione sottolinea l’importanza di formulare motivi di ricorso specifici e dettagliati per evitare una declaratoria di inammissibilità.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

Nel complesso mondo della procedura penale, la precisione e la specificità dei motivi di ricorso sono requisiti fondamentali. Un’impugnazione che manca di questi elementi rischia di essere archiviata prima ancora di essere discussa nel merito, con conseguenze significative per il ricorrente. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile per genericità venga trattato, sottolineando l’importanza di una difesa tecnica e puntuale.

I Fatti del Caso: un Appello contro una Sentenza della Corte d’Appello

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo il 28 giugno 2024. L’imputato, tramite il suo difensore, ha deciso di impugnare tale decisione dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il ricorso mirava a ottenere l’annullamento o la riforma della sentenza di secondo grado, basandosi su una serie di motivi che, tuttavia, non hanno superato il vaglio preliminare della Corte.

La Decisione della Cassazione: Analisi del Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 7 marzo 2025, ha posto fine al percorso processuale del ricorrente in modo netto. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile, senza entrare nel merito delle questioni sollevate. Questa decisione non è stata presa alla leggera, ma si fonda su un principio cardine della procedura: i motivi di impugnazione devono essere specifici e non limitarsi a una generica contestazione della decisione impugnata.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha rilevato che il motivo di ricorso presentato era “generico”. Questo significa che le argomentazioni non erano sufficientemente dettagliate, non individuavano con precisione i punti della sentenza impugnata che si intendevano contestare, né spiegavano in modo chiaro le ragioni giuridiche a sostegno della richiesta di annullamento. Un ricorso generico non permette alla Corte di comprendere appieno le doglianze e di esercitare la propria funzione di controllo di legittimità. Di fronte a tale carenza, la legge prevede una sola conseguenza: la declaratoria di inammissibilità.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile

La dichiarazione di inammissibilità ha comportato due conseguenze economiche dirette per il ricorrente. In primo luogo, è stato condannato al pagamento delle spese processuali, ovvero i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento. In secondo luogo, e in aggiunta, è stato condannato al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o non conformi ai requisiti di legge. La vicenda, dunque, serve da monito: la fase di impugnazione richiede la massima diligenza nella formulazione dei motivi, per evitare non solo il rigetto nel merito, ma anche una preliminare e costosa declaratoria di inammissibilità.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene giudicato generico?
La Corte lo dichiara inammissibile, senza esaminare il merito della questione. Questo significa che il ricorso viene respinto per un vizio procedurale.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata a 3.000 euro.

Perché un ricorso generico viene considerato inammissibile?
Perché non consente alla Corte di comprendere in modo specifico e dettagliato quali sono i punti della sentenza impugnata che si contestano e le ragioni giuridiche della contestazione, impedendo di fatto l’esercizio della sua funzione di controllo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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