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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un’imputata contro una sentenza della Corte d’Appello. I motivi del ricorso, relativi alla presunta inattendibilità della persona offesa e alla pena, sono stati giudicati generici e manifestamente infondati. La Corte ha sottolineato la mancanza di argomentazioni specifiche a sostegno delle censure, confermando la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 10 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Nel processo penale, l’impugnazione di una sentenza non è un diritto esercitabile senza limiti. La legge richiede che i motivi di ricorso siano specifici, chiari e pertinenti. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce questo principio, dichiarando un ricorso inammissibile a causa della genericità delle censure mosse dalla difesa. Questo caso offre uno spunto fondamentale per comprendere perché la precisione argomentativa sia un requisito imprescindibile per accedere al giudizio di legittimità.

Il Caso in Esame: Un Appello contro la Sentenza di Condanna

Una persona, condannata dalla Corte d’Appello di Napoli, decideva di presentare ricorso per Cassazione. I motivi posti a fondamento dell’impugnazione erano essenzialmente due. Il primo contestava il giudizio di attendibilità della persona offesa, ritenendo scarsi gli elementi di riscontro come le intercettazioni e la documentazione acquisita. Il secondo motivo, invece, criticava la pena inflitta, ritenuta eccessiva.

La Decisione della Suprema Corte: Dichiarazione di Inammissibilità

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Di conseguenza, il ricorso non è stato analizzato nel merito e la condanna è diventata definitiva. La ricorrente è stata inoltre condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di inammissibilità del ricorso.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso Inammissibile è Stato Respint

La decisione della Corte si fonda su una valutazione rigorosa dei requisiti formali e sostanziali del ricorso, evidenziando le lacune argomentative che ne hanno impedito l’esame.

Primo Motivo: la Genericità nella Contestazione dell’Attendibilità

La Corte ha qualificato il primo motivo come generico e reiterativo. La difesa si era limitata a criticare la valutazione della credibilità della vittima e la portata degli elementi di prova (intercettazioni e documenti) senza però fornire una “puntuale indicazione dei dati fattuali a sostegno della censura”. Ad esempio, non era stato specificato perché le intercettazioni, provenienti da un altro procedimento, non fossero pertinenti o utilizzabili. La Cassazione ha sottolineato che la Corte d’Appello aveva invece fornito una “motivazione compiuta e completa”, considerando tutti gli elementi a disposizione per valutare l’attendibilità della persona offesa. Un motivo di ricorso non può limitarsi a riproporre le stesse argomentazioni già respinte in appello, ma deve individuare vizi logici o giuridici specifici nella sentenza impugnata.

Secondo Motivo: Manifesta Infondatezza sulla Pena

Anche il secondo motivo è stato giudicato generico e, in aggiunta, “manifestamente infondato”. La Corte ha semplicemente richiamato i “limiti edittali” previsti per il reato aggravato contestato. Ciò significa che la pena inflitta rientrava pienamente nella forbice prevista dalla legge, e la critica della ricorrente non presentava alcun argomento valido per dimostrare un’errata applicazione della normativa sulla commisurazione della pena.

Le Conclusioni: L’Onere di Specificità nel Processo Penale

Questa ordinanza è un chiaro monito sull’importanza della specificità dei motivi di ricorso in Cassazione. Non è sufficiente esprimere un generico dissenso rispetto alla decisione dei giudici di merito. È necessario, invece, costruire un’argomentazione tecnica, precisa e supportata da elementi concreti, che metta in luce un errore di diritto o un vizio logico manifesto nella motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso inammissibile non solo impedisce l’esame della questione nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per il ricorrente, confermando la funzione della Cassazione come giudice di legittimità e non come un terzo grado di giudizio sui fatti.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando non rispetta i requisiti previsti dalla legge. Come evidenziato nel caso in esame, ciò accade se i motivi sono generici, ovvero non specificano chiaramente gli errori di diritto o i vizi logici della sentenza impugnata, o se sono manifestamente infondati.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico’?
Significa che la critica alla sentenza è vaga e astratta. Nel caso specifico, la difesa ha criticato l’attendibilità della vittima e le prove a sostegno senza indicare dati fattuali precisi che dimostrassero l’errore del giudice d’appello, limitandosi a una critica generale già esaminata e respinta nel grado precedente.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Oltre a non ottenere una revisione della decisione nel merito, chi presenta un ricorso inammissibile viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria (in questo caso di 3.000 euro) da versare alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito inutilmente la Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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