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Ricorso inammissibile: quando l’appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché l’atto di appello non contestava tutte le ragioni della decisione del giudice precedente. Il caso riguarda un’impugnazione avverso una sentenza di condanna per il reato di minaccia. La Suprema Corte sottolinea che, per superare il vaglio di ammissibilità, un ricorso deve affrontare specificamente ogni ‘ratio decidendi’ del provvedimento impugnato. La decisione chiarisce i requisiti di specificità dei motivi di gravame.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega i Requisiti dell’Appello

L’esito di un processo non si decide solo nel merito, ma anche attraverso il rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un esempio lampante è quando un’impugnazione viene giudicata un ricorso inammissibile, una vera e propria barriera che impedisce al giudice di esaminare le ragioni della parte. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre uno spunto prezioso per comprendere quando e perché un appello può essere considerato ‘generico’ e, di conseguenza, respinto senza entrare nel vivo della questione.

I Fatti del Caso: La Duplice Decisione del Tribunale

La vicenda trae origine da una sentenza di condanna emessa da un Giudice di Pace per il reato di minaccia (art. 612 c.p.). L’imputata, ritenendo ingiusta la decisione, proponeva appello. Il Tribunale, in qualità di giudice di secondo grado, dichiarava l’appello inammissibile. La particolarità di questa decisione risiedeva nella sua duplice motivazione. Da un lato, il giudice rilevava un vizio formale nell’atto di appello; dall’altro, entrava comunque nel merito della questione, affermando che, anche superato il vizio formale, le doglianze dell’appellante erano infondate e la sentenza di primo grado sarebbe stata comunque confermata.

Il Ricorso inammissibile in Cassazione e la Mancata Contestazione

Contro la decisione del Tribunale, l’imputata proponeva ricorso per Cassazione, lamentando la violazione di norme procedurali. Tuttavia, la difesa concentrava le proprie critiche esclusivamente sulla prima parte della motivazione del Tribunale, quella relativa al vizio formale, tralasciando completamente di contestare la seconda, ovvero la valutazione negativa sul merito delle doglianze. Questa omissione si è rivelata fatale. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato il ricorso inammissibile proprio perché ‘generico’.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha chiarito un principio fondamentale della procedura penale: quando una decisione si fonda su più ragioni autonome e distinte (le cosiddette rationes decidendi), l’atto di impugnazione, per essere ammissibile, deve contestarle tutte. Se anche una sola delle ragioni non viene criticata, essa è sufficiente a sorreggere la decisione, rendendo di fatto inutile l’esame delle altre censure. Nel caso di specie, l’appellante non aveva speso una parola per contestare l’argomentazione del Tribunale secondo cui, nel merito, l’appello sarebbe stato comunque respinto. Di conseguenza, anche se la Cassazione avesse dato ragione all’imputata sul vizio formale, la decisione di inammissibilità del Tribunale sarebbe rimasta valida sulla base della seconda, non contestata, motivazione. Per questo motivo, il ricorso è stato giudicato privo di specificità e quindi inammissibile.

Conclusioni: Lezioni Pratiche per un Appello Efficace

Questa pronuncia ribadisce l’importanza di redigere atti di impugnazione completi e specifici. Non è sufficiente individuare un potenziale errore nella sentenza che si intende appellare; è necessario analizzare in profondità tutte le argomentazioni del giudice e formulare critiche puntuali per ciascuna di esse. Un appello ‘pigro’ o parziale, che trascura una delle rationes decidendi, è destinato a essere dichiarato un ricorso inammissibile, con conseguente spreco di tempo e risorse. Un’ultima nota interessante riguarda la mancata condanna al pagamento della sanzione alla Cassa delle ammende. La Corte ha ritenuto che non vi fosse colpa nella proposizione del ricorso, poiché il dispositivo della sentenza d’appello si limitava a dichiarare l’inammissibilità, senza menzionare il rigetto nel merito, creando così una potenziale ambiguità che ha giustificato l’ulteriore gravame.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché considerato ‘generico’, in quanto non contestava una delle due autonome ragioni (‘rationes decidendi’) su cui si fondava la decisione del Tribunale, rendendo la sua impugnazione priva di interesse concreto.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Significa che le argomentazioni presentate sono vaghe e non si confrontano in modo specifico e puntuale con tutte le motivazioni giuridiche che sorreggono la sentenza impugnata. Un ricorso è generico quando omette di criticare una delle ragioni decisive della sentenza.

Perché la ricorrente non è stata condannata a pagare una sanzione alla Cassa delle ammende?
La Corte ha escluso la condanna alla sanzione perché ha ritenuto non sussistente la ‘colpa’ nella proposizione del ricorso. Il dispositivo della sentenza impugnata menzionava solo la declaratoria di inammissibilità, senza fare riferimento al rigetto nel merito, e questa formulazione poteva giustificare il tentativo di ricorrere in Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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