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Ricorso inammissibile: quando è solo una ripetizione

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile poiché i motivi presentati erano una semplice riproposizione di argomentazioni già valutate e respinte in appello. L’atto è stato ritenuto generico, in quanto non si confrontava con la specifica motivazione della sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 17 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando l’Impugnazione è Destinata al Fallimento

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultima fase del processo penale, ma non tutte le impugnazioni superano il vaglio della Suprema Corte. Un’ordinanza recente ci offre un chiaro esempio di quando un ricorso inammissibile viene dichiarato tale, evidenziando errori comuni che possono costare caro all’imputato. Il caso analizzato riguarda un ricorso contro una sentenza della Corte d’Appello, respinto perché ritenuto meramente riproduttivo e generico.

I Fatti del Caso

Un individuo, condannato dalla Corte d’Appello di Napoli per un reato previsto dalla legislazione antimafia (art. 3 bis della legge n. 575 del 1965), ha proposto ricorso per Cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della sentenza di condanna. Tuttavia, l’esito del giudizio di legittimità è stato netto e sfavorevole al ricorrente.

La Decisione della Corte di Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato i motivi del ricorso e, con una sintetica ma incisiva ordinanza, lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. La Corte ha stabilito che l’atto di impugnazione non possedeva i requisiti minimi per poter essere discusso.

La conseguenza diretta di questa declaratoria è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di reinserimento per i detenuti.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso è Inammissibile?

La Corte ha basato la sua decisione su due pilastri fondamentali che definiscono un ricorso inammissibile:

1. Mera Riproduzione delle Censure: Il primo motivo di inammissibilità risiede nel fatto che il ricorso si limitava a riproporre le stesse argomentazioni e critiche (tecnicamente definite ‘censure’) già presentate e adeguatamente valutate dai giudici dei precedenti gradi di giudizio (Tribunale e Corte d’Appello). In pratica, l’atto non introduceva nuovi profili di illegittimità della sentenza impugnata, ma si configurava come un semplice ‘copia e incolla’ delle difese precedenti.

2. Genericità Obiettiva: Il secondo punto critico è stata la genericità del ricorso. I motivi presentati non si confrontavano specificamente con le argomentazioni logico-giuridiche contenute nella motivazione della sentenza della Corte d’Appello. Un ricorso in Cassazione, per essere ammissibile, deve ‘dialogare’ con la decisione che contesta, smontandone punto per punto il ragionamento. Un’impugnazione che si limita a enunciazioni generiche, senza calarsi nella realtà della motivazione impugnata, è inevitabilmente destinata all’inammissibilità.

Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riproporre all’infinito le stesse questioni di fatto. È un giudizio di legittimità, volto a verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione.

La declaratoria di ricorso inammissibile comporta conseguenze serie: la sentenza di condanna diventa definitiva e l’imputato è obbligato a pagare non solo le spese del procedimento, ma anche una sanzione pecuniaria. Questo caso serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione specifici, pertinenti e critici verso la motivazione della sentenza che si intende contestare, evitando formule generiche o la sterile ripetizione di argomenti già respinti.

Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile perché era meramente riproduttivo di censure già valutate nei gradi di merito e, allo stesso tempo, obiettivamente generico, in quanto non si confrontava in modo specifico con la motivazione della sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso dichiarato inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘meramente riproduttivo’?
Significa che il ricorso si limita a ripresentare le stesse critiche e argomentazioni già esposte e respinte nei precedenti gradi di giudizio, senza aggiungere nuovi elementi di diritto o confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza che si sta impugnando.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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