Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 20778 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 20778 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME COGNOME
Relatore: PILLA EGLE
Data Udienza: 14/05/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME (CUI CODICE_FISCALE nato il 17/04/1973
avverso la sentenza del 05/12/2024 della CORTE APPELLO di MILANO
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME
Rilevato che NOME ricorre avverso la sentenza della Corte di
Appello di Milano che ha confermato la pronuncia di condanna in ordine ai reati di cui agli artt. 56, 624 e 99, comma 4 cod. pen.;
Considerato che il primo, secondo e terzo motivo di ricorso – che possono essere congiuntamente trattati in quanto relativi al trattamento sanzionatorio, con
cui il ricorrente denunziano violazione di legge in relazione all’erroneo riconoscimento della recidiva nonché alla generale dosimetria della pena -sono
manifestamente infondati perché, secondo l’indirizzo consolidato della giurisprudenza, la graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle
diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti e per fissare la pena base rientra nella discrezionalità del giudice di merito, che la esercita in
aderenza ai principi enunciati negli artt. 132 e 133 cod. pen.; nella specie l’onere argomentativo del giudice è adeguatamente assolto attraverso un congruo
riferimento alla tipologia di tentativo in analisi e alla pena particolarmente mite inflitta (si veda, in particolare pag. 2-3 della sentenza impugnata); inoltre,
risultano generici per indeterminatezza perché privi dei requisiti prescritti dall’art.
581, comma 1, lett. c) cod. proc. pen. in quanto, a fronte di una motivazione della sentenza impugnata logicamente corretta, non indicano gli elementi che sono alla base della censura formulata, non consentendo al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 14 maggio 2025 Ieigliere estensore GLYPH
Il Preside e