Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 15531 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 15531 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 03/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a GRAZZANISE il 31/03/1967
avverso la sentenza del 05/07/2024 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
Rilevato in fatto e considerato in diritto
Ritenuto che le censure dedotte nel ricorso di NOME COGNOME nel quale il
difensore lamenta violazione di legge e vizio di motivazione con riguardo al mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e comunque alla
determinazione della pena – non sono consentite in sede di legittimità, risolvendosi in doglianze inerenti al trattamento punitivo benché sorretto da non illogica
motivazione.
Considerato che dette censure sono, altresì, riproduttive di profili di censura già
adeguatamente vagliati e disattesi con corretti argomenti giuridici dalla Corte di appello di Napoli. Invero, la motivazione della sentenza impugnata, scevra da vizi
logici e giuridici, nel ritenere adeguato il trattamento sanzionatorio disposto dal primo
Giudice, evidenzia che la pena irrogata, non discostandosi dai minimi edittali, non è
suscettibile di ulteriore mitigazione, mentre non possono essere riconosciute le circostanze attenuanti generiche, in relazione alle quali la difesa non deduce specifiche ragioni che renderebbero l’imputato meritevole del riconoscimento.
Rilevato, pertanto, che il ricorso – nel quale si insiste genericamente sull’eccessività della pena – deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, non ricorrendo ipotesi di esonero, al versamento di una somma alla Cassa delle ammende, determinabile in tremila euro, ai sensi dell’art. 616 cod. proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso in Roma, il 3 aprile 2025.