Ricorso Inammissibile: L’Importanza Cruciale del Rispetto dei Termini Processuali
Nel diritto processuale, il rispetto dei termini è un principio fondamentale che garantisce la certezza del diritto e il corretto svolgimento del processo. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ha ribadito con fermezza le conseguenze di un’impugnazione tardiva, dichiarando un ricorso inammissibile e condannando il ricorrente al pagamento delle spese. Questo caso offre un’importante lezione sull’inderogabilità delle scadenze legali.
I Fatti del Caso: Un Appello Presentato Fuori Termine
La vicenda trae origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 29 marzo 2023. In quella sede, la Corte si era riservata 45 giorni per il deposito delle motivazioni della decisione. Tale deposito è effettivamente avvenuto in data 10 maggio 2023.
A partire da quest’ultima data, la parte soccombente aveva a disposizione un termine massimo di 30 giorni per proporre ricorso per Cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione è stato depositato solo il 12 luglio 2023, ben oltre la scadenza prevista dalla legge.
La Decisione della Cassazione e il ricorso inammissibile
Investita della questione, la Suprema Corte di Cassazione non ha potuto fare altro che constatare l’evidente tardività dell’atto. Con un’ordinanza sintetica ma chiara, i giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile in quanto “intempestivo”.
La decisione sottolinea come il superamento del termine perentorio per l’impugnazione impedisca al giudice di entrare nel merito della questione. L’atto, pur formalmente esistente, è giuridicamente inefficace e non può essere esaminato.
Le Motivazioni
La motivazione alla base della decisione risiede nel calcolo matematico dei termini processuali. La legge stabilisce scadenze precise per garantire la stabilità delle decisioni giudiziarie ed evitare che i processi si protraggano all’infinito. In questo caso, il termine di 30 giorni per l’impugnazione decorreva dal 10 maggio 2023, data di deposito delle motivazioni della sentenza di secondo grado. Il deposito del ricorso, avvenuto il 12 luglio 2023, ha ampiamente superato questo limite, rendendo l’atto irricevibile.
Le Conclusioni
Le conseguenze di un ricorso inammissibile per tardività sono severe. In primo luogo, la sentenza impugnata diventa definitiva e non più contestabile. In secondo luogo, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali sostenute nello specifico grado di giudizio. Infine, come nel caso di specie, viene disposta una sanzione pecuniaria, qui quantificata in tremila euro, da versare in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia serve da monito sull’importanza della diligenza e della precisione nel monitorare le scadenze processuali, il cui mancato rispetto può precludere definitivamente la possibilità di far valere le proprie ragioni in giudizio.
Cosa succede se un ricorso viene presentato oltre la scadenza prevista dalla legge?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile perché intempestivo. Questo significa che il giudice non esaminerà il merito della questione e la decisione impugnata diventerà definitiva.
Come si calcolano i termini per presentare un’impugnazione in questo caso specifico?
In questa vicenda, il termine massimo di 30 giorni per proporre l’impugnazione iniziava a decorrere dalla data in cui la Corte d’Appello ha depositato le motivazioni della sua sentenza, ovvero dal 10 maggio 2023.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Secondo quanto stabilito nell’ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso tardivo è stata condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 18480 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 18480 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 26/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a GENOVA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 29/03/2023 della CORTE APPELLO di GENOVA
(dato avviso alle parti
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME NOME è inammissibile siccome intempestivo. E’ stato proposto in data 12 7.2023 contro sentenza del 29 marzo 2023, pubblicata con riserva di 45 giorni per il deposito della motivazione, avvenuto il 10.5.2023. Con ampio decorso del termine massimo di 30 giorni per la proposizione dell’impugnazione.
Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della RAGIONE_SOCIALE delle Ammende.
Così deciso il 26.1.2024