LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché i motivi erano una semplice ripetizione di quelli d’appello, senza una critica specifica alla sentenza impugnata. Il caso evidenzia l’importanza della specificità degli atti di impugnazione e porta alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea la Necessità di Critiche Specifiche

Presentare un ricorso in Cassazione non è un atto formale, ma richiede una critica argomentata e puntuale della sentenza che si intende impugnare. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile perché i motivi presentati erano una mera riproduzione delle argomentazioni già esposte in appello. Questa decisione offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti di specificità richiesti dalla procedura penale.

Il Contesto Processuale

Il caso trae origine da una sentenza della Corte d’Appello che aveva confermato la responsabilità penale di un individuo. Contro questa decisione, l’imputato ha proposto ricorso per cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione è stato immediatamente vagliato dalla Suprema Corte sotto il profilo della sua ammissibilità, prima ancora di entrare nel merito delle questioni sollevate.

La Genericità e il Ricorso Inammissibile

Il cuore della questione non risiede nei fatti del reato, ma nel modo in cui è stato redatto il ricorso. La Corte ha rilevato che i motivi di impugnazione erano privi della specificità richiesta dall’articolo 581, lettera c), del codice di procedura penale. Invece di contestare punto per punto le argomentazioni della sentenza di secondo grado, il ricorrente si era limitato a riproporre gli stessi argomenti già presentati alla Corte d’Appello. Questo approccio è stato definito come la presentazione di semplici ‘cahiers de doléances’ (quaderni di lamentele), inefficaci a stimolare un vero controllo di legittimità.

La Funzione del Ricorso per Cassazione

La Corte di Cassazione ha ricordato che il giudizio di legittimità non è un terzo grado di merito. Il suo scopo non è rivalutare i fatti, ma assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge. Per questo, un ricorso deve contenere una critica argomentata e specifica rivolta proprio alla decisione impugnata, evidenziandone i presunti vizi logici o giuridici. La semplice ripetizione di argomenti già vagliati e respinti non assolve a questa funzione e rende, di conseguenza, il ricorso inammissibile.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha osservato che la sentenza d’appello aveva fornito una giustificazione ‘compiuta e non illogica’ sia sull’affermazione di responsabilità sia sulla qualificazione giuridica del fatto. In particolare, la decisione di merito si fondava sulla ‘grossolana falsità dei documenti personali’ e sulla ‘mancata prova del pagamento’. Le doglianze del ricorrente, essendo generiche, non si sono confrontate con queste specifiche motivazioni, risultando quindi inefficaci. Anche le critiche relative alla pena inflitta sono state respinte, poiché rientranti nel potere discrezionale del giudice di merito, esercitato senza manifeste illogicità.

Le Conclusioni

La decisione finale è stata la declaratoria di inammissibilità del ricorso. Questa non è una statuizione priva di conseguenze: il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia serve da monito: la redazione di un atto di impugnazione, specialmente in Cassazione, richiede un’analisi tecnica e mirata della sentenza che si contesta. Limitarsi a ‘copiare e incollare’ le difese precedenti non solo è inutile, ma è anche processualmente ed economicamente dannoso.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato giudicato inammissibile perché i motivi presentati erano una mera riproduzione delle argomentazioni già esposte nel giudizio d’appello, mancando di una critica specifica e argomentata contro la sentenza impugnata, come richiesto dalla legge processuale.

Cosa significa che i motivi di ricorso sono ‘generici’?
Significa che le lamentele sollevate non si confrontano direttamente con le ragioni esposte nella decisione del giudice precedente, ma si limitano a ripetere le stesse difese in modo generale, senza indicare i vizi logici o giuridici specifici della sentenza appellata.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Oltre a non ottenere una revisione del caso nel merito, la parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro a titolo sanzionatorio in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati