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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 46482/2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi proposti. L’appellante contestava la quantificazione della pena, ma la Corte ha ritenuto che la sentenza impugnata avesse adeguatamente motivato la sua decisione, considerando anche i gravi precedenti penali dell’imputato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e i Motivi Generici

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rispetto delle regole procedurali. Un esempio emblematico è la dichiarazione di ricorso inammissibile, una decisione che impedisce l’esame nel merito di un’impugnazione. Con la recente ordinanza qui analizzata, la Corte di Cassazione ribadisce l’importanza di formulare motivi di ricorso specifici e non generici, pena la reiezione dell’atto e la condanna a ulteriori spese.

I Fatti del Caso

Un imputato, condannato dalla Corte d’Appello di Taranto, decideva di presentare ricorso per Cassazione. Le sue doglianze si concentravano principalmente sulla quantificazione della pena, ritenuta eccessiva. Secondo la difesa, i giudici di merito non avrebbero esercitato correttamente il loro potere discrezionale nel determinare la sanzione da applicare.

La Decisione della Corte di Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo della questione (cioè se la pena fosse giusta o meno), ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. La Corte ha stabilito che i motivi presentati dal ricorrente non erano conformi a quanto richiesto dalla legge per un giudizio di legittimità.

La Condanna alle Spese Processuali

A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento. Inoltre, la Corte ha imposto il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria che si aggiunge alle spese processuali e che è tipica conseguenza della reiezione di un ricorso per colpa del proponente.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile?

La Corte ha basato la propria decisione su due pilastri fondamentali: la genericità dei motivi e la correttezza della motivazione della sentenza impugnata.

La Genericità dei Motivi

Il primo punto cruciale è che i motivi del ricorso sono stati giudicati “generici”. In sede di legittimità, non è sufficiente lamentare genericamente una decisione sfavorevole. È necessario, invece, articolare critiche precise e puntuali contro la sentenza impugnata, evidenziando specifici errori di diritto. Nel caso di specie, le argomentazioni del ricorrente non superavano la soglia della mera critica generale, rendendo il ricorso inammissibile.

La Valutazione del Giudice di Merito

In secondo luogo, la Cassazione ha sottolineato come la Corte d’Appello avesse, in realtà, fornito una motivazione adeguata e giuridicamente corretta riguardo alla quantificazione della pena. I giudici di secondo grado avevano chiaramente spiegato le ragioni della loro scelta, tenendo conto di elementi cruciali come i “gravissimi precedenti penali dell’imputato”. Di fronte a una motivazione logica e completa, la Cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, il cui potere discrezionale era stato esercitato correttamente.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza riafferma un principio cardine del processo penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è riservato a censure specifiche su violazioni di legge e non può trasformarsi in un terzo grado di giudizio sui fatti. Per chi intende impugnare una sentenza, è fondamentale formulare motivi dettagliati, che dialoghino criticamente con la motivazione del provvedimento contestato. In caso contrario, il rischio concreto non è solo quello di vedere il proprio ricorso inammissibile, ma anche di subire un’ulteriore condanna economica, aggravando la propria posizione processuale.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi addotti erano considerati generici e non consentiti dalla legge in sede di legittimità. La Corte ha ritenuto che le questioni sollevate fossero già state adeguatamente vagliate e respinte dalla sentenza impugnata.

Cosa ha stabilito la Corte riguardo alla quantificazione della pena decisa in appello?
La Corte ha confermato che la sentenza d’appello aveva fornito argomenti puntuali e giuridicamente corretti riguardo all’esercizio del potere discrezionale nella quantificazione della pena, tenendo conto anche dei gravissimi precedenti penali dell’imputato.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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