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Ricorso inammissibile: quando è troppo generico?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile relativo a un’imputazione per tentato furto. Il motivo? L’atto di impugnazione è stato giudicato troppo generico, limitandosi a citare una norma senza argomentare in modo specifico contro la sentenza di secondo grado. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Presentare un ricorso in Cassazione richiede rigore e precisione. Non è sufficiente lamentare una violazione di legge in termini astratti; è necessario che i motivi siano specifici, pertinenti e direttamente collegati alla sentenza che si impugna. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce questo principio fondamentale, dichiarando un ricorso inammissibile proprio a causa della genericità delle censure mosse. Questo caso offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti di ammissibilità di un’impugnazione e le conseguenze di un approccio superficiale.

I Fatti del Caso: Un Appello per Tentato Furto

La vicenda processuale trae origine da una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. Un imputato, condannato per tentato furto, decideva di presentare ricorso per Cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione si fondava su un unico motivo: la presunta violazione dell’articolo 129 del codice di procedura penale. Questo articolo riguarda l’obbligo del giudice di dichiarare d’ufficio determinate cause di non punibilità in ogni stato e grado del processo. Il ricorrente, però, non andava oltre la mera enunciazione di questa norma, senza argomentare nel dettaglio come e perché la Corte d’Appello avrebbe errato nella sua applicazione.

La Decisione della Corte: Perché il Ricorso è Inammissibile?

La Suprema Corte, con una decisione tanto sintetica quanto chiara, ha stroncato le speranze del ricorrente. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile sulla base di un’unica, dirimente considerazione: la totale genericità del motivo addotto. I giudici hanno evidenziato come l’atto si limitasse a una deduzione astratta della violazione di legge, senza alcun aggancio concreto con il provvedimento impugnato.

L’Onere della Specificità

Il principio cardine su cui si fonda la decisione è che un ricorso, per essere ammissibile, deve contenere una critica circostanziata e specifica della decisione del giudice precedente. Non è un’occasione per riproporre genericamente le proprie tesi, ma un mezzo per evidenziare errori di diritto puntuali commessi nella sentenza. Il semplice riferimento a una norma, come in questo caso l’art. 129 c.p.p., non è sufficiente se non si spiega in che modo quella norma sia stata violata nel contesto specifico della decisione appellata.

La Genericità come Causa di un Ricorso Inammissibile

I giudici hanno sottolineato che neppure il riferimento a “una frazione della condotta in addebito al capo A dell’imputazione (tentato furto)” poteva salvare il ricorso dalla sua genericità. Tale accenno era troppo vago per essere considerato un motivo specifico di impugnazione. Di fronte a questa carenza argomentativa, la Corte non ha potuto fare altro che applicare la sanzione processuale più severa: la declaratoria di inammissibilità, che impedisce l’esame nel merito della questione.

Le Motivazioni della Sentenza

Le motivazioni della Corte si concentrano interamente sulla violazione dei requisiti formali e sostanziali del ricorso. I giudici hanno rilevato che “l’unico motivo dedotto si rivela del tutto generico, consistendo nella mera deduzione della violazione dell’art. 129 cod. proc. pen., senza alcun riferimento specifico al contenuto del provvedimento impugnato”. Questa affermazione chiarisce che la funzione del ricorso per Cassazione non è quella di ottenere un terzo grado di giudizio sul fatto, ma di controllare la corretta applicazione della legge da parte dei giudici di merito. Se il ricorrente non è in grado di indicare con precisione dove risieda l’errore di diritto, il suo ricorso è destinato a fallire prima ancora di essere discusso nel merito.

Conclusioni: Lezioni Pratiche per un Ricorso Efficace

La decisione in commento è un monito importante per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Un ricorso inammissibile non solo vanifica la possibilità di ottenere una revisione della condanna, ma comporta anche conseguenze economiche significative, come la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria (in questo caso, 3.000 euro). Per evitare tale esito, è indispensabile che ogni motivo di ricorso sia formulato in modo chiaro, specifico e autosufficiente, illustrando punto per punto le ragioni di diritto per cui si ritiene errata la sentenza impugnata e dimostrando un legame diretto e inequivocabile tra la censura e la decisione.

Quando un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso può essere dichiarato inammissibile quando i motivi presentati sono del tutto generici, ovvero quando si limitano a enunciare una violazione di legge senza collegarla in modo specifico e critico al contenuto del provvedimento che si sta impugnando.

Cosa significa che un motivo di ricorso è “generico”?
Secondo la decisione, un motivo è generico se consiste nella “mera deduzione” di una violazione di legge senza alcun riferimento specifico al contenuto del provvedimento impugnato. Anche un riferimento vago a una parte della condotta, come in questo caso il “tentato furto”, non è sufficiente a renderlo specifico.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta non solo il mancato esame del merito del ricorso, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della cassa delle ammende, che in questo caso ammontava a tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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